Moto & Scooter
Stargate by Garage 65
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La special che sta vincendo tutto nei bike show internazionale è nata in un garage di Viareggio, da uno specialista geniale
Marco Cinquini e il Garage 65 di Viareggio avevano già fatto parlare di sé, in un crescendo di notorietà che ha portato il team toscano alla ribalta della scena custom internazionale.
Partiti dalla più semplice passione per i motori, i ragazzi che si riuniscono in un garage a pochi passi dalla ferrovia di Viareggio sono stati i visionari e premiatissimi artefici della Kosmodrive, la special che nel 2010 ha fatto incetta di copertine e trofei in tutto il mondo.
Partiti dalla più semplice passione per i motori, i ragazzi che si riuniscono in un garage a pochi passi dalla ferrovia di Viareggio sono stati i visionari e premiatissimi artefici della Kosmodrive, la special che nel 2010 ha fatto incetta di copertine e trofei in tutto il mondo.
Così, da campione italiano ed europeo e forte di un quarto posto conquistato al Mondiale di Sturgis tra le moto più belle del mondo, Marco Cinquini ha svelato al pubblico, nel corso del Motor Bike Expo 2011, la Stargate: una special che ha lasciato tutti senza parole, e che sottolinea come il team toscano continui ad esplorare i confini della tecnica.
Infatti, se la Kosmodrive ha consacrato il Garage 65 nell'Olimpo del Custom internazionale con un progetto ardito che mirava a eliminare il cannotto di sterzo, la Stargate conferma la volontà di sperimentare nuove strade senza timori reverenziali: questa volta l'obiettivo è ancora più ambizioso: eliminare il telaio!
Tecnica d'avanguardia
Le poche sovrastrutture della Stargate sono state disegnate dallo studio Debenedetti & Fiordi, che già aveva avuto un ruolo determinante nell'ideazione della Kosmodrive. Fedeli alla scelta di un bicilindrico di tradizione custom, i ragazzi di Garage 65 hanno riprogettato le testate per potervi ancorare il cannotto di sterzo, e hanno realizzato ex novo tutto il comparto trasmissione, per poter fissare ad esso il forcellone.
Il motore è stato assemblato partendo da gruppo termico e imbiellaggio RevTech da 1600 cc, ma il basamento è stato reso portante, contiene anche il lubrificante ed è dotato di attacchi per la sospensione posteriore pneumatica Double System. La trasmissione sfrutta un cambio a variatore con doppia frizione e finale mista a ingranaggi e catena, nascosta nel forcellone. Sempre nel forcellone, sul lato sinistro, è stato sistemato il serbatoio del carburante.
A valle dei due carburatori Keihin a valvola piatta è stato installato un compressore volumetrico, mentre l'impianto di scarico 2 in 1 sfrutta due collettori che sfociano in un terminale nascosto sotto il basamento.
La struttura superiore in alluminio lucidato, che integra la sella, è stata realizzata dal telaista livornese Domenico Moretti.
La forcella in alluminio, realizzata per fusione, ingloba il gruppo ottico a quattro proiettori, i semimanubri e si muove attraverso un giunto sferico centrale che consente la sterzata. La sospensione lavora attraverso uno schema che richiama quello delle forcelle Girder: un parallelogramma che si deforma agendo su un monoammortizzatore centrale Double System ad aria.
Il motore è stato assemblato partendo da gruppo termico e imbiellaggio RevTech da 1600 cc, ma il basamento è stato reso portante, contiene anche il lubrificante ed è dotato di attacchi per la sospensione posteriore pneumatica Double System. La trasmissione sfrutta un cambio a variatore con doppia frizione e finale mista a ingranaggi e catena, nascosta nel forcellone. Sempre nel forcellone, sul lato sinistro, è stato sistemato il serbatoio del carburante.
A valle dei due carburatori Keihin a valvola piatta è stato installato un compressore volumetrico, mentre l'impianto di scarico 2 in 1 sfrutta due collettori che sfociano in un terminale nascosto sotto il basamento.
La struttura superiore in alluminio lucidato, che integra la sella, è stata realizzata dal telaista livornese Domenico Moretti.
La forcella in alluminio, realizzata per fusione, ingloba il gruppo ottico a quattro proiettori, i semimanubri e si muove attraverso un giunto sferico centrale che consente la sterzata. La sospensione lavora attraverso uno schema che richiama quello delle forcelle Girder: un parallelogramma che si deforma agendo su un monoammortizzatore centrale Double System ad aria.
Cinque mesi di lavoro
Oltre 500 ore di lavoro al computer per la progettazione CAD-CAM e ben cinque mesi per realizzare il prototipo: questi sono i numeri di un lavoro che non ha conosciuto soste e che viene giustamente premiato in tutto il mondo, con riconoscimenti e attestazioni d'interesse.
Tra i tanti dettagli realizzati appositamente per la Stargate, i comandi al manubrio sono pensati per fare a meno di quelli a pedale, gestendo tutto con le due leve e le manopole.
I cablaggi sono collegati a pompe idrauliche celate alla vista.
Tutte le parti in alluminio sono state lucidate da Alceste Haubert di Ferrinal Customline
Le ruote componibili (fornite da Asso Special Bike nelle misure 17x3,5" l'anteriore e 17x6" la posteriore, con gomme 160/60 ZR 17 e 190/55 ZR 17) hanno dischi perimetrali flottanti ricavati al centro del canale, all'interno delle razze. Questo ha richiesto la realizzazione di condotti per il circuito idraulico all'interno dei mozzi ruota, per utilizzare le pinze freno Brakko a quattro pistoncini.
L'altezza del piano di seduta è di appena 650 mm.
La Stargate verrà prodotta in cinque esemplari omologati per la circolazione su strada, marchiati Cinquini Motorcycles by Garage 65. Alcuni dei dettagli realizzati appositamente per questa special, come le manopole o le leve, conosceranno a breve la produzione in piccola serie.
Tra i tanti dettagli realizzati appositamente per la Stargate, i comandi al manubrio sono pensati per fare a meno di quelli a pedale, gestendo tutto con le due leve e le manopole.
I cablaggi sono collegati a pompe idrauliche celate alla vista.
Tutte le parti in alluminio sono state lucidate da Alceste Haubert di Ferrinal Customline
Le ruote componibili (fornite da Asso Special Bike nelle misure 17x3,5" l'anteriore e 17x6" la posteriore, con gomme 160/60 ZR 17 e 190/55 ZR 17) hanno dischi perimetrali flottanti ricavati al centro del canale, all'interno delle razze. Questo ha richiesto la realizzazione di condotti per il circuito idraulico all'interno dei mozzi ruota, per utilizzare le pinze freno Brakko a quattro pistoncini.
L'altezza del piano di seduta è di appena 650 mm.
La Stargate verrà prodotta in cinque esemplari omologati per la circolazione su strada, marchiati Cinquini Motorcycles by Garage 65. Alcuni dei dettagli realizzati appositamente per questa special, come le manopole o le leve, conosceranno a breve la produzione in piccola serie.
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