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Moto & Scooter

L'altro Salone: l'EICMA dei cinesi

Marco Gentili
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Caschi in fibra di carbonio a meno di 30 euro, moto e scooter sotto i 3mila e prodotti di sempre maggiore livello. Viaggio tra gli stand dei produttori cinesi al Salone, in cerca di un importatore per invadere l'Italia

L'altro Salone: l'EICMA dei cinesi
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L'altro Salone: l'EICMA dei cinesi
L'altro Salone: l'EICMA dei cinesi
Sono concentrati in due aree piuttosto periferiche di EICMA. Stanno a sedere, parlano tra di loro, guardano il cellulare. Sui loro stand, stretti come loculi, campeggiano nomi piuttosto esotici come Lishui Dongsheng, Yueqing Hengsheng, Jinhua Hefa. E sopra ancora una scritta rossa su fondo bianco, quella che è allo stesso tempo un marchio di fabbrica e uno stigma: China Pavilion.

Loro sono silenziosi, non cercano di abbordare i (pochi) clienti che si avvicinano. Solo alcuni parlano un inglese decente. E lo stesso pubblico dell'Eicma passa in fretta, senza incuriosirsi troppo di quel che fanno "i cinesi". Che una volta arrivavano al Salone con le brutte copie della Vespa e di altre moto. Ma adesso si sono fatti furbi: basta clonare modelli celebri, visto che la Guardia di Finanza era ben appostata e pronta a interventire per sequestrare le patacche su due ruote. Adesso i cinesi vengono a Eicma con proposte serie, prezzi competitivi. E soprattutto desiderosi di trovare un importatore.

IN CERCA DI UN IMPORTATORE
Non diamo per scontato che il passaggio di queste aziende sia effimero. Molti vengono in Italia per mettere radici, trovare un dealer. Magari l'inglese non sarà granché. Ma la buona volontà di Jerry, Kitty e Marylin (i nomi di battesimo anglofoni che molti di loro usano sui biglietti da visita per conquistare i potenziali clienti) va al di là delle barriere linguistiche e culturali. I loro prodotti, soprattutto accessori e abbigliamento, sono di qualità. Per anni hanno fatto da terzisti alle Case più blasonate. Adesso vogliono arrivare coi loro marchi da noi. Guai a snobbarli, questi ci conquisteranno.

I CASCHI A MENO DI 30 EURO
Una su tutte, la Ningbo Honz Sport Goods, meglio nota come Honz. Kitty Wang, del reparto vendite, è a EICMA per trovare un dealer in Italia. La Honza fa caschi di ogni tipo, omologati ECE: integrali, jet, apribili. Ha anche una linea di caschi per cafe racer e moto vintage, sia in termoplastica sia in carbonio. I prezzi? Non hanno confronti. L'apribile, che è la novità dell'anno, costa 24. Forse capisco male io: 24 euro? "No, 24 dollari, prezzo per il grossista. Ma questo qui in carbonio è più caro. Costa 29 dollari". Se tanto mi dà tanto, il giorno in cui arriveranno qui la musica cambierà per molti.

L'ELETTRICO A PREZZI STRACCIATI
Poi ci sono anche gli scooter: molti con motore endotermico, ma ben di più con il pacco di batterie elettrico. La Znen è in cerca anch'essa di un rivenditore. Ha una gamma vasta, il suo modello di punta è uno scooter retrò chiamato Cruiser. Esiste nella versione a benzina e in quella elettrica. Esteticamente sono identici ma, come ci mostra il responsabile vendite, quest'ultimo ha anche il vano sottosella e la batteria removibile. A occhio sembra ben costruito: quanto costerà mai? La risposta è: 2500 euro, al netto dei dazi doganali.

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