Scrambler, la Ducati per chi si vuole godere la vita

In un'era dove lo stress mette i nervi a dura prova, a Borgo Panigale hanno trovato la chiave giusta per alleggerire la tensione con stile...

Inutile girarci intorno: la moto "fatta su misura" piace a tutti. Quale appassionato non ha mai sognato di avere un bel garage, con tanti attrezzi e tanti pezzi, in cui sporcarsi le mani per ore? Giornate intere da passare smontando e rimontando la propria moto, per farla assomigliare il più possibile alla due ruote dei sogni. Visione romantica, ma anche un po' vintage... Forse anche un filo troppo attaccata al passato. Ideologia resa ancora più complicata e osteggiata dalla crisi, dallo stress e da tutte le "rotture" del quotidiano. Così, farsi la moto nel box, partendo da una base più o meno datata, appare oggi una soluzione interessante per contenere i costi, ma allo stesso tempo realmente poco praticabile per la maggior parte dei motociclisti. Per questo, ultimamente, tanti costruttori hanno iniziato a realizzare direttamente dei modelli di serie votati a questo scopo. Moto con un carattere ben distinto, nate pronte per essere personalizzate! Partendo proprio dalla filosofia della passione, essenziale ed accessibile, e interpretando sempre maggiormente un mercato globale, che chiede di distinguersi. Non solo sul fronte tecnologico e prestazionale, ma anche per stile e praticità.

Ecco allora che questa faccenda del "Land of joy", e dell'icona contemporanea, che Ducati propone con lo Scrambler, si fa particolarmente interessante! Soprattutto per chi apprezza la tradizione, ma non vuole rinunciare alle comodità che proprio le tecnologie moderne offrono. L'ideale quindi per chi non ha più tempo e voglia di sporcarsi le mani di olio, cercando una moto affidabile, da usare tranquillamente tutti i giorni. Senza tenere in cima alla rubrica del telefono il numero del carro-attrezzi...

Quel manubrio largo e dritto diventa così la promessa di un divertimento senza pensieri. Scrambler punta ad un utilizzo più libero dagli schemi. Dove una categorizzazione ben precisa, tra naked, sportiva, turistica etc... di fatto, non interessa per nulla a questa Ducati. Niente etichette, solo voglia di andare in giro. Anzi, di far tornare a tutti quella voglia di muoversi per svago. Anche a quelli che durante la settimana sono rimasti più incupiti e arrabbiati per le avversità della vita.

Il tutto partendo da un celebre modello del passato. Un palese ritorno al futuro da cui Ducati ha derivato 4 stili. Quattro caratteri diversi, che rappresentano altrettanti modi di vedere il mondo della moto. Dove la Icon è l'interpretazione contemporanea delle due ruote di ieri. Condividendo giusto i cerchi con la Full Throttle, che sfoggia invece un'anima modernissima e più sportiva. Mentre la Urban Enduro e la Classic, con i cerchi a raggi e le selle vintage, rendono giustizia a chi proprio non vuole rinunciare all'operazione nostalgia. Old style e fashion, che vogliono e possono mischiarsi a discrezione del proprietario...

Con quelle "guance" del serbatoio in alluminio intercambiabili, che sono solo la punta di un iceberg fatto di innumerevoli dettagli e particolari, con cui dare quel tocco di carattere in più a questa Ducati. Compresi gli scarichi, ovviamente. Perché se abbiamo detto che distinguersi è fondamentale, di questi tempi, far sentire la propria "voce" è forse ancora più importante...