Moto & Scooter
BMW Creative Lab
BMW Motorrad ha dato il via alla terza edizione di BMW Creative Lab, alla ricerca di spunti creativi da cui prendere ispirazione. Stone Island sarà l'azienda partner
“Volate alto”. Questa è stata l’esortazione che Carlo Rivetti, proprietario di Stone Island, ha lanciato ai 5 giovani selezionati per la terza edizione di BMW Creative Lab, iniziativa lanciata da BMW Italia nel 2012 atta a scovare giovani studenti – italiani e non – talentuosi del design.
Quest’anno il premio consisterà nella possibilità di intraprendere una collaborazione lavorativa di 12 mesi sia in BMW, al reparto DesignWorks ("l’Area 51" dell’azienda di Monaco), sia presso Stone Island, l’azienda partner. Il progetto è segreto, le bocche dei diretti interessati sono rimaste cucite come il più raffinato dei capi d’alta moda. Unico “la” su cui dare alla composizione è il tema scelto, "Natura e artificio: il design nell'epoca della trasformazione", su cui i cinque prescelti dovranno pensare e sviluppare una propria idea di prodotto di design innovativo e soprattutto realizzabile (sia in termini produttivi sia economici), in grado anche di adattarsi - o meglio, di ricollegarsi - anche al mondo BMW Motorrad.
Quest’anno il premio consisterà nella possibilità di intraprendere una collaborazione lavorativa di 12 mesi sia in BMW, al reparto DesignWorks ("l’Area 51" dell’azienda di Monaco), sia presso Stone Island, l’azienda partner. Il progetto è segreto, le bocche dei diretti interessati sono rimaste cucite come il più raffinato dei capi d’alta moda. Unico “la” su cui dare alla composizione è il tema scelto, "Natura e artificio: il design nell'epoca della trasformazione", su cui i cinque prescelti dovranno pensare e sviluppare una propria idea di prodotto di design innovativo e soprattutto realizzabile (sia in termini produttivi sia economici), in grado anche di adattarsi - o meglio, di ricollegarsi - anche al mondo BMW Motorrad.
Come trait d’union tra i due mondi – abbigliamento e moto – l’innovazione e la ricerca a favore della funzionalità, così come la trasformabilità o, usando una parola a noi più familiare, la personalizzazione e adattabilità del proprio capo come della propria moto. Elemento che ritroviamo sia in BMW (vedi progetto R nineT) e in Stone Island che, per fare un esempio, tra i suoi prodotti vanta giacche realizzate con tessuti rifrangenti o termosensibili, che al variare delle temperature o a “contatto” della luce – flash di una macchina fotografica, come di un faro di un’auto – cambiano di colore diventando altamente visibili di notte. Un esempio di manipolazione dei materiali che abbina unicità e funzionalità proponibili anche nel mondo delle due ruote.