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Ducati: lo stand

il 18/11/2009 in Moto & Scooter

La Casa Bolognese ha presentato a Milano la nuova attesissima endurona 1200 e nuovi modelli tra le Superbike e le Hypermotard

Ducati: lo stand
L'azienda bolognese ha resistito alla crisi economica guadagnando quote di mercato e completa, con le presentazioni dell'EICMA, un'ondata di rinnovamento che ha portato a 14 nuovi modelli in 4 anni.
La on-off prestazionale Multistrada 1200 è la grande novità del salone insieme alla Hypermotard 796. Ma a Milano la Ducati porta anche molto altro: le versioni speciali Hypermotard 1100 Evo ed SP, la 1198 S Corsa Special Edition ed R Special Edition e la 848 Dark, che si inseriscono nel segmento delle Superbike che riceve anche un nuovo logo Ducati Corse.
Non mancano, inoltre, novità di dettaglio per la serie Monster (sia per la 696 sia per la 1100).
Ducati: lo stand
La prima Ducati Multistrada arrivò sul mercato nella primavera del 2003, inserendosi in un segmento - se non del tutto inedito - quantomeno poco battuto. Proposta all'inizio con motore 1000 DS, quindi aggiornata con il propulsore da 1100 cc nel 2006, la prima Multistrada era una moto versatile, una fun bike con una certa propensione al turismo e anche al commuting urbano.
La nuova versione va decisamente oltre, visto che è equipaggiata con un propulsore potentissimo, il bicilindrico Testastretta nella configurazione da 150 CV. In Ducati si sono profusi grossi sforzi per adattare il 1198 a una moto polivalente. Il risultato è il Testastretta 11°.

Perchè 11°?
Lo spieghiamo con le parole della Ducati: "Un parametro molto importante per incrementare la regolarità di funzionamento è l'angolo di incrocio. L'angolo di incrocio viene definito come l'intervallo di rotazione dell'albero motore (misurato in gradi) durante il quale le valvole di aspirazione e di scarico rimangono aperte simultaneamente. Tale incrocio si verifica tra la fine della fase di scarico e l'inizio della fase di aspirazione. Nei motori sportivi, alla costante ricerca della prestazione senza compromessi, si hanno alti valori di questo parametro perché così si sfruttano le onde di pressione allo scarico per aumentare le prestazioni del motore. Nel nuovo motore Testastretta 11° tale angolo è stato ridotto, rispetto al motore Testastretta Evoluzione che equipaggia il 1198, da 41° a 11°. In questo modo si riducono al massimo gli scambi di carica fresca verso lo scarico e di gas combusti verso la camera di combustione, allo scopo di ottenere una grande regolarità di funzionamento insieme a bassi consumi ed emissioni allo scarico".
Quindi la Ducati promette, con questa nuova versione del suo Testastretta, una elasticità e una sfruttabilità sconosciute agli altri propulsori della stessa famiglia(oltre a emissioni e consumi di carburante ridotti, complice la sesta marcia "overdrive").

Regina elettronica
La Multistrada 1200 è dotata di acceleratore "ride by wire" e, soprattutto, di tre diverse mappature della centralina oltre che del controllo elettronico delle sospensioni e della trazione (su otto livelli).
Il risultato è quello di poter selezionare, attraverso un interruttore al manubrio, quattro Riding Mode, ossia quattro tipologie di guida (Sport, Touring, Urban ed Enduro), ognuna delle quali combina una mappatura, una determinata soglia del controllo trazione e una precisa regolazione delle sospensioni.
Facciamo un paio di esempi: selezionando la modalità Sport, avremo la mappatura più aggressiva (piena potenza e piena coppia), le sospensioni tarate rigide e iol controllo trazione regolato sul livello 3 (cioè la soglia minima di intervento); selezionando invece la modalità Urban, avremo una potenza limitata a 100 CV, un setting delle sospensioni più morbido e il livello 7 del controllo di trazione.

Il controllo elettronico delle sospensioni (DES, Ducati Electronic Suspension) è prerogativa delle versioni S della Multistrada. In questo caso le sospensioni sono Ohlins (forcella rovesiata da 48 mm all'anteriore), ed è importante sottolineare che sono regolabili - anche in maniera indipendente rispetto ai Riding Mode - elettronicamente, direttamente dal cruscotto. La versione base monta forcella Marzocchi e monoammortizzatore Sachs.

Per la Multistrada 1200 la Ducati dichiara un peso a secco molto contenuto, cioè 189 kg. Un risultato ottenuto grazie ad alcuni accorgimenti finalizzati proprio alla riduzione del peso: i carter sono realizzati con la tecnologia Vacural, per il telaio si sono sfruttate tecnologie in grado di mantenere alto l'indice di sfruttamento del materiale (rapporto tra rigidezza flesso-torsionale e peso); particolarmente leggeri sono anche il monobraccio in alluminio (fuso in conchiglia), l'impianto di scarico e il serbatoio.

Quanto ai particolari di funzionalità e comfort, segnaliamo il manubrio in acciaio a sezione variabile che offre un buon braccio di leva. L'angolo di sterzata è di 38° per parte, a tutto vantaggio della maneggevolezza. Le selle di guidatore e passeggero sono indipendenti: chi siede dietro può contare su un ampio maniglione. L'indole da tourer della Multistrada è evidente anche nell'attenzione alla capacità di carico: due sono i vani portaoggetti, uno per i piccoli oggetti sulla plancia destra e uno, più capiente, sotto la sella del passeggero. Segnaliamo a questo proposito il set di valigie laterali (di serie sulla versione Touring) con capienza da 57 a 77 litri.
La Multistrada non si avvia con la classica chiave meccanica, bensì con la chiave elettronica che ormai furoreggia nel mondo automobilistico: una particolarità è che anche il bloccasterzo può essere attivato elettronicamente.

L'impianto frenante è di derivazione sportiva: doppio disco anteriore da 320 mm con pinze ad attacco radiale e pompe radiali con leve regolabili; al posteriore troviamo invece un disco singolo da 245 mm e pinza monopistone. Le versioni S avranno di serie l'ABS Bosch-Brembo, optional sulla versione base.

Due i colori disponibili per la versione base: rosso e bianco. Per le versioni S si aggiunge il nero.

La Multistrada S sarà disponibile in due allestimenti:
- Sport Edition: arricchita con alcuni particolari in carbonio, come prese d'aria, parafango posteriore, cartelle motore ed estrattori aria.

- Touring Edition: con cavalletto centrale, manopole riscaldabili e valigie laterali.

Ducati: lo stand
Per il 2010 la 1198 viene proposta in nuovi allestimenti "Corse Special Edition", disponibili sia per la 1198 S che per la 1198 R. Arriva anche la 848 Dark

Gli allestimenti "Corse Special Edition" della 1198 S e 1198 R saranno equipaggiati con un serbatoio in alluminio mutuato dalle moto "ufficiali". Il Ducati Traction Control (DTC), sarà disponibile anche in configurazione stradale per entrambe le versioni, insieme ai cerchi Marchesini a 7 razze in alluminio forgiato.
Per il 2010, la 1198 sarà venduta nella tradizionale colorazione rosso Ducati o in bianco perla. Entrambe le livree sono accostate al telaio nero racing e ai cerchi grigio grafite.
Tre nuovi abbinamenti cromatici per la 1198 S: rosso Ducati, nero midnight black e bianco perla con telaio rosso e cerchi neri con bordino rosso.
La 1198 S Corse Special Edition sarà fornita di un kit racing comprendente silenziatori in carbonio Termignoni, centralina dedicata e cavalletto posteriore Ducati Performance.
La 1198 R Corse Special Edition sfoggia la livrea rossa, bianca e nera con il nuovo logo Ducati Corse. Viene fornita anch'essa di con un kit racing che comprende un impianto di scarico racing completo (con silenziatori Termignoni in fibra di carbonio da 102dB), centralina dedicata che incrementa la potenza fino a circa 186CV, un telo coprimoto Ducati Corse disegnato da Aldo Drudi e un cavalletto posteriore, oltre ad una targa ufficiale di autenticazione con custodia.
La 848 per il 2010 è stata dotata di una nuova strumentazione luminosa, di più immediata lettura, e sarà proposta nella colorazione Dark.
Ducati: lo stand
Ducati Hypermotard, nel 2010, diventa una vera famiglia di moto, composta da tre modelli: la nuova Hypermotard 796, alla quale si aggiunge la nuova e più potente Hypermotard 1100 EVO e la versione più estrema, l'inedita Hypermotard 1100 EVO SP.
Tra le modifiche introdotte sulla famiglia, sono stati inseriti blocchetti elettrici e strumentazione derivati dal modello Streetfighter.
Le versioni 1100 EVO e 1100 EVO SP hanno un propulsore alleggerito di 5 kg e capace di un incremento prestazionale di ben 5 CV rispetto alla versione precedente, grazie ai nuovi pistoni (che hanno portato un incremento del rapporto di compressione) e alle teste ridisegnate. Avranno inoltre un nuovo display con retroilluminazione bianca, mentre sulla 796 la retroilluminazione è di colore arancio.
La Hypermotard 1100 EVO SP sarà caratterizzata da sospensioni dalla corsa maggiorata, da un manubrio più alto (così da ottimizzare le derapate) e sarà dotata di serie del sistema di gestione elettronica del DDA e di pedane per il passeggero smontabili.

Modifiche di dettaglio per la Monster che sarà equipaggiata a richiesta, su tutta la gamma, di ABS: per inserire questo dispositivo in modo non troppo invasivo sono stati ridisegnati (e ridotti di volume) sia il serbatoio del carburante che l'air box.
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