Moto & Scooter
In sella alla eCRP 1.2
Pagina principale
E' elettrica la nuova frontiera della guida sportiva? La modenese CRP ci crede e ci presenta una racing pronta per il mondiale. L'abbiamo provata in pista
"Va bene l'ecologia, la sostenibilità e l'ambiente, però non esageriamo: una moto da corsa è sempre una moto da corsa". Ok, non lo nascondiamo, era questo il pensiero che ci girava in testa sulla strada per arrivare al Motodromo di Castelletto di Branduzzo, sede di questo breve test.
Se anche voi siete ancora scettici sull'utilizzo di propulsori alternativi nell'ambito delle competizioni è meglio fugare da subito ogni dubbio: la eCRP 1.2, motocicletta costruita dall'omonima Azienda modenese, non è solo una splendida moto da gara, ma dichiara in maniera inequivocabile l'impegno, la tecnologia e il background tecnico che sono alla base di questo progetto.
Non a caso la CRP Racing è parte di un polo industriale che riunisce diverse aziende impegnate da diversi anni nella prototipazione e nelle lavorazioni meccaniche nell'ambito del motor sport, con diverse collaborazioni nell'ambito della Forumla 1 e del Motomondiale.
Non a caso la CRP Racing è parte di un polo industriale che riunisce diverse aziende impegnate da diversi anni nella prototipazione e nelle lavorazioni meccaniche nell'ambito del motor sport, con diverse collaborazioni nell'ambito della Forumla 1 e del Motomondiale.
L'enorme bagaglio tecnologico derivante da tali attività ha portato il gruppo ad accettare una sfida affascinante e totalmente nuova, ovvero lo sviluppo di una moto capace di competere nei campionati nazionali e nel neonato mondiale riservato alle moto elettriche.
Puramente racing
La moto è completa e definitiva in ogni sua parte, e presto debutterà in gara in Italia per poi partecipare alla finale mondiale ad Albacete in ottobre.
Pur in un test molto breve, tre giri appena, abbiamo potuto verificare l'ottimo livello di messa a punto raggiunto fin d'ora: sul tortuoso tracciato di Castelletto la eCRP si è dimostrata molto maneggevole, scattante e rapidissima negli ingressi in curva nonché ottimamente frenata.
Il motore si avvia con un tasto, e ovviamente non emette alcun rumore. L'acceleratore, dalla corsa incredibilmente morbida, non regala una immediata confidenza, ma ci si abitua in fretta a questa caratteristica.
I tecnici hanno deciso di farci provare la moto con una configurazione pari a circa il 60% della potenza, al fine di preservare le batterie e scongiurare surriscaldamenti dovuti alle elevate temperature ambientali e alla tortuosità del tracciato.
La spinta del motore è comunque avvertibile, regolare e progressiva fin dalla partenza e capace di spingere con discreta verve anche in velocità.
L'assenza del freno motore non infastidisce più di tanto, ma per ovviare comunque al problema alla CRP hanno pensato bene di inserire un comando a pulsante sul manubrio sinistro in grado di invertire il flusso di corrente (volgarmente il motore diventa così un generatore di corrente), così da riprodurre un effetto di rallentamento della ruote motrice.
Con la stranissima sensazione di guidare nel massimo silenzio scopriamo che sul rettilineo l'unico rumore che si percepisce è il trascinamento della trasmissione finale, mentre in curva ci stupiamo di quanto rumore facciano le "saponette" che sfiorano l'asfalto.
Durante il test non abbiamo riscontrato surriscaldamenti, ma all'occorrenza la potenza dei motori viene tagliata progressivamente al fine di evitare ogni problema.
Il raffreddamento è affidato alle numerose prese d'aria della carenatura e a un sistema, simile a gigantesco asciugacapelli, che a moto ferma viene posizionato sul motore per veicolare l'aria fresca nelle feritoie dei rotori interni in rame.
Per chi si sentisse pronto ad accettare la nuova sfida elettrica la moto completa viene commercializzata a 40.000 euro, mentre è prevista la possibilità del noleggio per una singola gara (5.000 euro comprensivi di tutta l'assistenza) o per le quattro prove del Campionato Italiano (18.000 euro).
Pur in un test molto breve, tre giri appena, abbiamo potuto verificare l'ottimo livello di messa a punto raggiunto fin d'ora: sul tortuoso tracciato di Castelletto la eCRP si è dimostrata molto maneggevole, scattante e rapidissima negli ingressi in curva nonché ottimamente frenata.
Il motore si avvia con un tasto, e ovviamente non emette alcun rumore. L'acceleratore, dalla corsa incredibilmente morbida, non regala una immediata confidenza, ma ci si abitua in fretta a questa caratteristica.
I tecnici hanno deciso di farci provare la moto con una configurazione pari a circa il 60% della potenza, al fine di preservare le batterie e scongiurare surriscaldamenti dovuti alle elevate temperature ambientali e alla tortuosità del tracciato.
La spinta del motore è comunque avvertibile, regolare e progressiva fin dalla partenza e capace di spingere con discreta verve anche in velocità.
L'assenza del freno motore non infastidisce più di tanto, ma per ovviare comunque al problema alla CRP hanno pensato bene di inserire un comando a pulsante sul manubrio sinistro in grado di invertire il flusso di corrente (volgarmente il motore diventa così un generatore di corrente), così da riprodurre un effetto di rallentamento della ruote motrice.
Con la stranissima sensazione di guidare nel massimo silenzio scopriamo che sul rettilineo l'unico rumore che si percepisce è il trascinamento della trasmissione finale, mentre in curva ci stupiamo di quanto rumore facciano le "saponette" che sfiorano l'asfalto.
Durante il test non abbiamo riscontrato surriscaldamenti, ma all'occorrenza la potenza dei motori viene tagliata progressivamente al fine di evitare ogni problema.
Il raffreddamento è affidato alle numerose prese d'aria della carenatura e a un sistema, simile a gigantesco asciugacapelli, che a moto ferma viene posizionato sul motore per veicolare l'aria fresca nelle feritoie dei rotori interni in rame.
Per chi si sentisse pronto ad accettare la nuova sfida elettrica la moto completa viene commercializzata a 40.000 euro, mentre è prevista la possibilità del noleggio per una singola gara (5.000 euro comprensivi di tutta l'assistenza) o per le quattro prove del Campionato Italiano (18.000 euro).
Silenzio, si gira
La moto è completa e definitiva in ogni sua parte, e presto debutterà in gara in Italia per poi partecipare alla finale mondiale ad Albacete in ottobre.
Pur in un test molto breve, tre giri appena, abbiamo potuto verificare l'ottimo livello di messa a punto raggiunto fin d'ora: sul tortuoso tracciato di Castelletto la eCRP si è dimostrata molto maneggevole, scattante e rapidissima negli ingressi in curva nonché ottimamente frenata.
Il motore si avvia con un tasto, e ovviamente non emette alcun rumore.
L'acceleratore, dalla corsa incredibilmente morbida, non regala una immediata confidenza, ma ci si abitua in fretta a questa caratteristica.
I tecnici hanno deciso di farci provare la moto con una configurazione pari a circa il 60% della potenza, al fine di preservare le batterie e scongiurare surriscaldamenti dovuti alle elevate temperature ambientali e alla tortuosità del tracciato.
La spinta del motore è comunque avvertibile, regolare e progressiva fin dalla partenza e capace di spingere con discreta verve anche in velocità.
L'assenza del freno motore non infastidisce più di tanto, ma per ovviare comunque al problema alla CRP hanno pensato bene di inserire un comando a pulsante sul manubrio sinistro in grado di invertire il flusso di corrente (volgarmente il motore diventa così un generatore di corrente), così da riprodurre un effetto di rallentamento della ruote motrice.
Con la stranissima sensazione di guidare nel massimo silenzio scopriamo che sul rettilineo l'unico rumore che si percepisce è il trascinamento della trasmissione finale, mentre in curva ci stupiamo di quanto rumore facciano le "saponette" che sfiorano l'asfalto.
Durante il test non abbiamo riscontrato surriscaldamenti, ma all'occorrenza la potenza dei motori viene tagliata progressivamente al fine di evitare ogni problema.
Il raffreddamento è affidato alle numerose prese d'aria della carenatura e a un sistema, simile a gigantesco asciugacapelli, che a moto ferma viene posizionato sul motore per veicolare l'aria fresca nelle feritoie dei rotori interni in rame.
Per chi si sentisse pronto ad accettare la nuova sfida elettrica la moto completa viene commercializzata a 40.000 euro, mentre è prevista la possibilità del noleggio per una singola gara (5.000 euro comprensivi di tutta l'assistenza) o per le quattro prove del Campionato Italiano (18.000 euro).
Pur in un test molto breve, tre giri appena, abbiamo potuto verificare l'ottimo livello di messa a punto raggiunto fin d'ora: sul tortuoso tracciato di Castelletto la eCRP si è dimostrata molto maneggevole, scattante e rapidissima negli ingressi in curva nonché ottimamente frenata.
Il motore si avvia con un tasto, e ovviamente non emette alcun rumore.
L'acceleratore, dalla corsa incredibilmente morbida, non regala una immediata confidenza, ma ci si abitua in fretta a questa caratteristica.
I tecnici hanno deciso di farci provare la moto con una configurazione pari a circa il 60% della potenza, al fine di preservare le batterie e scongiurare surriscaldamenti dovuti alle elevate temperature ambientali e alla tortuosità del tracciato.
La spinta del motore è comunque avvertibile, regolare e progressiva fin dalla partenza e capace di spingere con discreta verve anche in velocità.
L'assenza del freno motore non infastidisce più di tanto, ma per ovviare comunque al problema alla CRP hanno pensato bene di inserire un comando a pulsante sul manubrio sinistro in grado di invertire il flusso di corrente (volgarmente il motore diventa così un generatore di corrente), così da riprodurre un effetto di rallentamento della ruote motrice.
Con la stranissima sensazione di guidare nel massimo silenzio scopriamo che sul rettilineo l'unico rumore che si percepisce è il trascinamento della trasmissione finale, mentre in curva ci stupiamo di quanto rumore facciano le "saponette" che sfiorano l'asfalto.
Durante il test non abbiamo riscontrato surriscaldamenti, ma all'occorrenza la potenza dei motori viene tagliata progressivamente al fine di evitare ogni problema.
Il raffreddamento è affidato alle numerose prese d'aria della carenatura e a un sistema, simile a gigantesco asciugacapelli, che a moto ferma viene posizionato sul motore per veicolare l'aria fresca nelle feritoie dei rotori interni in rame.
Per chi si sentisse pronto ad accettare la nuova sfida elettrica la moto completa viene commercializzata a 40.000 euro, mentre è prevista la possibilità del noleggio per una singola gara (5.000 euro comprensivi di tutta l'assistenza) o per le quattro prove del Campionato Italiano (18.000 euro).
Galleria fotografica