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Peugeot Geopolis 300

di Stefano Borzacchiello, foto Alex Photo il 14/04/2010 in Moto & Scooter

La sostanza è la stessa del duemmezzo: ruote da 16", design elegante e finiture curate. Ma ora il top di gamma francese è disponibile anche nella cilindrata del momento. In vendita a partire da 4290 euro chiavi in mano

Peugeot Geopolis 300
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Dopo l'arrivo dell'LXR e del Tweet, prosegue nel segno dei ruote alte la primavera della Peugeot con il nuovo Geopolis 300 disponibile anche nella versione bicolore Geostyle.
Sul mercato dal 2005 il Geopolis è stato motorizzato in tutte le cilindrate possibili: dalla 125 alla 500 cc. Nel listino mancava solo la trecento: ora la gamma dei Geopolis è davvero completa.
La novità ovviamente è il motore, il monocilindrico Piaggio Quasar da 278 cc e 22 CV, che equipaggia già molti scooter, dalla Vespa GTS al Beverly.

Il Geopolis ha le prestazioni di un gran turismo e la maneggevolezza tipica dei ruote alte: per spostarsi con stile in città e non solo. Per scoprirlo guarda la gallery!

Rispetto al 250 cc, la sostanza e le dotazioni sono rimaste invariate. Anche il design che lo rende ancora oggi uno dei modelli più apprezzabili non è stato cambiato.
Distinguere il trecento dal duemmezzo però è semplice: nella versione Geostyle, il frontale ha inserti colorati, la sella è rivestita in finta pelle e i pad laterali sono colorati.
Come abbiamo sempre riscontrato sui Peugeot la cura costruttiva è buona.
La dotazione comprende la strumentazione composta da tre elementi circolari, il parabrezza, la presa da 12 V, la piastra portabauletto e il doppio cavalletto laterale e centrale.
La capacità di carico è discreta, va detto che il sottosella è in grado di ospitare due caschi jet ma la conformazione allungata e stretta ne limita la sfruttabilità. Il cassettino ricavato nel retroscudo è poco profondo e consente di sistemare solo piccoli oggetti e i documenti.
Il nuovo Geopolis sarà disponibile in quattro differenti colorazioni: nero, grigio, oro e vaniglia.
Tre gli allestimenti: il base (Premium) in promozione a 4290 euro (c.i.m.), mentre la versione Geostyle e la RS sarà in vendita 4500 euro sempre chiavi in mano.
La posizione di guida del Geopolis è naturale e si adatta alla perfezione ai piloti di tutte le taglie. Il manubrio è alla giusta distanza e sulle braccia non grava il peso del corpo, mentre la sella è spaziosa e offre un comodo supporto lombare. La pedana è sfruttabile nonostante il tunnel centrale (dove è sistemato il serbatoio) e permette ai piedi di muoversi longitudinalmente per trovare la posizione ideale. Inoltre nelle soste l'appoggio a terra è sicuro grazie ad un'altezza della sella contenuta in 805 mm.
Lo scudo ampio offre una protezione aerodinamica più che buona, mentre il cupolino devia l'aria dal busto e dalle spalle lasciando scoperto solo la zona del casco. Il discorso cambia sulla versione Geostyle che monta solo un piccolo deflettore che ha una mera funzione estetica e quindi è poco protettivo.
In movimento il Geopolis si conferma uno scooter molto maneggevole e allo stesso tempo preciso nell'impostare le curve grazie ad un avantreno solido e comunicativo. La forcella è ben sostenuta mentre la coppia di ammortizzatori posteriori – regolabili nel precarico su quattro posizioni - innesca qualche ondeggiamento solo nelle curve affrontate a velocità sostenuta.
Rispetto al duemmezzo il motore ha una spinta più vigorosa fin dai bassi regimi e, complice la taratura azzeccata della trasmissione, nei chiudi-apri cittadini si rivela il giusto compromesso. Nei tratti guidati si apprezza l'elasticità del monocilindrico che nonostante i pochi CV consente di mantenere un passo allegro per essere solo uno scooter.
La voce del monocilndrico, in particolare quando si superano i 70 Km/h, si fa sentire ma le vibrazioni sono contenute e il comfort è buono, sia viaggiando soli, sia con il passeggero. Quest'ultimo, pur trovandosi al "piano di sopra" rispetto a chi guida per lo scalino di quasi dieci centimetri della sella, gode di un ottimo trattamento e può contare sulle maniglie laterali integrate facilmente impugnabili nella piastra portapacchi e sulle pedane estraibili sistemate alla giusta distanza.
La frenata nel complesso è buona: si apprezza soprattutto la grinta e la modulabilità del disco anteriore, mentre si rivela pronto ma meno dosabile il freno posteriore.
Peugeot Geopolis 300
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