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Moto & Scooter
Kawasaki: Z1000SX, W800 e VN1700
il 05/10/2010 in Moto & Scooter
Non solo Ninja allo stand delle verdone: la Z1000SX, presentata anche in allestimento Tourer, farà la felicità di chi cerca una sportiva non necessariamente estrema. La W800, rétro di sostanza, farà concorrenza alla Triumph Bonneville
Kawasaki: Z1000SX, W800 e VN1700
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Il settore delle moto "tranquille" ha finora visto spadroneggiare la Triumph Bonneville, che non ha sentito più di tanto la presenza della Kawasaki W650.
Il settore delle moto "tranquille" ha finora visto spadroneggiare la Triumph Bonneville, che non ha sentito più di tanto la presenza della Kawasaki W650.
Ora la stradale rétro giapponese vine proposta nella cilindrata di 800 cc, la stessa della T100 inglese, in un allestimento che ha ben più di un richiamo ai gloriosi (per le inglesi) tempi andati, come il serbatoio a goccia con fregio in rilievo, i cerchi a raggi, il telaio a doppia culla in acciaio, il grande sellone, i molti dettagli cromati. La Kawasaki in più propone un esercizio di bella meccanica, ovvero il bicilindrico parallelo con comando della distribuzione a coppie coniche, una vera chicca per gli amanti del genere assieme agli scarichi a botticella.
Z1000SX
La nuda si veste, e dalla ottima base della naked Z1000 nasce questa viaggiatrice che non dimentica le proprie origini di fun-bike. In altre parole, piccoli ritocchi alla ciclistica e nessuno al motore, il quattro cilindri da 138 CV a 9600 giri, 16 valvole a iniezione elettronica, nasce una vera viaggiatrice, che accoglie più confortevolmente il pilota grazie soprattutto all'ampia carena. Il plexiglas regolabile elettricamente è montato su un grande e "puntuto" cupolino che prosegue sui fianchi con superfici aerodinamiche movimentate dalle feritoie per lo scarico dell'aria calda proveniente dal radiatore. Il codino guadagna delle maniglie per il passeggero, accolto su una sella che però non pare particolarmente ampia. Già prevista la versione Z1000SX Tourer che in più offre le valigie laterali in tinta. Per entrambe le versioni è previsto l'ABS, ormai irrinunciabile su moto di questo tipo.
VN1700 Custom
Una volta le custom "Jappe", come venivano chiamate da chi inforcava solo bicilindrici made in USA, facevano il verso alle moto americane, questo è vero, ma col tempo i designer con gli occhi a mandorla hanno sviluppato un senso estetico un po' più originale, anche se le influenze dei vari customizer comunque sono percepibili. La versione Custom della Kawasaki Voyager ne è l'esempio: l'ampia carena che ospita la strumentazione old-style di tipo automobilistico (ma integrata da un display LCD) assicura protezione dal vento e crea un azzeccato gioco di volumi con il basso posteriore adornato dalle valigie rigide. Il twin da 1700 cc dal look molto pulito e incorniciato dallo carico cromato che corre lungo il fianco, eroga 54 kW a 5000 giri ma soprattutto la poderosa coppia massima di 136 Nm a soli 2750 giri, a garanzia di un utilizzo ridotto del cambio a sei marce. Per fermare i 382 kg della Classic Tourer i tre dischi freno sono dotati del sistema K-ACT ABS che oltre a evitare il bloccaggio delle ruote, ripartisce la frenata sui due assi garantendo l'assetto migliore in ogni condizione.
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La nuda si veste, e dalla ottima base della naked Z1000 nasce questa viaggiatrice che non dimentica le proprie origini di fun-bike. In altre parole, piccoli ritocchi alla ciclistica e nessuno al motore, il quattro cilindri da 138 CV a 9600 giri, 16 valvole a iniezione elettronica, nasce una vera viaggiatrice, che accoglie più confortevolmente il pilota grazie soprattutto all'ampia carena. Il plexiglas regolabile elettricamente è montato su un grande e "puntuto" cupolino che prosegue sui fianchi con superfici aerodinamiche movimentate dalle feritoie per lo scarico dell'aria calda proveniente dal radiatore. Il codino guadagna delle maniglie per il passeggero, accolto su una sella che però non pare particolarmente ampia. Già prevista la versione Z1000SX Tourer che in più offre le valigie laterali in tinta. Per entrambe le versioni è previsto l'ABS, ormai irrinunciabile su moto di questo tipo.
VN1700 Custom
Una volta le custom "Jappe", come venivano chiamate da chi inforcava solo bicilindrici made in USA, facevano il verso alle moto americane, questo è vero, ma col tempo i designer con gli occhi a mandorla hanno sviluppato un senso estetico un po' più originale, anche se le influenze dei vari customizer comunque sono percepibili. La versione Custom della Kawasaki Voyager ne è l'esempio: l'ampia carena che ospita la strumentazione old-style di tipo automobilistico (ma integrata da un display LCD) assicura protezione dal vento e crea un azzeccato gioco di volumi con il basso posteriore adornato dalle valigie rigide. Il twin da 1700 cc dal look molto pulito e incorniciato dallo carico cromato che corre lungo il fianco, eroga 54 kW a 5000 giri ma soprattutto la poderosa coppia massima di 136 Nm a soli 2750 giri, a garanzia di un utilizzo ridotto del cambio a sei marce. Per fermare i 382 kg della Classic Tourer i tre dischi freno sono dotati del sistema K-ACT ABS che oltre a evitare il bloccaggio delle ruote, ripartisce la frenata sui due assi garantendo l'assetto migliore in ogni condizione.
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