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Smart: scooter elettrico nel 2014

di Christian Cavaciuti il 28/05/2012 in Moto & Scooter

Nel 2010 fece scalpore, ma era solo un prototipo oggi l'innovativo commuter torna a far parlare di sè ma in cosa è cambiato da allora? Scopriamolo insieme

Smart: scooter elettrico nel 2014
Quando giorni fa i responsabili Mercedes hanno dichiarato piccati che non erano mai stati in competizione con Audi per l'acquisto della Ducati "perché le due ruote non rientrano, e non rientreranno mai, nella gamma Mercedes", forse si erano dimenticati qualcosa. O forse non considerano le due ruote elettriche al pari delle altre due ruote ma le vedono, come del resto molti altri, come qualcosa di profondamente diverso dalle due ruote attuali.
Qualcosa che può coerentemente inserirsi in un'offerta multimodale, che cioè comprende diverse modalità di spostamento, dalla bici all'auto passando magari per uno scooter, come nel caso di Smart.

La battaglia per la migliore offerta di mobilità urbana ha portato Smart a rispolverare il prototipo di scooter elettrico presentato al Salone di Parigi 2010

Il marchio delle vetture ultracompatte, entrato fin da subito nella galassia Mercedes, è infatti già avanti nella sperimentazione di tipologie di mobilità innovative: dalla versione elettrica Smart Fortwo ED già dimostrata anche in alcune città italiane (Milano, Roma, Pisa) con una piccola flotta, al car sharing "amichevole" car2go, fino a quello completamente elettrico in partenza ad Amsterdam. E mentre la Fortwo ED di terza generazione, con nuove batterie al litio e nuovo motore elettrico Bosch, è in dirittura d'arrivo, Smart rispolvera anche i prototipi di bici e scooter elettrici presentati al Salone di Parigi 2010 e descritti all'epoca come puri prototipi senza seguito commerciale.
Questo seguito commerciale pare invece doverci essere, e pure a breve. La battaglia per chi azzeccherà l'offerta per la mobilità urbana più efficace è infatti senza esclusione di colpi, e questo ha portato a rivedere le proprie decisioni sullo scooter elettrico. Troppo importante infatti fare esperienza in questo settore. La meno complessa e-bike, che si è rivista al Salone di Ginevra questa primavera, è già in arrivo dai concessionari, mentre lo scooter dovrebbe debuttare nel 2014.

Forma e sostanza dovrebbero sviluppare quanto di buono già visto a Parigi, dove la maturità tecnica e l'armonia delle forme del prototipo (lo vedete in queste immagini), rara in una Casa di tradizione solo automobilistica, impressionarono un po' tutti.
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Lo scooter elettrico è in effetti il logico passo avanti (o più correttamente indietro) rispetto alla Smart elettrica in direzione di un veicolo che sia il più compatto, leggero e sobrio possibile per sfruttare al massimo la poca energia accumulabile nelle batterie. Questo non significa che il veicolo debba essere scomodo o spartano, anzi. Tecnici e designer stanno lavorando attorno a una diversa esperienza della mobilità che sia meno basata sull'emozione e la velocità e più sull'ecologia e la condivisione, aspetti più in linea con il sentire delle nuove generazioni.

Di certo c'è che le sofisticate superfici raccordate dello Smart e-scooter non passeranno inosservate in città. La Smart a quattro ruote, con il suo telaio in acciaio e alluminio coperto da pannelli in plastica, è già è già ispirata alla costruzione motociclistica e, più, scooteristica; l'e-scooter mantiene la possibilità di cambiare i pannelli per personalizzarne l'aspetto. Caratteristici anche gli elementi luminosi che si estendono ai lati dello scudo, per aumentare la visibilità dello scooter da parte delle auto. L'illuminazione è completamente affidata a LED, mentre il sellino posteriore a scomparsa può essere sostituito da un portapacchi.

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Omologato come ciclomotore, quindi limitato a 45 km/h, lo Smart e-scooter dovrebbe però muoversi con brio grazie al motore-ruota posteriore, da 4 kW sul prototipo, del tipo brushless a magneti permanenti. La batteria a ioni di litio funziona a 48 Volt e contiene ben 3,8 kWh, che dovrebbero garantire un'autonomia ben superiore ai 100 km. Posizionata sotto la pedana, non ruba spazio al sottosella che può così contenere due caschi. Il tempo di ricarica dovrebbe andare dalle 3 alle 5 ore dalle prese domestiche, con il caricabatterie integrato e attraverso la presa posizionata al centro dello scudo.
Forcella e forcellone sono monobraccio, con ruote da 13 pollici e pneumatici 130/60 anteriore e 140/65 posteriore.

Mentre è possibile che alcune delle dotazioni del prototipo siano conservate - su tutte l'ABS e le manopole riscaldate - pare più difficile che troveremo sul mezzo di produzione il pannello solare integrato nello scudo (peraltro pressoché inutile), l'airbag o il Blind Spot Assist che, come sulle auto, segnala l'avvicinarsi di un veicolo alle proprie spalle facendo lampeggiare una luce all'interno dello specchietto.

Difficile infine che Smart azzardi nel veicolo di serie la mossa di eliminare il cruscotto per sostituirlo con lo Smartphone dell'utente: sarebbe bello e pratico, ma è un'operazione molto complessa e davvero un po' troppo visionaria.

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