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Moto & Scooter
Headbanger Motorcycles
di Nicola Andreetto
il 23/04/2010 in Moto & Scooter
Dicesi "headbanger" il movimento di cranio oscillante tipico di chi gode ascoltando del buon rock. Oltre che il "rockettaro" indica anche il picchiatello e da oggi Headbanger è il nuovo marchio italiano di motociclette americane. Siete confusi? Bene, ma non picchiate la testa, vi spieghiamo tutto.
Headbanger Motorcycles
Poco più di un anno fa Giorgio Sandi era un fervente motociclista come tanti altri, ma con un'idea e un sogno che pochi sono in grado di realizzare: la sua voglia di motociclette "con l'anima" ha portato a Good Vibrations, atelier milanese della cultura custom e importatore di Big Bear Chopper, gioielli californiani con interasse chilometrico costruiti in piccola serie.
Nel frattempo cullava l'ambizione di mutarsi, da importatore e rivenditore, in vero e proprio costruttore, così come avviene negli States dove i piccoli builder sono all'ordine del giorno. Tutto ciò si scontrava inesorabilmente con la sua formazione manageriale e non meccanica, finché la divina provvidenza non ha messo sulla sua via "Il Maestro", uno dei più famosi customizer di casa nostra la cui rinomata abilità nel plasmare il metallo gli è valsa, oltre che l'esplicito soprannome, anche numerosi riconoscimenti in Italia e all'estero, come quelli di Verona e Mainz ottenuti solo un paio di mesi fa con la Morning Sunrise. Stiamo parlando di Luciano Andreoli, bresciano piccolo e tosto come un chiodo da bara che da anni strabilia gli appassionati di custom con le sue creazioni incredibili.
Nel frattempo cullava l'ambizione di mutarsi, da importatore e rivenditore, in vero e proprio costruttore, così come avviene negli States dove i piccoli builder sono all'ordine del giorno. Tutto ciò si scontrava inesorabilmente con la sua formazione manageriale e non meccanica, finché la divina provvidenza non ha messo sulla sua via "Il Maestro", uno dei più famosi customizer di casa nostra la cui rinomata abilità nel plasmare il metallo gli è valsa, oltre che l'esplicito soprannome, anche numerosi riconoscimenti in Italia e all'estero, come quelli di Verona e Mainz ottenuti solo un paio di mesi fa con la Morning Sunrise. Stiamo parlando di Luciano Andreoli, bresciano piccolo e tosto come un chiodo da bara che da anni strabilia gli appassionati di custom con le sue creazioni incredibili.
Fu così, si narrerebbe in una favola, che "The Soul", l'anima, e "The Maestro", la mano esperta, si sono uniti in un'avventura che entusiasma ogni appassionato di motori a prescindere dalle inclinazioni del cannotto di sterzo o della lunghezza della forcella.
Questa avventura si chiama Headbanger Motorcycles, ed è un nuovo marchio italiano di motociclette... americane. La gamma iniziale consta di tre modelli, Hollister, High Flyin e Foxy Lady, tutti personalizzabili in ogni singola vite. Il concetto di fondo è semplice: perché acquistare una moto e poi personalizzarla quando è possibile acquistarla già personalizzata come la si vorrebbe? La proposta di Headbanger è acquistare una special, una custom con tutto il fascino di una creazione artigianale, ma con costi e tempi di produzione paragonabili ai prodotti di serie. Impossibile? Qui entra in gioco la magia che il manager e il meccanico hanno saputo creare assieme, mettendo a punto tre modelli dalle linee semplici che si basano per lo più su componentistica già esistente.
Questa avventura si chiama Headbanger Motorcycles, ed è un nuovo marchio italiano di motociclette... americane. La gamma iniziale consta di tre modelli, Hollister, High Flyin e Foxy Lady, tutti personalizzabili in ogni singola vite. Il concetto di fondo è semplice: perché acquistare una moto e poi personalizzarla quando è possibile acquistarla già personalizzata come la si vorrebbe? La proposta di Headbanger è acquistare una special, una custom con tutto il fascino di una creazione artigianale, ma con costi e tempi di produzione paragonabili ai prodotti di serie. Impossibile? Qui entra in gioco la magia che il manager e il meccanico hanno saputo creare assieme, mettendo a punto tre modelli dalle linee semplici che si basano per lo più su componentistica già esistente.
La vera novità è il telaio, un softail (dunque con sospensione posteriore finto-rigida con una coppia di ammortizzatori posti sotto il motore, che lavorano per trazione) realizzato su loro specifiche dall'esperto Penz. Tutto il resto è accuratamente scelto dai più affermati fornitori europei e americani e assemblato.
Al ritmo di una moto al giorno, impressionante per una piccola realtà appena avviata, le custom Headbanger escono dall'officina di Rovato già omologate Euro 3, pronte per solcare le strade italiane nel rispetto del codice della strada, altro particolare non indifferente per una special.
Al ritmo di una moto al giorno, impressionante per una piccola realtà appena avviata, le custom Headbanger escono dall'officina di Rovato già omologate Euro 3, pronte per solcare le strade italiane nel rispetto del codice della strada, altro particolare non indifferente per una special.
La Hollister è un bobber stile "Fifties" con ruota cicciotta da 16" x 130 mm all'avantreno, minuscolo serbatoio peanut da 9 litri e sellino molleggiato secondo i dettami della moda bobber. Il motore è un Revtech 88 e si sente: più scorbutico del bicilindrico Harley, ne conserva la disposizione a V di 45°, ma la cilindrata è quella dei vecchi motori H-D da 1450cc. Tra le opzioni di personalizzazione spuntano però anche due motori S&S, uno simil Knucklehead da 1.640cc e uno 1.850 cc.
A dispetto delle apparenze risulta discretamente comfortevole (tuttavia la comodità è un'altra cosa), ed è sicuramente piacevole da condurre, accompagnati da una sonorità di scarico emozionante. La sospensione posteriore orizzontale funziona discretamente nonostante l'escursione ridotta. Meno incisivo l'impianto frenante e un po' duro il cambio BDL a cinque rapporti.
Come va la High Flyin
Meno amichevole, ma più galvanizzante, la High Flyin, il top di gamma; abbiamo avuto modo di provarla in due diversi allestimenti, distinti principalmente dal diverso manubrio oltre che dalla verniciatura e altri dettagli estetici.
Rispetto alla Hollister si notano immediatamente due cose: l'agilità conquistata con la ruota anteriore da 21" e il tiro rabbioso del motore da 121 c.i., ovvero 2.000 cc! Occorre prendere la mano soprattutto nell'apri e chiudi perché il possente bicilindrico non fa di certo sconti a nessuno e non ha studiato il galateo.
La difficoltà arriva anche dalla trasmissione finale a catena, di certo meno incline della cinghia ad ammorbidire gli strappi del motore. Quando si spalanca, però, è una vera goduria, celebrata da un 2 in 1 Supertrapp decisamente all'altezza del compito.
Come va la Foxy Lady
Foxy Lady è, invece, la comodona del gruppo, la meno estrema e la più conciliante. Con lei si possono ipotizzare anche trasferte più impegnative, la posizione è più comfortevole anche se non siamo grandi estimatori del manubrio ape hanger. Il telaio è sempre il medesimo Softail e il bicilindrico è sempre Revtech, ma stavolta nella versione da 1.640 cc. Il serbatoio è di 18 litri, i cerchi di 16" e il peso di 235 kg.
I prezzi partono dai 20.950 euro della Hollister, passano per i 23.950 euro della Foxy Lady, per arrivare ai 24.950 euro della High Flyin, ma quello che entusiasma di più del progetto Headbanger è la possibilità di giocare con i pezzi come con il Lego sfruttando le infinite possibilità di personalizzazione.
A dispetto delle apparenze risulta discretamente comfortevole (tuttavia la comodità è un'altra cosa), ed è sicuramente piacevole da condurre, accompagnati da una sonorità di scarico emozionante. La sospensione posteriore orizzontale funziona discretamente nonostante l'escursione ridotta. Meno incisivo l'impianto frenante e un po' duro il cambio BDL a cinque rapporti.
Come va la High Flyin
Meno amichevole, ma più galvanizzante, la High Flyin, il top di gamma; abbiamo avuto modo di provarla in due diversi allestimenti, distinti principalmente dal diverso manubrio oltre che dalla verniciatura e altri dettagli estetici.
Rispetto alla Hollister si notano immediatamente due cose: l'agilità conquistata con la ruota anteriore da 21" e il tiro rabbioso del motore da 121 c.i., ovvero 2.000 cc! Occorre prendere la mano soprattutto nell'apri e chiudi perché il possente bicilindrico non fa di certo sconti a nessuno e non ha studiato il galateo.
La difficoltà arriva anche dalla trasmissione finale a catena, di certo meno incline della cinghia ad ammorbidire gli strappi del motore. Quando si spalanca, però, è una vera goduria, celebrata da un 2 in 1 Supertrapp decisamente all'altezza del compito.
Come va la Foxy Lady
Foxy Lady è, invece, la comodona del gruppo, la meno estrema e la più conciliante. Con lei si possono ipotizzare anche trasferte più impegnative, la posizione è più comfortevole anche se non siamo grandi estimatori del manubrio ape hanger. Il telaio è sempre il medesimo Softail e il bicilindrico è sempre Revtech, ma stavolta nella versione da 1.640 cc. Il serbatoio è di 18 litri, i cerchi di 16" e il peso di 235 kg.
I prezzi partono dai 20.950 euro della Hollister, passano per i 23.950 euro della Foxy Lady, per arrivare ai 24.950 euro della High Flyin, ma quello che entusiasma di più del progetto Headbanger è la possibilità di giocare con i pezzi come con il Lego sfruttando le infinite possibilità di personalizzazione.
Headbanger Motorcycles
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