ADV
Moto & Scooter
Gilera 150 Special by De Bellis
di Emilio Cattolico, foto Daniele Massari
il 21/01/2011 in Moto & Scooter
Dal profondo sud arriva un'altra special di razza, col dna delle sportive e il carattere delle motociclette realizzate con amore
La Gilera 150 è stata, insieme a Vespa e Lambretta, uno dei mezzi a due ruote che ha permesso di avviare un processo di mobilità in Italia nell'immediato dopoguerra.
È senza dubbio il ciclomotore leggero più venduto e desiderato dai giovani degli anni Cinquanta. Si, perché quelli erano gli anni in cui la Gilera faceva sognare, e tanto: quei giovani dormivano sperando, un giorno, di poter inforcare una delle moto di Arcore, così come i loro miti Uberto Masetti, Libero Liberati e Geoffry Duke.
Le loro erano formidabili "macchine da guerra" chiamate Saturno a 4 cilindri 500: erano le "diavolesse" che se la giocavano con Moto Guzzi, Mondial ed MV Agusta. Ma quelli erano gli anni delle Granfondo: gare su strada, bandite nel 1956 per motivi di sicurezza, come il MotoGiro d'Italia o la Milano-Taranto.
È senza dubbio il ciclomotore leggero più venduto e desiderato dai giovani degli anni Cinquanta. Si, perché quelli erano gli anni in cui la Gilera faceva sognare, e tanto: quei giovani dormivano sperando, un giorno, di poter inforcare una delle moto di Arcore, così come i loro miti Uberto Masetti, Libero Liberati e Geoffry Duke.
Le loro erano formidabili "macchine da guerra" chiamate Saturno a 4 cilindri 500: erano le "diavolesse" che se la giocavano con Moto Guzzi, Mondial ed MV Agusta. Ma quelli erano gli anni delle Granfondo: gare su strada, bandite nel 1956 per motivi di sicurezza, come il MotoGiro d'Italia o la Milano-Taranto.
Proprio di Taranto è il signor Franco De Bellis, che negli occhi ha ancora le immagini di quei grandi campioni quando raggiungevano il lungomare del capoluogo ionico. Possedere una moto ufficiale è sempre stato un sogno. Impossibile, neanche a dirlo. Ma lui ha deciso di replicarne una. O, meglio, di creare una special su base d'epoca, proprio su quella motocicletta che tante volte lo aveva fatto sognare.
Meccanico di razza, non ha perso tempo nel rimettere in sesto una Gilera 150 un po' malconcia, riallestendola proprio in versione Milano-Taranto. Infatti le moto per le competizioni di Granfondo, a differenza delle sofisticate sorelle da circuito, erano molto più vicine a quelle in vendita dai concessionari.
Insomma una sorta di antesignane "derivate di serie" o moderne "superbike". Via la sella triangolare a sbalzo e il "cuscinotto" al posteriore: al loro posto un modello tipo competizione con tanto di gobba dietro. Telaio originale, così come gli ammortizzatori, forcella presa in prestito da una gloriosa Morini 3 e mezzo, cerchi Borrani a raggi, serbatoio in alluminio tipo corsa, freni a tamburo della sorella maggiore 300 B, e semimanubri Tommaselli.
Meccanico di razza, non ha perso tempo nel rimettere in sesto una Gilera 150 un po' malconcia, riallestendola proprio in versione Milano-Taranto. Infatti le moto per le competizioni di Granfondo, a differenza delle sofisticate sorelle da circuito, erano molto più vicine a quelle in vendita dai concessionari.
Insomma una sorta di antesignane "derivate di serie" o moderne "superbike". Via la sella triangolare a sbalzo e il "cuscinotto" al posteriore: al loro posto un modello tipo competizione con tanto di gobba dietro. Telaio originale, così come gli ammortizzatori, forcella presa in prestito da una gloriosa Morini 3 e mezzo, cerchi Borrani a raggi, serbatoio in alluminio tipo corsa, freni a tamburo della sorella maggiore 300 B, e semimanubri Tommaselli.
Il motore è stato completamente rivisto: cilindrata portata a 208 cc., carburatore preso da Ducati 350, cilindro autocostruito, carter snello e dotato di frizione alleggerita. Moderni e artigianali i comandi con le pedane arretrate e piastre forate per contenere i pesi e conferire un aspetto decisamente racing.
Le tabelle per i numeri di gara completano l'opera: un lavoro "speciale", davvero ben fatto. Con qualche licenza modernista, ma che di certo non guasta.
Motociclette come queste non è difficile vederle nelle recenti rievocazioni storiche, in cui è possibile ripercorrere, magari con tappe e alberghi, le gesta dei miti di un tempo.
Le tabelle per i numeri di gara completano l'opera: un lavoro "speciale", davvero ben fatto. Con qualche licenza modernista, ma che di certo non guasta.
Motociclette come queste non è difficile vederle nelle recenti rievocazioni storiche, in cui è possibile ripercorrere, magari con tappe e alberghi, le gesta dei miti di un tempo.
Per inserire un commento devi essere registrato ed effettuare il login.