Moto & Scooter
NCR Millona16
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Presentata al WDW 2010, la special bolognese segna nuovi traguardi in termini di rapporto peso/potenza. Verrà costruita solo su ordinazione
L'azienda bolognese NCR offre, sin dalla fine degli Anni Sessanta, progetti da sogno agli appassionati di motori, costruendo moto da competizione o special che hanno in comune tra loro l'esclusività delle soluzioni tecniche adottate e la ricercatezza dei dettagli.
Assemblate interamente a mano, le NCR sono il frutto di una maniacale ricerca della leggerezza: special "peso piuma" che fanno largo uso di materiali pregiati come la fibra di carbonio, il magnesio o il titanio.
Nel corso dell'edizione 2010 del WDW, a Misano Adriatico, NCR ha presentato il suo nuovo progetto denominato NCR MILLONA 16, nota anche come NCR M16.
Nel corso dell'edizione 2010 del WDW, a Misano Adriatico, NCR ha presentato il suo nuovo progetto denominato NCR MILLONA 16, nota anche come NCR M16.
La base di partenza è il già raffinato motore Ducati Desmosedici RR, attorno al quale l'azienda di San Lazzaro di Savena ha realizzato un mezzo dall'eccezionale rapporto peso/potenza, con lo scopo di creare la moto più esclusiva al mondo: il risultato è una sportiva che, con un peso di appena 145 Kg (incluse luci e indicatori di direzione), è più leggera di una MotoGP e vanta oltre 200 CV di potenza alla ruota!
Peso piuma grazie al carbonio
Un peso piuma come quello della M16 è stato possibile sfruttando al massimo la fibra di carbonio: la carena anteriore, il serbatoio ed il reggisella posteriore sono stati tutti progettati e realizzati da NCR in carbonio, e il condotto di aspirazione centrale funge anche da telaietto anteriore.
Inedito il telaio monoscocca e il forcellone, tutti in carbonio, così come i cerchi a cinque razze, anch'essi realizzati nella pregiata fibra.
Tutte le parti meccaniche sono state prodotte impiegando materiali come il titanio (ad esempio lo scarico) e trattamenti derivanti direttamente dalla F1; anche il motore è stato preparato e la potenza ottenuta supera i 200 CV alla ruota.
Naturalmente, per gestire prestazioni come quelle illustrate è stato necessario pensare a un impianto frenante al top e a sospensioni sofisticate: così, i dischi usati sono dei Braketech abbinati a pinze Brembo e le sospensioni Ohlins configurate ad hoc.
Raffinata anche l'elettronica: le funzioni vanno dal controllo di trazione, telemetria dati con acquisizione sulle sospensioni e possibilità di gestione fino a tre mappature motore mediante interrutori al manubrio.
Inedito il telaio monoscocca e il forcellone, tutti in carbonio, così come i cerchi a cinque razze, anch'essi realizzati nella pregiata fibra.
Tutte le parti meccaniche sono state prodotte impiegando materiali come il titanio (ad esempio lo scarico) e trattamenti derivanti direttamente dalla F1; anche il motore è stato preparato e la potenza ottenuta supera i 200 CV alla ruota.
Naturalmente, per gestire prestazioni come quelle illustrate è stato necessario pensare a un impianto frenante al top e a sospensioni sofisticate: così, i dischi usati sono dei Braketech abbinati a pinze Brembo e le sospensioni Ohlins configurate ad hoc.
Raffinata anche l'elettronica: le funzioni vanno dal controllo di trazione, telemetria dati con acquisizione sulle sospensioni e possibilità di gestione fino a tre mappature motore mediante interrutori al manubrio.
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