Moto & Scooter
Full Moon, l'Akrapovic "spaziale"
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Il costruttore sloveno torna a stupire, presentando un concept-custom dalle linee futuristiche e realizzato con tecnologie all'avanguardia. Una moto che si distingue anche per quell'anteriore da 30 pollici...
Non solo terminali. Anzi, tanta voglia di stupire e di rilanciare i sogni costruiti su due ruote. E' la filosofia di Akrapovic che, al Custombike di Bad Salzuflen in Germania, ha tolto i veli alla sua nuovissima Full Moon. Vera e propria forma d'arte meccanica e stilistica, elaborata con l'aiuto della slovena Dreamachine Motorcycles. Ovvero lo stesso partner con cui già nel 2011 era stata realizzata la particolarissima Morsus.
E proprio come il precedente modello, la Full Moon nasce come moto promozionale. Curiosa e tecnicamente eccezionale, sintetizza l'avanguardia tecnologica nel settore delle lavorazioni, dei materiali e della progettualità motociclistica. L'obiettivo dichiarato da Akrapovic è dunque quello di mostrare tratti caratteristici e personalità inedite; con quel tocco di malizia in più, necessario per conquistare anche chi fosse rimasto scettico ai tempi della Morsus...
Così, il nuovo concept è stato elaborato per essere un fuoriclasse. La Full Moon è volutamente pensata come una moto che fa parte di tutti i luoghi e di nessuno allo stesso tempo. Dove il nome trae ispirazione proprio dalle rotondità della massiccia ruota anteriore da 30", in alluminio e carbonio, completamente a vista. Evocativa dell'idea di una luna piena.
In particolare, l'inedita ruota da 30", è in materiale composito. Lo stesso usato anche per il disco del freno della stessa taglia. Un'innovazione mai vista prima su una moto; come lo sterzo completamente automatizzato, che lascia spazio a un piantone minimalista senza cavi visibili.
Per realizzare un concept così complesso sono però servite più di 800 ore! Necessarie per curare le rifiniture nei dettagli. Compreso il motore, che è un S&S a V stretta tipo Knucklehead, da 1.524 cc. Dotato di due scarichi modificati, realizzati ovviamente su misura e artigianalmente. Mentre telaio e carrozzeria sono completamente in lamiera, costruiti come prolungamento degli stessi terminali. In pratica, il sistema di scarico Akrapovic diventa in questo modo un tutt'uno con la carrozzeria, fondendosi come parte integrante del design.
Così, il nuovo concept è stato elaborato per essere un fuoriclasse. La Full Moon è volutamente pensata come una moto che fa parte di tutti i luoghi e di nessuno allo stesso tempo. Dove il nome trae ispirazione proprio dalle rotondità della massiccia ruota anteriore da 30", in alluminio e carbonio, completamente a vista. Evocativa dell'idea di una luna piena.
In particolare, l'inedita ruota da 30", è in materiale composito. Lo stesso usato anche per il disco del freno della stessa taglia. Un'innovazione mai vista prima su una moto; come lo sterzo completamente automatizzato, che lascia spazio a un piantone minimalista senza cavi visibili.
Per realizzare un concept così complesso sono però servite più di 800 ore! Necessarie per curare le rifiniture nei dettagli. Compreso il motore, che è un S&S a V stretta tipo Knucklehead, da 1.524 cc. Dotato di due scarichi modificati, realizzati ovviamente su misura e artigianalmente. Mentre telaio e carrozzeria sono completamente in lamiera, costruiti come prolungamento degli stessi terminali. In pratica, il sistema di scarico Akrapovic diventa in questo modo un tutt'uno con la carrozzeria, fondendosi come parte integrante del design.
Infine, da ferma, la Full Moon resta perfettamente dritta! Grazie alle sospensioni idrauliche. Una scelta tecnica avanzatissima, che completa una dotazione meccanica davvero esclusiva. Definita "spaziale" per il suo DNA fuori dall'ordinario, la Full Moon nasce quindi per non assomigliare a nessun'altra moto, ma per segnare nuovi percorsi all'avanguardia.
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