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Moto & Scooter
Moto Guzzi: lo stand
il 15/11/2009 in Moto & Scooter
Al Salone di Milano abbiamo visto nuovi allestimenti per la serie custom, una V7 super accessoriata, la Norge con il motore a otto valvole, ma non solo: la Casa di Mandello ha presentato anche tre prototipi la V12 LM, la V12 X e la Strada
Moto Guzzi: lo stand
Le "Aquile" si vestono di nero. O almeno le rappresentanti della famiglia custom, cioè le inossidabili Nevada 750 e California 1100, insieme alla frizzante Bellagio 940.
Ad accomunare i tre modelli sono la colorazione "all black" in versione opaco su tutte le sovrastrutture e il blocco motore, lo stile minimal e il ritorno sul serbatoio della grande aquila di Mandello.
La California è stata spogliata di parabrezza, borse e fari supplementari e ha mantenuto le ampie pedane, la sella dal taglio "unico" e il maniglione passeggero, con una conseguente riduzione di peso.
La più sportiva fra le tre si conferma la Bellagio, con il suo twin a corsa corta di 935,6 cc e 75 CV dalla forte personalità, con una erogazione pronta e aggressiva, a differenza della cugina California. A completare il tutto, un reparto sospensioni completamente regolabile e un impianto frenante da naked.
La più facile, perfetta anche per i meno esperti, la Nevada 750, che si conferma ogni anno tra le Guzzi più apprezzate dal mercato. Nessuna modifica da segnalare dalla versione 2009, mentre si confermano tutti i suoi pregi di leggerezza, maneggevolezza e faciltà di approccio. Le versioni "nere" di Bellagio, California e Nevada saranno vendute rispettivamente a 10.760, 13.570 e 7860 euro.
Ad accomunare i tre modelli sono la colorazione "all black" in versione opaco su tutte le sovrastrutture e il blocco motore, lo stile minimal e il ritorno sul serbatoio della grande aquila di Mandello.
La California è stata spogliata di parabrezza, borse e fari supplementari e ha mantenuto le ampie pedane, la sella dal taglio "unico" e il maniglione passeggero, con una conseguente riduzione di peso.
La più sportiva fra le tre si conferma la Bellagio, con il suo twin a corsa corta di 935,6 cc e 75 CV dalla forte personalità, con una erogazione pronta e aggressiva, a differenza della cugina California. A completare il tutto, un reparto sospensioni completamente regolabile e un impianto frenante da naked.
La più facile, perfetta anche per i meno esperti, la Nevada 750, che si conferma ogni anno tra le Guzzi più apprezzate dal mercato. Nessuna modifica da segnalare dalla versione 2009, mentre si confermano tutti i suoi pregi di leggerezza, maneggevolezza e faciltà di approccio. Le versioni "nere" di Bellagio, California e Nevada saranno vendute rispettivamente a 10.760, 13.570 e 7860 euro.
La nuova Norge si rinnova proponendosi con il più potente bicilindrico trasversale a otto valvole di ultima generazione, quello di derivazione Stelvio NTX, tanto per intenderci, buono di 105 CV a 7250 giri e 113 Nm a 5800 giri.
Insieme alle prestazioni accresciute, la Norge viene aggiornata anche nel comparto sospensioni, ora con nuove componenti interne e una idraulica affinata per offrire una risposta più efficace, sia sulle imperfezioni stradali sia nella guida più sportiveggiante. Anche la carenatura è stata ridisegnata alla ricerca di un maggiore comfort di viaggio, dato dall'accresciuta protezione aerodinamica e una migliore dispersione del calore prodotto dal motore.
Insieme alle prestazioni accresciute, la Norge viene aggiornata anche nel comparto sospensioni, ora con nuove componenti interne e una idraulica affinata per offrire una risposta più efficace, sia sulle imperfezioni stradali sia nella guida più sportiveggiante. Anche la carenatura è stata ridisegnata alla ricerca di un maggiore comfort di viaggio, dato dall'accresciuta protezione aerodinamica e una migliore dispersione del calore prodotto dal motore.
Allo stand della Moto Guzzi abbiamo visto da vicino le proposte del futuro della Casa di Mandello, le tre concept V12.
La LM, che vedete nella foto sopra, monta il motore bicilindrico da 1200 cc che ora equipaggia la Stelvio NTX e sfoggia un telaio pressofuso in alluminio mentre la carrozzeria è un guscio monoscocca che comprende anche il serbatoio.
La forcella a steli rovesciati è tradizionale, mentre la sospensione posteriore è affidata ad un mono sistemato lateralmente.
Gli specchietti sono dei minidisplay lcd con telecamera montata sulla forcella.
La V12 Strada ha un design meno avveniristico, ma condivide con la LM molte soluzioni tecniche. Infine l'altra concept, la V12X, sfoggia sempre il telaio in alluminio della LM, ma ha un'impostazione quasi motardistica con tanto di manubrio largo, paramani e parafango a becco.
La LM, che vedete nella foto sopra, monta il motore bicilindrico da 1200 cc che ora equipaggia la Stelvio NTX e sfoggia un telaio pressofuso in alluminio mentre la carrozzeria è un guscio monoscocca che comprende anche il serbatoio.
La forcella a steli rovesciati è tradizionale, mentre la sospensione posteriore è affidata ad un mono sistemato lateralmente.
Gli specchietti sono dei minidisplay lcd con telecamera montata sulla forcella.
La V12 Strada ha un design meno avveniristico, ma condivide con la LM molte soluzioni tecniche. Infine l'altra concept, la V12X, sfoggia sempre il telaio in alluminio della LM, ma ha un'impostazione quasi motardistica con tanto di manubrio largo, paramani e parafango a becco.
La piccola naked di Mandello del Lario sveste i panni della paciosa "fac-simile" Anni 70 per indossare tutti gli accessori possibili ed immaginabili e presentarsi al grande pubblico come una delle più suggestive café racer di questo minimalista 2009.
Forti i richiami alle mitiche V7 degli anni passati, a partire dal telaio a doppia culla in tubi rigorosamente in rosso e alle "derivate di serie": aggressivi gli scarichi Arrow ornati con il tessuto anticalore sui collettori, così come gli ammortizzatori Bitubo regolabili e il serbatoio tutto in alluminio.
Mica male quello che si può fare con un po' di fantasia e tanto gusto estetico. Per ora la V7 Clubman Racer resta un mero esercizio di stile, un esempio di come anche la più tranquilla delle Moto Guzzi nasconda nel suo DNA tanta aggressività: basta saperla valorizzare
Forti i richiami alle mitiche V7 degli anni passati, a partire dal telaio a doppia culla in tubi rigorosamente in rosso e alle "derivate di serie": aggressivi gli scarichi Arrow ornati con il tessuto anticalore sui collettori, così come gli ammortizzatori Bitubo regolabili e il serbatoio tutto in alluminio.
Mica male quello che si può fare con un po' di fantasia e tanto gusto estetico. Per ora la V7 Clubman Racer resta un mero esercizio di stile, un esempio di come anche la più tranquilla delle Moto Guzzi nasconda nel suo DNA tanta aggressività: basta saperla valorizzare
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