Moto & Scooter
Scegliere l’usato: Suzuki GSX-R1300 Hayabusa
Trecento all'ora? 310? 315? Inutile girarci attorno... dal 1999 la Suzuki GSX-R1300 Hayabusa è sinonimo di velocità pura. Che sia un prima o una seconda serie, in fondo poco importa: questa super sport touring anche da usata si fa un po' pagare. Se ne state cercando una usata ecco cosa controllare prima di procedere all’acquisto
Quello della velocità massima è da sempre un dato che fa discutere e di tanto in tanto ritorna di attualità a dispetto del buon senso, dei limiti imposti dal codice e del politically correct. Se parliamo di moto di serie, oggi lo scettro è sicuramente in mano alla esclusivissima Kawasaki Ninja H2R, forte dei suoi oltre 300 CV.
Rimanendo nel novero delle moto "normali", in questo ambito la regina è la Suzuki GSX-R1300 Hayabusa. Grossa, lunga e spinta da un motorone inesauribile, è ancora presente sul listino del nuovo a 15.900 euro. Non pochi per una moto che non viene aggiornata dal 2008 e che, nei suoi fondamentali, è piuttosto simile alla prima versione del 1999.
Insomma, questo missile carenato è sostanzialmente uguale a sé stesso da 17 anni a questa parte. È pur vero che il restyling del 2008 ha portato delle novità importanti: su tutte, ricordiamo l'arrivo di pinze freno radiali, un lieve aumento di potenza grazie alla maggior cilindrata (da1.299 a 1.340 cc), la possibilità di scegliere tra tre mappe motore e una rivisitazione dell'estetica. Ma non è che tra la versione vecchia e quella nuova ci sia una differenza netta.
Se a posto di manutenzione, queste moto andavano e vanno entrambe velocissime; in più dispongono di freni e sospensioni che ancora oggi non farebbero brutta figura su una moto "moderna". Quindi, se vi stuzzica l'idea di avere un missile nel garage, perché non cercarne una usata? L'offerta non è enorme e, vista la particolarità della moto, la cosa non stupisce.
Di conseguenza i prezzi non sono proprio bassi. In media le richieste per una prima serie (1999-2007) si attestano sui 4.000/4.500 euro. Per una seconda serie (dal 2008 in poi) si arriva ad una media di 7.000/7.500 euro. A nostro avviso c'è un certo margine di trattativa, perché per i modelli più datati gli anni cominciano ad essere tanti. Si tenga poi sempre a mente che, con il variare delle omologazioni antiinquinamento, la differenza in termini di costo del bollo è sensibile. A livello meccanico, entrambe le versioni sono molto affidabili: le grandi prestazioni qui si ottengono grazie alla cilindrata "super".
All'atto pratico la moto è relativamente "poco spremuta". Quindi non fatevi spaventare da eventuali chilometraggi importanti: al limite tirate ancora un po' sul prezzo (e occhio ai tagliandi che vanno fatti ogni 6.000 km!).
Inoltre, visti i numeri in gioco, non è che sull'Hayabusa si passi la vita a gas spalancato; tanto più che tra le curve, questa maxi da sempre si è rivelata inaspettatamente a suo agio e a modo suo amabile anche ad andature ridotte. Questa 1300, grazie alla carena protettiva, non è male nemmeno nei lunghi viaggi autostradali e magari in coppia.
Peccato che a livello di borse non ci siano moltissime soluzioni dedicate e che spesso si debbano adattare valigie universali. Però il week-end al mare si fa senza problemi, e comunque in autostrada i 16 km/litro non sono impossibili. L'unico vero difetto, se così si può dire, è dato dal consumo del pneumatico posteriore. Peso e CV non aiutano ma, guidando saggiamente, una gomma sport-touring può durare anche 10.000 km.
Rimanendo nel novero delle moto "normali", in questo ambito la regina è la Suzuki GSX-R1300 Hayabusa. Grossa, lunga e spinta da un motorone inesauribile, è ancora presente sul listino del nuovo a 15.900 euro. Non pochi per una moto che non viene aggiornata dal 2008 e che, nei suoi fondamentali, è piuttosto simile alla prima versione del 1999.
Insomma, questo missile carenato è sostanzialmente uguale a sé stesso da 17 anni a questa parte. È pur vero che il restyling del 2008 ha portato delle novità importanti: su tutte, ricordiamo l'arrivo di pinze freno radiali, un lieve aumento di potenza grazie alla maggior cilindrata (da1.299 a 1.340 cc), la possibilità di scegliere tra tre mappe motore e una rivisitazione dell'estetica. Ma non è che tra la versione vecchia e quella nuova ci sia una differenza netta.
Se a posto di manutenzione, queste moto andavano e vanno entrambe velocissime; in più dispongono di freni e sospensioni che ancora oggi non farebbero brutta figura su una moto "moderna". Quindi, se vi stuzzica l'idea di avere un missile nel garage, perché non cercarne una usata? L'offerta non è enorme e, vista la particolarità della moto, la cosa non stupisce.
Di conseguenza i prezzi non sono proprio bassi. In media le richieste per una prima serie (1999-2007) si attestano sui 4.000/4.500 euro. Per una seconda serie (dal 2008 in poi) si arriva ad una media di 7.000/7.500 euro. A nostro avviso c'è un certo margine di trattativa, perché per i modelli più datati gli anni cominciano ad essere tanti. Si tenga poi sempre a mente che, con il variare delle omologazioni antiinquinamento, la differenza in termini di costo del bollo è sensibile. A livello meccanico, entrambe le versioni sono molto affidabili: le grandi prestazioni qui si ottengono grazie alla cilindrata "super".
All'atto pratico la moto è relativamente "poco spremuta". Quindi non fatevi spaventare da eventuali chilometraggi importanti: al limite tirate ancora un po' sul prezzo (e occhio ai tagliandi che vanno fatti ogni 6.000 km!).
Inoltre, visti i numeri in gioco, non è che sull'Hayabusa si passi la vita a gas spalancato; tanto più che tra le curve, questa maxi da sempre si è rivelata inaspettatamente a suo agio e a modo suo amabile anche ad andature ridotte. Questa 1300, grazie alla carena protettiva, non è male nemmeno nei lunghi viaggi autostradali e magari in coppia.
Peccato che a livello di borse non ci siano moltissime soluzioni dedicate e che spesso si debbano adattare valigie universali. Però il week-end al mare si fa senza problemi, e comunque in autostrada i 16 km/litro non sono impossibili. L'unico vero difetto, se così si può dire, è dato dal consumo del pneumatico posteriore. Peso e CV non aiutano ma, guidando saggiamente, una gomma sport-touring può durare anche 10.000 km.