Emula: l'elettrica con un’anima (anzi 3)
Presentata come prototipo a Eicma, l’elettrica che sembra una moto a benzina nata da una startup torinese è pronta per i primi test su strada e in pista
Emula
L'importanza delle emozioni
Questo per dire che perlomeno nei mammiferi, le esigenze pratiche e materiali sono solo una parte della questione. Bisogna tener conto anche dei loro bisogni emotivi, e cent’anni di motociclette a benzina ci hanno abituato ad aspettarci certe cose: rumori, vibrazioni e persino odori che fanno gran parte dell’esperienza motociclistica. Quanta parte? Diremmo ben più della metà: per quanto la ciclistica e l’elettronica ci mettano del loro, le sensazioni quando si guida una moto arrivano – direttamente o indirettamente – in larga parte dal motore a scoppio. Senza di quello puoi anche andare fortissimo, ma la perdita delle sensazioni che da lì arrivano renderà la tua esperienza in sella davvero molto diversa. Prima o poi a quella esperienza ci abitueremo, ma è indubbio che nel processo andrà persa una larga parte dell’identità delle moto, e delle stesse aziende che le producono. Siamo così abituati ai motori che parliamo di “personalità”, e sui loto motori le aziende hanno costruito identità e “heritage”, arrivando a brevettare il sound di scarico come nel caso arcinoto di Harley-Davidson.La Harley-Davidson LiveWire è stata studiata per avere un rumore di trasmissione tutto suo, e da ferma produce una leggera "pulsazione". Ma siamo lontani dall'esperienza di un classico motore H-D
Il caso LiveWire
Arrivata al momento di realizzare la sua prima moto elettrica, la LiveWire, Harley-Davidson si è posta il problema di come trasferirle la propria identità “meccanica”. Dopo molti tentativi, a Milwaukee hanno optato per quello che loro chiamano "il battito cardiaco”, una lieve pulsazione che si avverte solo da fermi come se tra le gambe ci fosse un motore con bielle e pistoni che sonnecchia a mille giri al minuto, non il rotore perfettamente immobile di un elettrico a magneti permanenti. Il battito cardiaco della LiveWire è un po’ come il manichino coperto di pelliccia: da un punto di vista razionale è perfettamente inutile, ma risponde a esigenze umane fondamentali. Le esigenze emotive. Harley aveva sperimentato anche soluzioni alternative, come una registrazione del classico “potato-potato” da diffondere attraverso altoparlanti; ma nessuno dei tentativi fatti aveva convinto gli americani.Boring (noioso) per la classica guida elettrica monomarcia e senza suoni e vibrazioni. McFly per riprodurre le sensazioni di un motore a scoppio. Ecco l'esperienza di guida Emula
Da Torino con rumore
A volte la risposta a una domanda arriva da direzioni inaspettate. Ad esempio da un team di ragazzi torinesi con una solida esperienza in ambito auto e una certa passione per i videogiochi e i simulatori. I ragazzi si chiedono se non sia possibile portare un po’ di quella esperienza “immersiva” e realistica garantita dai moderni videogame su una moto elettrica vera e propria, facendola comportare “come se” avesse un motore a pistoni. Fornendo cioè un’anima (a benzina) a una creatura elettrica: la Emula. La Emula è l’equivalente a due ruote di un androide, e non sfigurerebbe a Westworld. È stata presentata come una sportiva elettrica ad alte prestazioni (250 km/h di velocità massima e accelerazione 0-100 km/h in meno di 3 secondi), ma la cosa interessante è la sua capacità di “emulare” altre moto, in particolare una 125 2T a potenza libera degli anni 90, una 600 sportiva a 4 cilindri o una sport-tourer 800 bicilindrica. Perché queste e non altre? Perché per essere realistica, l’emulazione deve riferirsi a moto dalle prestazioni non superiori a quelle permesse dalla piattaforma elettrica di partenza: la centralina di controllo può modulare e ridurre la coppia e potenza massima disponibili, non ovviamente ottenere di più (per la Panigale V4 c’è ancora da aspettare, insomma).Le prime tre "mappe" che sono state messe a punto riproducono un bicilindrico 250 2T del 1989, un 4 cilindri 600 del 1999 e un twin 800 del 2004: sapete indovinare di quali moto si tratta?
In tutto e per tutto
E cosa riguarda l’emulazione? Tutto. Qui sta ovviamente l’aspetto interessante: i ragazzi di 2electron – la startup che ha sviluppato il progetto – hanno misurato le tre moto che volevano emulare come un team di CSI, e le hanno riprodotte in dettaglio: il sound ma anche le vibrazioni, le curve di coppia e potenza ma anche la rapportatura. Emula infatti è una classica sportiva elettrica monomarcia (come una Energica per capirci), ma “vestita” da sportiva tradizionale con tanto di cambio e frizione. Che meccanicamente non esistono, ma sono emulati realisticamente come nei videogame: la frizione ha la sua resistenza e il suo punto di attacco, il cambio ha un feedback negli innesti e una rapportatura analoga a quella delle moto originali (la 125 2T arriva a 170 km/h, per esempio).La frizione e il cambio della Emula non esistono dal punto di vista meccanico. Ma a tutti gli effetti è come se ci fossero: il feeling e gli effetti del loro azionamento sono assolutamente realistici
Visceralmente tua
La Emula riproduce così tutte le caratteristiche “di pancia” dei modelli che ha in memoria: curva di coppia, rapporti, freno motore, sound meccanico e di scarico (attraverso degli altoparlanti collocati sotto la carena, ma che possono anche essere esclusi inviando il segnale audio direttamente all’interno del casco) e persino le vibrazioni, che riproducono in frequenza e in fase quelle dei tre motori simulati. La loro generazione è affidata a un dispositivo sottosella simile a quello usato sui controller dei videogame: simile, non identico perché le esigenze di peso e ingombro sono diverse rispetto a quelle di un simulatore, per cui è stata sviluppata una versione dedicata. Quindi Emula nasce e può essere guidata come una “normale” moto elettrica monomarcia, senza frizione e senza rumori e vibrazioni. Ma a comando può comportarsi come una cara vecchia moto a benzina (o a miscela), attivando una serie di dispositivi (emulatore di erogazione potenza, suono, vibrazioni, cambio e frizione) razionalmente inutili… ma che fanno la differenza in termini di emozione.Cosa vuoi guidare oggi? Ecco la domanda che la Emula potrebbe fare ogni mattina ai suoi proprietari. Niente male...