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Scrambler Ducati 1100, tutto quello che vorreste sapere
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Scrambler ha organizzato un incontro esclusivo per un'anteprima sulla nuova Scrambler 1100, che verrà presentata alla stampa verso fine marzo. Durante l'incontro, sono stati dichiarati anche i prezzi
Noi e pochi altri colleghi delle principali testate motociclistiche europee, in totale 7 invitati cui i principali fautori del successo Scrambler - Claudio De Angeli, Angelo Marino, Jérémy Faraud e Rocco Canosa - hanno presentato la loro ultima creazione, la Scrambler 1100.
Tutta nuova anche la strumentazione, i blocchetti elettrici e le leve al manubrio, entrambe regolabili.
Tra le gambe, poi, non risulta né pesante né grossa, e si tocca terra meglio che in sella alla 800, nonostante si sieda più in alto. Non l'abbiamo guidata, ma anche standoci seduti da fermi si apprezza l'ergonomia tutta inedita, con il manubrio che riprende l'andamento rialzato, marchio di fabbrica delle Scrambler, ma che non resta lontano dalla seduta, anzi, fa intendere che oltre ad essere buona per passeggiare anche in coppia, con la Scrambler 1100 ci si può togliere più di una soddisfazione tra le curve. E conoscendo Ducati, che le curve le ha nel DNA, siamo quasi certi che con lei ci sarà da divertirsi parecchio. Per un giudizio vero e oggettivo dovremo attendere ancora un mesetto circa, quando andremo a testarla tra le strade intorno a Lisbona.
Qualità ottenute grazie all'adozione di un singolo corpo farfallato da 55 mm, l'accensione a doppia candela per cilindro e, soprattutto, dall'implementazione di un'elettronica raffinata, che ha richiesto parecchio lavoro proprio per il suo affinamento.
Rispetto alle Scrambler 800, la Scrambler 1100 ha il comando dell'acceleratore Ride by Wire, cui si affiancano 3 Riding Mode (Active - full power e TC basso - Jorney - full power, erogazione più dolce e TC più presente - City - 75 CV, erogazione dolce e TC invasivo) e il Ducati Safety Pack (ABS cornering e Traction Control).
Qualità percepita: ottima
Per chi non l'abbia mai vista se non in foto, beh, sappiate che la moto è davvero bella e fatta bene. Merito di tutte le cover in alluminio che prendono il posto della plastica (serbatoio, faro anteriore, cover motore e radiatore, terminali di scarico, copristeli forcella, leve ai pedali e altro ancora), così come sono in alluminio il telaio reggisella e il forcellone.Tutta nuova anche la strumentazione, i blocchetti elettrici e le leve al manubrio, entrambe regolabili.
Ben proporzionata
è più grossa della Scrambler 800, le forme sono possenti, il serbatoio un po' squadrato trasmette muscolosità, così come i due terminali di scarico che incorniciano una sella che, finalmente, diventa ben sfruttabile anche in due.Tra le gambe, poi, non risulta né pesante né grossa, e si tocca terra meglio che in sella alla 800, nonostante si sieda più in alto. Non l'abbiamo guidata, ma anche standoci seduti da fermi si apprezza l'ergonomia tutta inedita, con il manubrio che riprende l'andamento rialzato, marchio di fabbrica delle Scrambler, ma che non resta lontano dalla seduta, anzi, fa intendere che oltre ad essere buona per passeggiare anche in coppia, con la Scrambler 1100 ci si può togliere più di una soddisfazione tra le curve. E conoscendo Ducati, che le curve le ha nel DNA, siamo quasi certi che con lei ci sarà da divertirsi parecchio. Per un giudizio vero e oggettivo dovremo attendere ancora un mesetto circa, quando andremo a testarla tra le strade intorno a Lisbona.
Ciclistica tutta nuova
A trasmettere tanta qualità è anche il comparto ciclistico. Oltre al telaio, che ha quote ciclistiche dedicate, le sospensioni, con la forcella completamente regolabile (con il registro idraulico in compressione sullo stelo sinistro e quello in estensione sul destro) e il mono regolabile nel precarico molla e nell'idraulica in estensione. Cambia anche la ruota anteriore, sempre da 18" ma con un nuovo disegno a 10 razze lavorate a macchina.Tradizione e modernità
Il cuore pulsante è il bicilindrico a L raffreddato ad aria da 1.079 cc, conosciuto e apprezzato già ai tempi della Monster 1100. è da questo che, infatti, i tecnici Ducati sono partiti per poi ottenere, a detta loro, un motore non solo in regola con l'Euro4, ma anche e soprattutto, dotato di un'erogazione corposa e allo stesso tempo regolare come non mai. In linea con il posizionamento sul mercato della Scrambler 1100, pensata per un pubblico più maturo, che sceglie questa moto per le qualità estetiche, dinamiche tra cui non incide tanto la potenza in gioco (solo 86 CV a 7.500 giri) quanto il gusto ai medi regimi dato dalla coppia (88 Nm a 4.750 giri).Qualità ottenute grazie all'adozione di un singolo corpo farfallato da 55 mm, l'accensione a doppia candela per cilindro e, soprattutto, dall'implementazione di un'elettronica raffinata, che ha richiesto parecchio lavoro proprio per il suo affinamento.
Rispetto alle Scrambler 800, la Scrambler 1100 ha il comando dell'acceleratore Ride by Wire, cui si affiancano 3 Riding Mode (Active - full power e TC basso - Jorney - full power, erogazione più dolce e TC più presente - City - 75 CV, erogazione dolce e TC invasivo) e il Ducati Safety Pack (ABS cornering e Traction Control).
Prezzi
Ed ora i prezzi: la Scrambler 1100 base, disponibile in giallo o nero, costa 13.240 euro chiavi in mano; la Scrambler 1100 Special 14.290 euro c.i.m.; la Scrambler 1100 Sport, 15.240 euro c.i.m.Gallery