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Scegliere l’usato: Piaggio MP3 250, il capostipite

di Alessandro D'Aiuto il 07/07/2015 in Moto & Scooter

È stato il primo tre ruote di nuova generazione, e oggi è ancora un ottimo mezzo. Rispetto ai modelli più recenti e di maggiore cilindrata manca qualche CV, ma all'atto pratico la differenza è nulla. Occhio solo alle condizioni dell'avantreno

Scegliere l’usato: Piaggio MP3 250, il capostipite
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Lo scooter Piaggio MP3 è stato progettato con il preciso intento di aumentare la sicurezza durante la guida: le sue due ruote anteriori e la relativa sospensione a quadrilatero articolato hanno appunto l'obiettivo di "raddoppiare" l'aderenza all'avantreno e quindi la stabilità in curva, scongiurando la caduta (per quanto possibile) anche in caso di manovra di emergenza.

Fin dalla sua prima release - quella in oggetto, denominata MP3 250i.e.- questo tre ruote si è dimostrato così ben riuscito da meritare plausi e lodi al netto (è giusto dirlo) di qualche piccolo difetto.
Lo scooter Piaggio infonde fin dai primi metri una sicurezza che non ha eguali. E del resto, con due punti di appoggio sotto al manubrio, non potrebbe essere altrimenti. Gli anni sono passati, e dal 2006 a oggi il concetto di scooter a tre ruote è entrato a far parte della cultura motociclistica e scooteristica. Piace a chi si muove molto in città, dove pavé, segnaletica a terra scivolosa, rotaie e strade malmesse sono quasi una costante. Piace anche alle signore più o meno eleganti, che grazie al sistema di blocco dell'avantreno possono fermarsi al semaforo senza mettere il piede a terra.

Nuovo costa un bel po', ma è un esborso, secondo noi, giustificato, proprio per il grado di sicurezza che offre. Rimane comunque il fatto che gli oltre 7.000 euro necessari per comperare un MP3 300 Sport (il "250" di cui scriviamo non è più in commercio) sono una cifra abbastanza impegnativa. Per chi volesse risparmiare c'è dunque l'usato: con un minimo di oculatezza nel valutare le svariate offerte non è affatto un ripiego.
Il modello a nostro avviso più interessante è proprio il primissimo MP3 250i.e. Questo specifico motore ancora oggi non sfigura nel confronto con i più recenti esemplari di pari categoria. Già Euro3, è spinto da un monocilindrico con 4 valvole a camme in testa alimentato da un sistema ad iniezione elettronica; è accreditato di 22,5 CV, una potenza sufficiente a spingere questo scooter fino alla soglia dei fatidici 130 km/h, buoni anche per l'uso autostradale. Ben progettato, assemblato con discreta cura e tutto sommato identico da guidare rispetto ai nuovi MP3 (un po' più maneggevoli), non manca comunque di qualche difetto. In particolare, se ne adocchiate uno, provatelo per qualche chilometro e " fate attenzione a come reagisce lo sterzo. Se in fase di impostazione di curva o in piega sentite che l'avantreno non è preciso e si comporta un po' come se "galleggiasse", allora potreste avere tra le mani uno scooter che ha le ralle di sterzo da sostituire.

Il problema non è strutturale e dipende dall'esemplare in oggetto e dall'uso che ne è stato fatto. L'eventuale riparazione non è problematica per il costo dei ricambi, ma per il tipo di intervento, dato che richiede di smontare praticamente tutto l'avantreno, con gli ovvi riflessi in termini di costi di manodopera.

Se l'MP3 che avete adocchiato nel concessionario di turno ha pochi chilometri (intorno ai 25-30.000 km) e si presenta bene, correte pure questo rischio… Se a distanza di tempo sarete obbligati a intervenire sul quadrilatero articolato anteriore, ne varrebbe comunque ancora la pena; occhio però, il prezzo di acquisto non deve superare i 2.500 euro.

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