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Moto & Scooter

Bridgestone Battlax Sport Touring T32: il test

Redazione
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Bridgestone Battlax Sport Touring T32: il test
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In moto per le strade della Puglia per provare le nuove gomme dedicate al segmento sport touring

Inarrestabile continua la rincorsa, non solo all’aumento in generale delle prestazioni delle moto, ma anche alla tecnologia che regola l’erogazione delle stesse, con l’introduzione di sistemi elettronici di ausilio alla guida sempre più sofisticati e raffinati. Non dobbiamo però dimenticarci che i pneumatici rimangono, di fatto, il punto di contatto tra la moto che stiamo guidando e l’asfalto che passa sotto alle nostre ruote. E uno dei segmenti più sfidanti tra i produttori di pneumatici è proprio quello dedicato alle gomme turistico sportive che, come dice la stessa definizione, vengono sviluppate principalmente per soddisfare le esigenze dei viaggiatori più incalliti ma che devono poter calzare agevolmente anche moto delle categorie più svariate.  

COME VA

Ed è per questo che il Bridgestone Battlax Sport Touring T32 mostra alcune interessanti modifiche rispetto al predecessore T31. Già dal primo colpo d’occhio si nota un diverso disegno del battistrada con un maggior numero di intagli, + 6% al posteriore e + 3% all’anteriore, che hanno lo scopo non solo di aumentare la capacità di drenaggio dell’acqua ma anche di rompere il flusso della stessa nel caso in cui se ne incanali una grande quantità tra i “blocchi” che compongono il battistrada. Il tutto con il chiaro obiettivo di rimandare la pilota una grande sensazione di aderenza anche in condizioni di manto stradale particolarmente scivoloso. Obbiettivo raggiunto, visto che Bridgestone dichiara che nei test dinamici di frenata sul bagnato evidenziano spazi di arresto ridotti di circa il 7% rispetto al T31. Anche l’aderenza del pneumatico posteriore in accelerazione è aumentata, evidenziando la capacità del T32 di fare presa sull’asfalto bagnato in uno spazio più ridotto, sempre rispetto al predecessore, grazie anche alla superficie di contatto aumentata del 13%. Confermata la scelta di produrre il pneumatico anteriore monomescola e quello posteriore bimescola, nel quale con la parte delle spalle garantisce un maggior grip agli angoli di piega più accentuati.  

"MESSO ALLA PROVA" IN PUGLIA

Il nuovo Battlax T32 è un pneumatico di impronta turistica che però non disdegna di calzare anche naked sportive o crossover perfette per la guida tra le curve. Ce ne accorgiamo nei 450 i km previsti per la prima tappa, che ci porterà in uno dei punti più a sud d'Italia: Minervino di Lecce. Il T32 si rivela sempre estremamente comunicativo, e un plauso particolare va all’anteriore che trasmette sempre una grande sensazione di aderenza e di rigore direzionale. Eccellente il grip anche agli angoli di piega più accentuati. Il percorso è meraviglioso e ad ogni sosta, che sia per un semplice caffè o per una sessione di foto, scambiamo la moto con i nostri colleghi per saggiare la compatibilità del nuovo T32 con ciclistiche profondamente diverse tra loro. Sempre promosso per feeling e confidenza, il T32 non fa alcuna differenza tra la Yamaha Tracer GT di inizio giornata e la svelta e scattante KTM Duke 890 che guidiamo nel pomeriggio con l’affascinante sfondo di Matera che si staglia alla nostra destra. Nei tratti su strade a scorrimento veloce il pneumatico mette in luce un grande rigore direzionale e una buona capacità di assorbire le asperità, grazie alla nuova carcassa anteriore che perde un po’ della rigidità che aveva contraddistinto le versioni precedenti della gomma turistica giapponese.  Per il pernotto l’organizzazione ci coccola con una dimora storica del XVI secolo, ma non riesce nell’intento di “ordinare” il bel tempo per la seconda tappa. Nuvoloni minacciosi si stagliano all’orizzonte, e presto si trasformano in temporali. Poco male, perché abbiamo a disposizione alcune delle moto touring più protettive. E così maciniamo chilometri con le T32 che continuano il loro egregio lavoro nonostante una superficie stradale con scarsissima aderenza per via della letale ricetta tra salsedine del mare e pioggia a tratti. L’anteriore rimanda sempre una buona confidenza nello scendere in piega e una grande sensazione di grip, aspetto fondamentale nella guida in condizioni difficili, e il posteriore perde aderenza in maniera abbastanza progressiva facendo intervenire di rado i sistemi elettronici.  Quando poi spiove, finalmente, e le curve diventano ad ampio raggio con visibilità pressoché infinita, godiamo del valido rigore direzionale dai Battlax T32 nella versione GT appositamente studiata per moto da turismo dal peso importante, come la BMW R 1250 RT che ci accompagna fino ad Alberobello, destinazione della nostra seconda giornata di guida, dove ad attenderci per la notte c’è un caratteristico trullo. E così, con ancora gli occhi colmi di paesaggi e sapori fantastici, ci apprestiamo a rientrare verso casa.   
Bridgestone Battlax Sport Touring T32: il test
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