Moto & Scooter
Ritornano le motociclette Hesketh
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Il prestigioso marchio fondato dal lord inglese che vinceva in Formula 1 sta per tornare in vita ad opera di un uomo d'affari che sognava di diventare costruttore di moto
Prima la Triumph, poi la Norton, adesso la Métisse e presto anche la Hesketh. La rinascita dei marchi motociclistici britannici sta prendendo slancio, con prodotti moderni caratterizzati tuttavia dal DNA dei mezzi che hanno fatto la storia. Ora è il turno del più giovane marchio del Regno Unito tra quelli legati al mondo delle due ruote. La Hesketh Motorcycles tornerà infatti a calcare le scene grazie all'acquisizione da parte dell'uomo d'affari inglese Paul Sleeman.
Sleeman, 46 anni, è un progettista meccanico con background automobilistico, la cui società, la Tullman Design (con sede a Londra), ha sviluppato e produce la cosiddetta "Diesel Key", un'invenzione brevettata che impedisce di riempire per sbaglio con della benzina il serbatoio dei veicoli a motore diesel. A quanto pare, questo tipo di "svista", nota in inglese come mis-fuelling, accade piuttosto spesso, visto che secondo un'indagine si verifica in media 400 volte al giorno solo nel Regno Unito, con un costo per gli automobilisti di oltre 800 milioni di sterline all'anno per le relative riparazioni. Da quando la Diesel Key è stata certificata dalla Thatcham nel novembre 2009, le vendite sono decollate in tutto il mondo, con le società di autonoleggio in prima linea. La Tullman prevede adesso un marketing a livello globale nell'ambito del primo equipaggiamento per i più importanti costruttori di auto, come la Volkswagen, tanto per citare l'ultima in ordine di apparizione.
Il business milionario generato da questo e da altri prodotti della Tullman Design ha permesso a Paul Sleeman di fare il primo passo per soddisfare la sua ambizione di diventare un costruttore di motociclette.
Ed ecco quindi che ho chiesto ed ottenuto di avere la possibilità di parlare con lui a casa del designer John Mockett, a metà strada tra Daventry, dove per breve tempo (1981-1982) ha avuto sede la fabbrica Hesketh, e Easton Neston, a circa 20 miglia di distanza, dove sorgeva la villa di Lord Hesketh, vicino al circuito di Silverstone, dal quale è partita l'avventura della Hesketh di Formula 1.
Il business milionario generato da questo e da altri prodotti della Tullman Design ha permesso a Paul Sleeman di fare il primo passo per soddisfare la sua ambizione di diventare un costruttore di motociclette.
Ed ecco quindi che ho chiesto ed ottenuto di avere la possibilità di parlare con lui a casa del designer John Mockett, a metà strada tra Daventry, dove per breve tempo (1981-1982) ha avuto sede la fabbrica Hesketh, e Easton Neston, a circa 20 miglia di distanza, dove sorgeva la villa di Lord Hesketh, vicino al circuito di Silverstone, dal quale è partita l'avventura della Hesketh di Formula 1.
Un acquisto complicato
Alan Cathcart: Paul, che cosa l'ha spinta a imbarcarsi nel rilancio della Hesketh Motorcycles?
Paul Sleeman: Ho sempre amato le moto fin dai tempi della scuola. Ho iniziato con una Yamaha FS-1 nel 1980 e da allora non mi sono più fermato. Inoltre, sono sempre stato un fan delle moto inglesi fin da giovane. Ho vissuto a Mitcham, a sud di Londra, e il mio concessionario di zona era Elite Motorcycles, a Tooting, perciò ero solito guidare da Mitcham a Tooting ogni fine settimana anche solo per dare un'occhiata alle Norton e alle Triumph in vetrina. Non mi sono mai piaciute le moto giapponesi, anche se in realtà ho due fratelli, ognuno dei quali appassionato di un marchio diverso. Uno, ad esempio, ama le BMW, mentre un altro è un fan delle Honda. Io, invece, sono sempre stato fedele alle moto inglesi e lo sono tuttora. Oltre a un paio di Hesketh, infatti, possiedo anche una Norton Commando 850.
AC: OK, ma perché ha acquistato la Hesketh, piuttosto che un altro marchio ancora più longevo? Questo brand, infatti, ha fallito il tentativo di costruire moto circa 30 anni fa, mentre l'unico patrimonio sportivo che può vantare è nelle quattro ruote...
PS: A dire la verità, ero andato per comprare una moto e, alla fine, ho comprato una casa motociclistica! Volevo proprio la Hesketh, perché credo che Lord Hesketh e il suo team abbiano avuto l'idea giusta nel momento sbagliato, e sono sempre stato un ammiratore di quella che può essere considerata come la prima Superbike britannica dell'era moderna. Mi sono mosso quando ho scoperto che Mick Broom, che aveva cercato di mantenere vivo il nome Hesketh, stava cercando di vendere la società per andare in pensione. L'ho contattato per accertarmi che fosse vero e, una volta scoperto che le cose stavano in questo modo, sono andato a trovarlo, ci siamo stretti la mano per concludere l'affare e questo è quanto. Il pagamento è avvenuto circa una settimana più tardi, e da lì è partita l'avventura.
AC: Quando è successo tutto questo?
PS: Circa un anno fa. In ogni caso, non ho acquistato la Hesketh per dare continuità a ciò che faceva prima, mantenendo in produzione i vecchi modelli. Fin da subito, infatti, la mia intenzione era quella di fare qualcosa di nuovo e stiamo già lavorando per questo. Abbiamo i designer, abbiamo i progettisti CAD, abbiamo le strutture per realizzare effettivamente le cose, quindi mi trovo in una posizione in cui posso fare in modo che ciò accada. Così, ho deciso di far rivivere la Hesketh Motocicli attraverso una gamma completamente nuova di prodotti.
Tuttavia, le cose si sono un po' complicate dopo la mia prima riunione con Mick Broom, dalla quale è emerso che vi erano fondamentalmente tre persone che sostenevano di possedere i diritti relativi al nome Hesketh, ovvero Mick Broom, Lord Alexander Hesketh e un altro signore chiamato Paul Hesketh di Manchester, che vendeva scooter elettrici marcati Hesketh, importati dalla Cina. Così, nel corso dello scorso anno, in realtà ho dovuto comprare tre aziende per unificare i diritti del marchio Hesketh. Diciamo che è stato un anno piuttosto lungo e un costoso!
Paul Sleeman: Ho sempre amato le moto fin dai tempi della scuola. Ho iniziato con una Yamaha FS-1 nel 1980 e da allora non mi sono più fermato. Inoltre, sono sempre stato un fan delle moto inglesi fin da giovane. Ho vissuto a Mitcham, a sud di Londra, e il mio concessionario di zona era Elite Motorcycles, a Tooting, perciò ero solito guidare da Mitcham a Tooting ogni fine settimana anche solo per dare un'occhiata alle Norton e alle Triumph in vetrina. Non mi sono mai piaciute le moto giapponesi, anche se in realtà ho due fratelli, ognuno dei quali appassionato di un marchio diverso. Uno, ad esempio, ama le BMW, mentre un altro è un fan delle Honda. Io, invece, sono sempre stato fedele alle moto inglesi e lo sono tuttora. Oltre a un paio di Hesketh, infatti, possiedo anche una Norton Commando 850.
AC: OK, ma perché ha acquistato la Hesketh, piuttosto che un altro marchio ancora più longevo? Questo brand, infatti, ha fallito il tentativo di costruire moto circa 30 anni fa, mentre l'unico patrimonio sportivo che può vantare è nelle quattro ruote...
PS: A dire la verità, ero andato per comprare una moto e, alla fine, ho comprato una casa motociclistica! Volevo proprio la Hesketh, perché credo che Lord Hesketh e il suo team abbiano avuto l'idea giusta nel momento sbagliato, e sono sempre stato un ammiratore di quella che può essere considerata come la prima Superbike britannica dell'era moderna. Mi sono mosso quando ho scoperto che Mick Broom, che aveva cercato di mantenere vivo il nome Hesketh, stava cercando di vendere la società per andare in pensione. L'ho contattato per accertarmi che fosse vero e, una volta scoperto che le cose stavano in questo modo, sono andato a trovarlo, ci siamo stretti la mano per concludere l'affare e questo è quanto. Il pagamento è avvenuto circa una settimana più tardi, e da lì è partita l'avventura.
AC: Quando è successo tutto questo?
PS: Circa un anno fa. In ogni caso, non ho acquistato la Hesketh per dare continuità a ciò che faceva prima, mantenendo in produzione i vecchi modelli. Fin da subito, infatti, la mia intenzione era quella di fare qualcosa di nuovo e stiamo già lavorando per questo. Abbiamo i designer, abbiamo i progettisti CAD, abbiamo le strutture per realizzare effettivamente le cose, quindi mi trovo in una posizione in cui posso fare in modo che ciò accada. Così, ho deciso di far rivivere la Hesketh Motocicli attraverso una gamma completamente nuova di prodotti.
Tuttavia, le cose si sono un po' complicate dopo la mia prima riunione con Mick Broom, dalla quale è emerso che vi erano fondamentalmente tre persone che sostenevano di possedere i diritti relativi al nome Hesketh, ovvero Mick Broom, Lord Alexander Hesketh e un altro signore chiamato Paul Hesketh di Manchester, che vendeva scooter elettrici marcati Hesketh, importati dalla Cina. Così, nel corso dello scorso anno, in realtà ho dovuto comprare tre aziende per unificare i diritti del marchio Hesketh. Diciamo che è stato un anno piuttosto lungo e un costoso!
Inizieremo dalla "Final Edition"
AC: Se avesse saputo di questa problematica fin dall'inizio, avrebbe comunque portato avanti il progetto Hesketh?
PS: Beh, diciamo solo che avrei potuto essere un po' più duro con certe persone. All'inizio, infatti, ho creduto di acquistare la Hesketh da Mick Broom, cosa che non si è rivelata vera. Poi ho contattato Lord Alexander e, dopo alcuni incontri, ho raggiunto un accordo anche con lui. Poi è stata la volta di Paul Hesketh, che in tutta onestà, probabilmente era il vero proprietario del nome, visto che lo aveva registrato, cosa che nessun altro aveva fatto!
AC: Quindi lei è diventato anche un costruttore di motociclette elettriche...
PS: Non più. In realtà abbiamo chiuso la società che si occupava di questo! Nel caso di Lord Alexander, l'ho pagato per assumere i diritti commerciali della Hesketh di Formula 1, compresi tutti i marchi ad essa collegati, perché ho deciso fin dall'inizio che avrei voluto tener tutto sotto un unico tetto. Quindi non possiedo solo la Hesketh Motorcycles, ma anche la Hesketh Racing.
AC: Dopo aver fatto tutto questo, quali sono i progetti per il futuro del marchio Hesketh?
PS: In primo luogo, stiamo per realizzare gli ultime cinque esemplari originali della V1000, dopo di che andremo a concentrarci sui modelli attuali. In termini di motore, telaio e aspetto generale, le V1000 Final Edition saranno uguali al modello tradizionale, ma incorporeranno i vari miglioramenti che Mick Broom ha aggiunto nel corso degli anni, con un bel po' di modifiche al motore. Saranno inoltre previste sospensioni più moderne, probabilmente a marchio Öhlins, e un impianto frenante anteriore ad attacco radiale. Per le moto nuove in via di sviluppo, invece, produrremo anche delle ruote specifiche, perciò non è detto che anche la V1000 Final Edition non possa essere equipaggiata con quest'ultime, che riprenderanno un po' il design di quelle precedenti, ma saranno caratterizzate da una migliore qualità e da dimensioni adeguate per i moderni pneumatici.
Ciascuna di queste cinque moto sarà autografata da Lord Hesketh e, se il cliente lo desidera, possiamo anche organizzare la consegna in presenza del nostro fondatore. Quest'ultimo capitolo segnerà la fine della V1000, anche se continueremo a fornire i ricambi e l'assistenza e non solo per la versione Final Edition, ma anche per quelle precedenti, attraverso la nostra fabbrica di Kingswood, Surrey, a sud di Londra. Là, infatti, stiamo riorganizzando la sede in modo da avere tutto in un unico edificio di tre piani: lo studio di progettazione, la linea produttiva, il centro servizi e la showroom.
PS: Beh, diciamo solo che avrei potuto essere un po' più duro con certe persone. All'inizio, infatti, ho creduto di acquistare la Hesketh da Mick Broom, cosa che non si è rivelata vera. Poi ho contattato Lord Alexander e, dopo alcuni incontri, ho raggiunto un accordo anche con lui. Poi è stata la volta di Paul Hesketh, che in tutta onestà, probabilmente era il vero proprietario del nome, visto che lo aveva registrato, cosa che nessun altro aveva fatto!
AC: Quindi lei è diventato anche un costruttore di motociclette elettriche...
PS: Non più. In realtà abbiamo chiuso la società che si occupava di questo! Nel caso di Lord Alexander, l'ho pagato per assumere i diritti commerciali della Hesketh di Formula 1, compresi tutti i marchi ad essa collegati, perché ho deciso fin dall'inizio che avrei voluto tener tutto sotto un unico tetto. Quindi non possiedo solo la Hesketh Motorcycles, ma anche la Hesketh Racing.
AC: Dopo aver fatto tutto questo, quali sono i progetti per il futuro del marchio Hesketh?
PS: In primo luogo, stiamo per realizzare gli ultime cinque esemplari originali della V1000, dopo di che andremo a concentrarci sui modelli attuali. In termini di motore, telaio e aspetto generale, le V1000 Final Edition saranno uguali al modello tradizionale, ma incorporeranno i vari miglioramenti che Mick Broom ha aggiunto nel corso degli anni, con un bel po' di modifiche al motore. Saranno inoltre previste sospensioni più moderne, probabilmente a marchio Öhlins, e un impianto frenante anteriore ad attacco radiale. Per le moto nuove in via di sviluppo, invece, produrremo anche delle ruote specifiche, perciò non è detto che anche la V1000 Final Edition non possa essere equipaggiata con quest'ultime, che riprenderanno un po' il design di quelle precedenti, ma saranno caratterizzate da una migliore qualità e da dimensioni adeguate per i moderni pneumatici.
Ciascuna di queste cinque moto sarà autografata da Lord Hesketh e, se il cliente lo desidera, possiamo anche organizzare la consegna in presenza del nostro fondatore. Quest'ultimo capitolo segnerà la fine della V1000, anche se continueremo a fornire i ricambi e l'assistenza e non solo per la versione Final Edition, ma anche per quelle precedenti, attraverso la nostra fabbrica di Kingswood, Surrey, a sud di Londra. Là, infatti, stiamo riorganizzando la sede in modo da avere tutto in un unico edificio di tre piani: lo studio di progettazione, la linea produttiva, il centro servizi e la showroom.
Un nuovo V twin a 72°
AC: Dopo le cinque Final Edition, cosa costruirete a Kingswood?
PS: In questo momento stiamo sviluppando un nuovo motore bicilindrico. John Mockett ha lavorato duramente su di esso per circa nove mesi. Oggigiorno è davvero difficile sviluppare un motore partendo da zero e negli ultimi 12 mesi non abbiamo fatto altro che cercare chi potesse fornircene uno, tra cui Cosworth, Ilmor, Rotax e così via. A causa della crisi, però, sembra che un lavoro di questo tipo sia ormai fuori dalla portata di chiunque per via degli altissimi costi di realizzazione. Così, dopo varie peripezie, abbiamo commissionato un bicilindrico a V di 72° con iniezione elettronica e raffreddamento a liquido a un fornitore esterno del quale preferisco non divulgare il nome, almeno per il momento, ma che ha un curriculum senza pari per quanto riguarda lo sviluppo di propulsori ad alte prestazioni. Lo sviluppo è già a buon punto, tant'è che contiamo di avere la consegna dei primi esemplari nelle prossime sei settimane. Avranno una cilindrata di 1000 cc, ma è già stata prevista una versione maggiorata di 1200 cc, anche se per il momento preferiamo tenercela come riserva per ragioni che diventeranno evidenti quando lanceremo la moto. Il primo prototipo di 1000 cc eroga 142 CV in allestimento stradale e pensiamo che quando andremo in produzione la potenza sarà ulteriormente aumentata fino a 150 CV, con tanta coppia a disposizione. La nuova Hesketh V1000 sarà una moto davvero bella da guidare, oltre che molto interessante dal punto di vista tecnico.
AC: Come si posizionerà il marchio Hesketh sul mercato?
PS: Prima di tutto rappresenterà l'eccellenza ingegneristica. La V1000 originale fu sviluppata a partire dalla vittoriosa esperienza in Formula 1 e nel 1981 costituiva un esempio di tecnica motociclistica estremamente avanzata. All'epoca la Ducati produceva ancora motori a due valvole con raffreddamento ad aria, mentre Guzzi e Harley avevano la distribuzione ad aste e bilancieri come adesso. La Hesketh, invece, aveva già sviluppato un bicilindrico di 1000 cc a quattro valvole. È chiaro che sono passati 30 anni da allora, ma il nostro obiettivo non è quello di creare una moto nostalgica, bensì quello di incorporare il DNA della V1000 originale in una moto moderna e John Mockett sta lavorando affinché, anche visivamente, il nuovo modello sia subito riconoscibile come una Hesketh, pur con un livello tecnico e qualitativo in linea con gli standard attuali. Vogliamo che i nostri clienti siano in grado di riconoscere la V1000 anche a distanza. Infatti, tanto per cominciare non avrà la carenatura, ma sarà una sorta di streetfighter, come era la V1000.
PS: In questo momento stiamo sviluppando un nuovo motore bicilindrico. John Mockett ha lavorato duramente su di esso per circa nove mesi. Oggigiorno è davvero difficile sviluppare un motore partendo da zero e negli ultimi 12 mesi non abbiamo fatto altro che cercare chi potesse fornircene uno, tra cui Cosworth, Ilmor, Rotax e così via. A causa della crisi, però, sembra che un lavoro di questo tipo sia ormai fuori dalla portata di chiunque per via degli altissimi costi di realizzazione. Così, dopo varie peripezie, abbiamo commissionato un bicilindrico a V di 72° con iniezione elettronica e raffreddamento a liquido a un fornitore esterno del quale preferisco non divulgare il nome, almeno per il momento, ma che ha un curriculum senza pari per quanto riguarda lo sviluppo di propulsori ad alte prestazioni. Lo sviluppo è già a buon punto, tant'è che contiamo di avere la consegna dei primi esemplari nelle prossime sei settimane. Avranno una cilindrata di 1000 cc, ma è già stata prevista una versione maggiorata di 1200 cc, anche se per il momento preferiamo tenercela come riserva per ragioni che diventeranno evidenti quando lanceremo la moto. Il primo prototipo di 1000 cc eroga 142 CV in allestimento stradale e pensiamo che quando andremo in produzione la potenza sarà ulteriormente aumentata fino a 150 CV, con tanta coppia a disposizione. La nuova Hesketh V1000 sarà una moto davvero bella da guidare, oltre che molto interessante dal punto di vista tecnico.
AC: Come si posizionerà il marchio Hesketh sul mercato?
PS: Prima di tutto rappresenterà l'eccellenza ingegneristica. La V1000 originale fu sviluppata a partire dalla vittoriosa esperienza in Formula 1 e nel 1981 costituiva un esempio di tecnica motociclistica estremamente avanzata. All'epoca la Ducati produceva ancora motori a due valvole con raffreddamento ad aria, mentre Guzzi e Harley avevano la distribuzione ad aste e bilancieri come adesso. La Hesketh, invece, aveva già sviluppato un bicilindrico di 1000 cc a quattro valvole. È chiaro che sono passati 30 anni da allora, ma il nostro obiettivo non è quello di creare una moto nostalgica, bensì quello di incorporare il DNA della V1000 originale in una moto moderna e John Mockett sta lavorando affinché, anche visivamente, il nuovo modello sia subito riconoscibile come una Hesketh, pur con un livello tecnico e qualitativo in linea con gli standard attuali. Vogliamo che i nostri clienti siano in grado di riconoscere la V1000 anche a distanza. Infatti, tanto per cominciare non avrà la carenatura, ma sarà una sorta di streetfighter, come era la V1000.
Un numero magico: 24
AC: Quali sono i tempi previsti per lo sviluppo di questa moto se il motore arriverà, come previsto, nelle prossime sei settimane?
PS: Quest'anno allestiremo i primi prototipi funzionanti, dopodiché inizieremo la produzione nel 2012, l'anno delle Olimpiadi di Londra. Il primo lotto di moto sarà costituito da modello celebrativo denominato Hesketh 24 e caratterizzato da una livrea rossa, bianca e blu. 24 è il numero che aveva James Hunt quando ha vinto il Gran Premio d'Olanda di Formula 1 nel 1974 con la Hesketh 308, pertanto spero che sia di buon auspicio per il rilancio per il marchio. Per una fortunata coincidenza, inoltre, questi sono anche i colori della squadra olimpica inglese dell'anno prossimo, quando inizieremo a consegnare le moto. Avranno dunque un look molto british, opera di John Mockett. La serie celebrativa verrà prodotta in 24 esemplari e sulla stessa piattaforma, se gli ordini inizieranno ad arrivare come speriamo, continueremo a produrre la versione standard. Quello che sto cercando di fare è far crescere la Hesketh organicamente in base alle richieste da parte dei clienti, che mi auguro aumentino di anno in anno. Non ho intenzione di spendere 1 milione di sterline per acquistare un nuovo stabilimento. Io preferisco spendere 1 milione di sterline per sviluppare una moto. Questo è importante, perché ho capito i motivi che hanno portato la Hesketh al precedente fallimento e ho visto altre aziende fare esattamente la stessa cosa. Spesso si ha fretta di immettere il prodotto sul mercato, nella speranza di generare ordini e quindi reddito, ma poi si finisce con il produrre una moto che non è all'altezza del marchio... Noi non lo faremo. Ci siamo seduti intorno a un tavolo e abbiamo deciso di investire il nostro budget per sviluppare la moto fino a quando non saremo pronti per produrla come si deve. Non accetterò alcun tipo di acconto dai clienti fino a che questo processo non sarà finito e non sarò in grado di garantire una data di consegna certa, con la componentistica già pronta per costruire la moto. È l'unico modo di procedere.
AC: Quando inizierà esattamente la produzione della nuova Hesketh V1000?
PS: Quando diverse persone al di fuori dell'azienda avranno provato la moto confermando che è effettivamente pronta per la produzione e anche quando avremmo risolto tutti i problemi tecnici che inevitabilmente si presenteranno. Stranamente, la produzione della moto è la cosa che mi spaventa di meno. So come fare, visto che sono abbastanza esperto in materia, mentre ho paura di realizzare qualcosa che non è degno del marchio Hesketh, perché questo nome comporta una grossa responsabilità. So che la vecchia moto non ha riscosso successo, ma il nome Hesketh è comunque molto famoso e io voglio riportarlo di nuovo all'antico splendore anche nel campo delle due ruote.
AC: È possibile conoscere il prezzo al quale verrà proposta la nuova moto?
PS: Beh, sarà davvero molto elevato, ma credo che nessuno si aspetti una Hesketh economica!
PS: Quest'anno allestiremo i primi prototipi funzionanti, dopodiché inizieremo la produzione nel 2012, l'anno delle Olimpiadi di Londra. Il primo lotto di moto sarà costituito da modello celebrativo denominato Hesketh 24 e caratterizzato da una livrea rossa, bianca e blu. 24 è il numero che aveva James Hunt quando ha vinto il Gran Premio d'Olanda di Formula 1 nel 1974 con la Hesketh 308, pertanto spero che sia di buon auspicio per il rilancio per il marchio. Per una fortunata coincidenza, inoltre, questi sono anche i colori della squadra olimpica inglese dell'anno prossimo, quando inizieremo a consegnare le moto. Avranno dunque un look molto british, opera di John Mockett. La serie celebrativa verrà prodotta in 24 esemplari e sulla stessa piattaforma, se gli ordini inizieranno ad arrivare come speriamo, continueremo a produrre la versione standard. Quello che sto cercando di fare è far crescere la Hesketh organicamente in base alle richieste da parte dei clienti, che mi auguro aumentino di anno in anno. Non ho intenzione di spendere 1 milione di sterline per acquistare un nuovo stabilimento. Io preferisco spendere 1 milione di sterline per sviluppare una moto. Questo è importante, perché ho capito i motivi che hanno portato la Hesketh al precedente fallimento e ho visto altre aziende fare esattamente la stessa cosa. Spesso si ha fretta di immettere il prodotto sul mercato, nella speranza di generare ordini e quindi reddito, ma poi si finisce con il produrre una moto che non è all'altezza del marchio... Noi non lo faremo. Ci siamo seduti intorno a un tavolo e abbiamo deciso di investire il nostro budget per sviluppare la moto fino a quando non saremo pronti per produrla come si deve. Non accetterò alcun tipo di acconto dai clienti fino a che questo processo non sarà finito e non sarò in grado di garantire una data di consegna certa, con la componentistica già pronta per costruire la moto. È l'unico modo di procedere.
AC: Quando inizierà esattamente la produzione della nuova Hesketh V1000?
PS: Quando diverse persone al di fuori dell'azienda avranno provato la moto confermando che è effettivamente pronta per la produzione e anche quando avremmo risolto tutti i problemi tecnici che inevitabilmente si presenteranno. Stranamente, la produzione della moto è la cosa che mi spaventa di meno. So come fare, visto che sono abbastanza esperto in materia, mentre ho paura di realizzare qualcosa che non è degno del marchio Hesketh, perché questo nome comporta una grossa responsabilità. So che la vecchia moto non ha riscosso successo, ma il nome Hesketh è comunque molto famoso e io voglio riportarlo di nuovo all'antico splendore anche nel campo delle due ruote.
AC: È possibile conoscere il prezzo al quale verrà proposta la nuova moto?
PS: Beh, sarà davvero molto elevato, ma credo che nessuno si aspetti una Hesketh economica!
Poche chiacchiere, molti fatti
AC: Pensate di produrre solo motori bicilindrici?
PS: No. Abbiamo tante idee interessanti da mettere in pratica strada facendo e prevedono anche motorizzazioni con più di due cilindri, ma questo avverrà in futuro. È importante che la Hesketh riparta con un bicilindrico perché, anche se sono passati 30 anni, fa parte del suo DNA. Allo stesso modo, per questo progetto è importante il coinvolgimento di Lord Hesketh, così come quello di Bubbles Horsley e di John Mockett, che in passato ha disegnato tanti modelli Triumph di successo. Le cinque V1000 Final Edition costituiranno una buona base per sviluppare il nostro business e per aggregare il gruppo di persone che si occuperà delle moto. Il passo successivo riguarderà la Hesketh 24 equipaggiata con il nuovo bicilindrico, alla quale farà seguito la versione standard. Poi vedremo…
Ripeto, la Hesketh Motorcycles dovrà evolversi in modo organico, tenendo ben presente quella che è la richiesta da parte del pubblico. È così che ho sviluppato la mia attività principale: si aumenta la produzione solo se aumenta anche la domanda! Fortunatamente, non ho alcuna pressione esterna, quindi si lavora al ritmo che decido io e se ci sarà un numero di ordini superiore al previsto vorrà dire che costruiremo una fabbrica più grande in modo da realizzare un maggior numero di moto! Tuttavia, la cosa più importante è il prodotto. Preferisco mostrare I risultati del mio lavoro, anziché parlarne! Se mi sono imbarcato in questa avventura è perché credo di avere qualcosa da dare alla Hesketh. Non voglio espormi e l'unico motivo per cui sto rilasciando questa intervista è perché voglio fare chiarezza circa la rinascita di questo marchio, visto che negli ultimi tempi si sono rincorse voci assolutamente infondate su quello che stiamo facendo. Pertanto, adesso ho intenzione di tornare a lavorare nell'ombra finché il progetto non sarà terminato. Quando sarà il momento opportuno, inoltre, a promuovere i prodotti Hesketh nelle vesti di testimonial ci penserà Lord Alexander, che è un grande venditore! È una fortuna averlo con noi, perché andiamo molto d'accordo ed è davvero entusiasta di quello che stiamo facendo.
AC: È stato dunque pensando al DNA della Hesketh che avete deciso di lavorare con John Mockett per creare la nuova V1000?
PS:. Ho parlato con altri designer. Ho avuto qualche contatto preliminare con l'italiano Oberdan Bezzi, così mi sono recato a Rimini, anche se in realtà si è trattato solo di una semplice chiacchierata... Bezzi ha uno stile interessante, ma quello di John è davvero in perfetta sintonia con il DNA della Hesketh. Mockett ha esperienza nel settore delle moto e sa bene cosa si aspetta il pubblico da una casa come la Hesketh. Inoltre è abituato a lavorare con Harris, che si occuperà del telaio e di altre parti dei nostri futuri modelli. Quindi è l'uomo giusto per questo lavoro!
PS: No. Abbiamo tante idee interessanti da mettere in pratica strada facendo e prevedono anche motorizzazioni con più di due cilindri, ma questo avverrà in futuro. È importante che la Hesketh riparta con un bicilindrico perché, anche se sono passati 30 anni, fa parte del suo DNA. Allo stesso modo, per questo progetto è importante il coinvolgimento di Lord Hesketh, così come quello di Bubbles Horsley e di John Mockett, che in passato ha disegnato tanti modelli Triumph di successo. Le cinque V1000 Final Edition costituiranno una buona base per sviluppare il nostro business e per aggregare il gruppo di persone che si occuperà delle moto. Il passo successivo riguarderà la Hesketh 24 equipaggiata con il nuovo bicilindrico, alla quale farà seguito la versione standard. Poi vedremo…
Ripeto, la Hesketh Motorcycles dovrà evolversi in modo organico, tenendo ben presente quella che è la richiesta da parte del pubblico. È così che ho sviluppato la mia attività principale: si aumenta la produzione solo se aumenta anche la domanda! Fortunatamente, non ho alcuna pressione esterna, quindi si lavora al ritmo che decido io e se ci sarà un numero di ordini superiore al previsto vorrà dire che costruiremo una fabbrica più grande in modo da realizzare un maggior numero di moto! Tuttavia, la cosa più importante è il prodotto. Preferisco mostrare I risultati del mio lavoro, anziché parlarne! Se mi sono imbarcato in questa avventura è perché credo di avere qualcosa da dare alla Hesketh. Non voglio espormi e l'unico motivo per cui sto rilasciando questa intervista è perché voglio fare chiarezza circa la rinascita di questo marchio, visto che negli ultimi tempi si sono rincorse voci assolutamente infondate su quello che stiamo facendo. Pertanto, adesso ho intenzione di tornare a lavorare nell'ombra finché il progetto non sarà terminato. Quando sarà il momento opportuno, inoltre, a promuovere i prodotti Hesketh nelle vesti di testimonial ci penserà Lord Alexander, che è un grande venditore! È una fortuna averlo con noi, perché andiamo molto d'accordo ed è davvero entusiasta di quello che stiamo facendo.
AC: È stato dunque pensando al DNA della Hesketh che avete deciso di lavorare con John Mockett per creare la nuova V1000?
PS:. Ho parlato con altri designer. Ho avuto qualche contatto preliminare con l'italiano Oberdan Bezzi, così mi sono recato a Rimini, anche se in realtà si è trattato solo di una semplice chiacchierata... Bezzi ha uno stile interessante, ma quello di John è davvero in perfetta sintonia con il DNA della Hesketh. Mockett ha esperienza nel settore delle moto e sa bene cosa si aspetta il pubblico da una casa come la Hesketh. Inoltre è abituato a lavorare con Harris, che si occuperà del telaio e di altre parti dei nostri futuri modelli. Quindi è l'uomo giusto per questo lavoro!
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