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Moto & Scooter

Arc Vector, under my skin

Redazione
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Scopriamo cosa si nasconde sotto le carene di quella che è considerata la superbike elettrica più potente e costosa

La Vector è la punta di diamante della ARC, azienda inglese specializzata nella progettazione e produzione di veicoli elettrici e secondo i dati dichiarati è anche la più potente e costosa moto elettrica in produzione. Anzi, in "quasi produzione" perché recentemente si sono susseguite le voci sulle vicissitudini economiche dell’azienda che avrebbero portato ad uno stop del progetto.Ma con queste foto Arc intende mostrare che la moto è invece ormai pronta per la produzione. Ma andiamo con ordine: la Arc Vector è stata presentata per la prima volta ad EICMA nel 2018, imponendosi come una delle moto elettriche più interessanti e, soprattutto costose, sul mercato. Dopo tre anni di alti e bassi finanziari, compreso un crowdfunding chiuso con successo e una successiva, precipitosa, fuga degli investitori che ha portato l'azienda in amministrazione alla fine del 2019, ora Arc è pronta a mettere in produzione una versione aggiornata della Vector, che potrebbe essere disponibile al pubblico il prossimo anno.
La Arc è stata fondata da Mark Truman, ex responsabile del settore sperimentale di Jaguar-Land Rover, e la Vector riflette in pieno questo pensiero, con idee all'avanguardia tra cui una giacca altamente tecnologica in grado di fornire un feedback fisico al pilota e un casco che incorpora un display sulla visiera.  Le immagini mostrano il telaio monoscocca in fibra di carbonio, nel quale le sospensioni anteriori e posteriori sono ancorate direttamente al modulo della batteria, con il motore e la trasmissione integrati nella parte posteriore. Anche il forcellone è in carbonio con un ammortizzatore Öhlins che lavora direttamente ancorato alla monoscocca e una trasmissione finale a cinghia al posto della precedente catena. Entrambe le ruote sono in fibra di carbonio, realizzate da BST, e al posto delle forcelle convenzionali c'è un avantreno con mozzo centrale e doppio forcellone a quadrilatero. Il forcellone principale inferiore è in carbonio, imbullonato a un montante in carbonio che funge anche da parafango anteriore. Un forcellone superiore più piccolo è attaccato alla parte superiore del parafango e fa perno più in alto sulla monoscocca. Il parafango in carbonio permette anche un collegamento diretto con lo sterzo, con un andamento a forbice tra le barre e la parte superiore del montante. I freni Brembo sono dotati di un sistema di frenata rigenerativa per recuperare l'energia in decelerazione.
Il motore è progettato dalla stessa Arc e ha una potenza di 133cv. La moto pesa 220 chili, e grazie a una batteria da 399V, l'azienda sostiene che le prestazioni includono un tempo di 3,2 secondi da 0 a 100 km/h, una velocità massima di 200 km/h e un'autonomia di 435 chilometri. Il tempo di ricarica è di soli 40 minuti usando il caricatore veloce attraverso la presa CCS DC standard posta in cima al finto serbatoio. Ogni moto sarà ottimizzata sulle misure del suo proprietario e sarà consegnata completa di giacca e casco. Il prezzo non è stato ancora confermato, ma dovrebbe aggirarsi intorno ai 100.000 euro.
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