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Moto & Scooter
Sym Joymax Evo 300
di Maurizio Vettor
il 05/11/2009 in Moto & Scooter
Elegante, grintoso, ben assemblato e con una capacità di carico bagagli e di carburante da record, ecco il nuovo maxi-scooter taiwanese. In vendita a 4140 euro, chiavi in mano
"Il Sym Joymax 300 Evo è uno scooter perfetto per muoversi in città e fuori?". Dopo centinaia di chilometri percorsi fra autostrada e città, da soli e in coppia, con e senza bagagli abbiamo la risposta.
La linea convince, ma la "sostanza" conta molto di più. Se all'inizio eravamo un po' scettici, alla fine del test abbiamo dovuto ricrederci: il Joymax Evo vale più di quel che costa. Questo non significa che rasenti la perfezione, ma il verdetto dopo oltre 3000 km percorsi è più che positivo.
La posizione di guida è ideale. Le angolazioni di braccia e gambe sono corrette, la sella è confortevole, anche se punta un po' verso il basso e in frenata si tende a scivolare in avanti.
Un appunto negativo va fatto alla parte posteriore dello scudo che ospita un cassetto sotto al manubrio che sporge molto verso il guidatore, interferendo con le ginocchia dei più alti. Sempre per quanto riguarda questa zona, c'è da sottolineare la mancanza di un gancio portaborse.
Lo schienalino regolabile - di serie - offre al conducente un adeguato supporto lombo-sacrale.
La capacità di carico è da record, sotto la sella trova posto di tutto, come un casco jet e due zaini, e anche il serbatoio del carburante è "maxi": con la luce della riserva appena accesa abbiamo rifornito 11,75 itri, il che tra l'altro ci fa supporre che i 12 litri di capienza dichiarati dalla Sym siano un po' pessimisti. O viceversa era la pompa del distributore ad essere un po'... ottimista! In ogni caso, l'autonomia è di circa 260 km, il che vuol dire che se si percorrono una ventina di km per andare al lavoro, ci si fermerà dal benzinaio una volta alla settimana!
La linea convince, ma la "sostanza" conta molto di più. Se all'inizio eravamo un po' scettici, alla fine del test abbiamo dovuto ricrederci: il Joymax Evo vale più di quel che costa. Questo non significa che rasenti la perfezione, ma il verdetto dopo oltre 3000 km percorsi è più che positivo.
La posizione di guida è ideale. Le angolazioni di braccia e gambe sono corrette, la sella è confortevole, anche se punta un po' verso il basso e in frenata si tende a scivolare in avanti.
Un appunto negativo va fatto alla parte posteriore dello scudo che ospita un cassetto sotto al manubrio che sporge molto verso il guidatore, interferendo con le ginocchia dei più alti. Sempre per quanto riguarda questa zona, c'è da sottolineare la mancanza di un gancio portaborse.
Lo schienalino regolabile - di serie - offre al conducente un adeguato supporto lombo-sacrale.
La capacità di carico è da record, sotto la sella trova posto di tutto, come un casco jet e due zaini, e anche il serbatoio del carburante è "maxi": con la luce della riserva appena accesa abbiamo rifornito 11,75 itri, il che tra l'altro ci fa supporre che i 12 litri di capienza dichiarati dalla Sym siano un po' pessimisti. O viceversa era la pompa del distributore ad essere un po'... ottimista! In ogni caso, l'autonomia è di circa 260 km, il che vuol dire che se si percorrono una ventina di km per andare al lavoro, ci si fermerà dal benzinaio una volta alla settimana!
Dimensioni generose e qualità costruttiva, questi i punti di forza del Sym Joymax Evo
In movimento, il Joymax Evo colpisce per l'estrema facilità con cui si lascia condurre. È equilibrato, i pesi sono ben distribuiti e nel traffico, complice l'ampio angolo di sterzata, è molto maneggevole.
Peccato per il pulsante che comanda l'apertura della sella: trovandosi proprio sotto a quello del clacson viene naturale premerlo… e in situazioni di emergenza non è il massimo aprire la sella invece di "strombazzare".
Si apprezza questo maxiscooter anche in tangenziale e autostrada. Il motore da 263 cc ha buona accelerazione e allungo e solo in ripresa è scarso.
Contenuti i consumi: si viaggia a velocità autostradale, che è perossima alla massima, con un autonomia di oltre 250 km. Nessun ondeggiamento, oscillazione, vibrazione, complimenti a progettisti e collaudatori.
A velocità medio-alte la protezione aerodinamica è poco efficace, il busto e le ginocchia vengono infatti investite dall'aria. Anche il parabrezza è un po' basso e troppo inclinato, nella parte alta, verso il pilota: si avverte infatti una discreta turbolenza e la visione è distorta per via della curvatura accentuata, a meno che non siate così alti (oltre 1,80 m, per capirci) da avere la linea dello sguardo oltre il bordo del plexiglass.
Peccato per il pulsante che comanda l'apertura della sella: trovandosi proprio sotto a quello del clacson viene naturale premerlo… e in situazioni di emergenza non è il massimo aprire la sella invece di "strombazzare".
Si apprezza questo maxiscooter anche in tangenziale e autostrada. Il motore da 263 cc ha buona accelerazione e allungo e solo in ripresa è scarso.
Contenuti i consumi: si viaggia a velocità autostradale, che è perossima alla massima, con un autonomia di oltre 250 km. Nessun ondeggiamento, oscillazione, vibrazione, complimenti a progettisti e collaudatori.
A velocità medio-alte la protezione aerodinamica è poco efficace, il busto e le ginocchia vengono infatti investite dall'aria. Anche il parabrezza è un po' basso e troppo inclinato, nella parte alta, verso il pilota: si avverte infatti una discreta turbolenza e la visione è distorta per via della curvatura accentuata, a meno che non siate così alti (oltre 1,80 m, per capirci) da avere la linea dello sguardo oltre il bordo del plexiglass.
Molto efficace la frenata: la modulabilità è da riferimento e la potenza arriva solo se il pilota la richiede, agendo con energia sui comandi. Le sospensioni nella guida tranquilla funzionano piuttosto bene, ma non filtrano a dovere le asperità più pronunciate del fondo stradale, dove si sente il bisogno di maggior escursione al posteriore e più sostegno e smorzamento idraulico da parte della forcella.
Insomma, nonostante qualche peccatuccio, alla fine Joymax 300 Evo sa farsi apprezzare.
I colori? Sono quattro: argento, antracite, nero, bianco. Il prezzo? 4140 euro ovvero 200 euro in meno del Piaggio X7 300 Evo, quasi 700 euro in meno del Kymco Dowtown 300 e quasi 900 euro in meno del Peugeot Satelis 250 Urban...
Insomma, nonostante qualche peccatuccio, alla fine Joymax 300 Evo sa farsi apprezzare.
I colori? Sono quattro: argento, antracite, nero, bianco. Il prezzo? 4140 euro ovvero 200 euro in meno del Piaggio X7 300 Evo, quasi 700 euro in meno del Kymco Dowtown 300 e quasi 900 euro in meno del Peugeot Satelis 250 Urban...
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