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Moto & Scooter

Yamaha TY-E, la prima moto elettrica giapponese

Christian Cavaciuti
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La Casa di Iwata lancia il prototipo della prima moto elettrica mai prodotta nel Sol Levante: si tratta di una moto da trial che correrà nel mondiale. Scopriamo com'è fatta

Yamaha TY-E, la prima moto elettrica giapponese
Yamaha TY-E, la prima moto elettrica giapponese
Yamaha TY-E, la prima moto elettrica giapponese
Yamaha TY-E, la prima moto elettrica giapponese
Yamaha TY-E, la prima moto elettrica giapponese
L’assordante silenzio della tecnologia elettrica giapponese finisce ufficialmente oggi, con la presentazione della Yamaha TY-E. Una vera pietra miliare non tanto per le prestazioni o per i risvolti commerciali – si tratta pur sempre di una moto da trial – quanto per l’estrema cura con la quale è realizzata, la stessa che una volta veniva riservata alle “OW” (la sigla delle racer più pure di Iwata) i cui poster tappezzavano le camere dei ragazzini.

Una pietra miliare

Difficilmente la TY-E avrà lo stesso impatto sull’immaginario collettivo dei motociclisti, ma è indubbio che si tratta della prima moto elettrica “seria” realizzata in Giappone, dove per seria si intende appunto progettata alla giapponese, con la cura e meticolosità che ha sempre contraddistinto il Sol Levante. Per ragioni diverse non lo erano il piccolo Yamaha EC-03, piccolo commuter “esplorativo” di qualche anno fa, né la Mugen Shingen, il prototipo con cui Honda (senza comparire ufficialmente) ha dominato le ultime edizioni del TT per elettriche.

Anche la TY-E è un prototipo, ma dimostra con quale attenzione si stia iniziando a considerare l’elettrico in casa Yamaha (e ci mancherebbe…). È un parto del programma “innovazione”, composto da dipendenti dell’R&D di Iwata a cui viene data la libertà di utilizzare parte del loro tempo per lavorare su progetti al di fuori del normale flusso di prodotto. Questo è un modo per le aziende giapponesi di superare i limiti della loro rigida pianificazione, incorporando un po’ della flessibilità occidentale: da un programma come questo, ad esempio, è nata la Toyota Prius.

Il debutto nel trial

La TY-E rilancia in casa Yamaha un segmento che a Iwata era poco frequentato (esiste una TYS250fi con motore 4T, venduta praticamente solo in Giappone). Per quanto l’elettrificazione delle moto da trial sia uno degli esercizi più semplici nell’ambito delle due ruote, non è priva di insidie; Yamaha ha preso la sfida di petto, realizzando un oggetto affascinante, che oltre alla immancabile batteria al litio e motore sincrono a magneti permanenti contiene elementi come il telaio monoscocca in carbonio (che consente di contenere il peso in meno di 70 kg), la frizione e un volano aggiuntivo per gestire gli ostacoli affrontati da fermi. Anche il sistema di controllo dell’erogazione si annuncia come particolarmente sofisticato.

Pronta per il Mondiale

Vedremo la nuova Yamaha in azione nella FIM Trial-E Cup, il campionato riservato alle trial elettriche che ha debuttato l’anno scorso (vinse Marc Colomer su Gas Gas TXE). Il calendario 2018 prevede due tappe, ad Auron in Francia il 14-15 luglio e a Comblain au Pont in Belgio il 20-21 luglio. A portare in gara la TY-E sarà il giapponese Kenichi Kuroyama.

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