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Moto & Scooter

I biker in Casa MotoGP

di Luca Caglio
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Dalla sella della nostra XVS950A Midnight Star al raduno nazionale dedicato alle cruiser di Iwata, con una puntatina al reparto corse della casa dei tre diapason: cronaca di una giornata indimenticabile

I biker in Casa MotoGP
I biker in Casa MotoGP
Domenica 4 ottobre abbiamo partecipato al 3° Raduno Nazionale Yamaha XV – Motoparty F.M.I. organizzato dall'XV Custom Club (Club ufficiale Yamaha 2009) a Cesano Maderno, per gustarci come ospiti d'eccezione, insieme ai ragazzi del Club, l'esperienza unica della visita presso la sede del reparto corse Yamaha Motor Racing di Gerno di Lesmo (MB), la "Casa" del Fiat Yamaha Team campione del mondo MotoGp in carica con Valentino Rossi.
Il raduno, che i due anni precedenti era stato ospitato nel parco Brenno di Costa Masnaga (Lc), quest'anno si tiene nella location suggestiva del velodromo cittadino della città che ha dato i natali all' XV Custom Club nel 1997.
Sono quasi le nove del mattino di una tersa giornata di inizio autunno, l'aria frizzante e un sole generoso ci fanno compagnia mentre, in sella alla nuova Yamaha XVS950A Midnight Star, ci dirigiamo al motoraduno per incontrare i fortunati che con noi potranno entrare nel reparto corse Yamaha.
La 950 è l'ultima a fare il suo ingresso tra le nuove cruiser della gamma Yamaha, andando ad affiancare le sorelle maggiori: l`XV1300 e l`XV1900.
Sulle strade quasi deserte della domenica mattina è estremamente rilassante portare a spasso questa ragazzona da 280 kg, e quasi senza accorgercene divoriamo tranquilli i chilometri di asfalto che ci separano da Cesano Maderno.
La guida, sebbene si tratti di una moto con una massa importante, è inaspettatamente molto naturale e poco impegnativa, e il motore ci sorprende per la coppia poderosa unita ad un'erogazione lineare e mai brusca.
Il nuovo bicilindrico, il cuore pulsante di questa cruiser, si caratterizza per la mancanza del contralbero di bilanciamento e per un intervallo di accensione irregolare (la combustione avviene a 3000 e 4200 ), e tutto ciò si traduce in sensazioni molto piacevoli all'apertura del gas grazie alla ottima resa del propulsore ai bassi e medi regimi di rotazione, e al suond caldo e particolare che ci regala.
La scelta di eliminare il contralbero di bilanciamento potrebbe far pensare ad una erogazione ricca di vibrazioni: Yamaha ha risolto in maniera egregia il problema montando bielle speciali ultraleggere e pistoni forgiati in alluminio, riducendo così, in maniera sensibile, il peso delle masse in moto alternato all'interno del motore.
Il velodromo cesanese, con tutti i suoi ospiti, lentamente si sveglia sotto le carezze amorevoli del sole, che alzandosi nel cielo diventa sempre più caldo e invadente. Dai prati tutt'intorno si sollevano vapori di umido che aleggiano stanchi nell'aria e la rugiada abbondante che copre l'erba sembra sfidare coi suoi riflessi argentei la lucentezza delle cromature esagerate delle moto parcheggiate un po' ovunque.
I visi e gli sguardi sonnolenti dei biker ci raccontano molto sulla nottata di festa finita da poco: è stata una lunga serata molto ben organizzata dall' XV Custom Club, che tra buona musica e tanta birra (venticinque fusti esauriti in una sera!) ha divertito i molti motociclisti presenti alla festa.
Dopo una breve colazione insieme ai ragazzi del Club e al technical partner Yamaha TOM42 (che ha gestito le prove delle nuove Yamaha XV all'interno del raduno), ci prepariamo a partire in direzione della sede Yamaha Italia, con il "branco" di biker che subito si desta eccitato al suono dei primi bicilindrici che iniziano a ruggire.
Partiamo allegri da Cesano, scortati e guidati dai ragazzi del Custom Club, che con molta naturalezza fanno scorrere il serpentone di moto per le strade che ci separano da Gerno di Lesmo, evitando qualsiasi tipo di pericolo stradale e mantenendo bassa la velocità di crociera.
Viaggiando in mezzo a tante moto, siamo avvolti dal sound pieno dei motori, e le vibrazioni degli scoppi si sentono anche fisicamente, e non solo con l'udito. L'XVS950A anche in questa situazione si comporta egregiamente, dimostrando doti di maneggevolezza e agilità inaspettate per una moto del suo genere.
La seduta bassa, l'ottima distribuzione dei pesi e la ruota anteriore da 18 pollici rendono questa moto il compromesso ideale per chi desidera le forme muscolose di una cruiser abbinate alla facilità di giuda. L'XV 950, con un interasse di 1685 mm di lunghezza, ci regala una sensazione di buona stabilità a centro curva, mentre le sospensioni ben tarate conferiscono confort e sicurezza in ogni situazione di guida.
La strada scorre tranquilla sotto le nostre ruote e siamo contagiati dall'atmosfera allegra e gioviale che i biker riescono a trasmetterci. Sembra che a loro non interessi troppo la meta da raggiungere, l'importante è il viaggio in compagnia degli amici e della propria moto… una concezione romantica del motociclismo che oggi è quasi scomparsa, un modo antico di vivere la strada, semplice ma sempre sincero.
Dopo circa mezz'ora arriviamo davanti alla sede di Yamaha Italia, siamo amichevolmente accolti dal personale del reparto corse, e dopo aver parcheggiato la mandria di metallo siamo invitati per un breve rinfresco prima di entrare nella sede del Fiat Yamaha Team campione del mondo MotoGp.
Varcate le porte del reparto corse della casa dei tre diapason ci aspetta una mostra di moto speciale, allestita appositamente per le giornate di sabato 3 e domenica 4 ottobre.
Abbiamo l'onore di ammirare da vicino ben dieci esemplari di moderne Yamaha da competizione (sia MotoGp che 500 a due tempi) comprese le M1 2009 del duo Rossi – Lorenzo, e ben quindici Yamaha d'epoca tra cui una stupenda YDS1R del 1959 e una serie di Yamaha TZ di cilindrate differenti (250, 350, 750) appartenenti a varie epoche.
I miei compagni del motoraduno si muovono un po' spaesati con i loro gilet di pelle e stivaloni pesanti tra le varie sezioni della mostra, si aggirano tra moto e fotografie che non appartengono al loro mondo Custom, ma sono il frutto di una realtà racing molto lontana dal loro modo di intendere il motociclismo; ma comunque si dimostrano molto interessati e stupiti dall'eccellenza tecnologica che sprigionano le M1 di Rossi e Lorenzo.
La loro idea di moto è lontana anni luce dall'immagine corsaiola, ma è divertente osservare le espressioni affascinate dei biker quando si trovano di fronte a un'esposizione unica dei motori che equipaggiavano le M1 quando avevano la cilindrata di 1000 cc. Sembra che pensino di montare uno di quei "mostri" da più di 230 CV sulle loro Yamaha Custom, immaginando di scaricare a terra tutta quella potenza ad ogni ripartenza dal semaforo, e si vede chiaramente accendersi nel loro sguardo una luce maliziosa e un po' pazza. Questa sensazione viene confermata dal fatto che la zona motori desta in quasi tutti i partecipanti un interesse particolare; intorno ai propulsori esposti c'è sempre qualcuno che scatta foto o che confabula divertito con gli amici.
Tuttavia l'esposizione allestita magistralmente nel quartiere generale di Yamaha Motor Racing non si fregia soltanto di moto "moderne", ma è caratterizzata anche dalla presenza di diversi modelli d'epoca, che con il loro fascino classico raccolgono il favore e le attenzioni dei biker. I nostri compagni di giornata sembrano fortemente attratti dall'arte meccanica che si sprigiona potente dalla YDS1R del '59 e dalle altre "vecchiette" da gara che abbiamo la fortuna di ammirare. Sembra che i motori raffreddati ad aria e le cromature di questi gioiellini d'altri tempi rappresentino un punto di contatto ideale tra questi mondi diversi e per certi versi opposti che oggi sono venuti a contatto grazie a questa esperienza unica. Vedere i visi duri di questi biker addolciti e rallegrati da questa esperienza rende felici anche noi, e possiamo solo ringraziare Yamaha e l'XV Custom Club per questa giornata da ricordare.
Il motociclismo, da sempre, è un universo molto variegato che comprende atteggiamenti molto diversi e distanti tra loro.
Sono molti i significati e gli scomparti ideologici che fanno riferimento all'idea di motocicletta, e oggi, con questo incontro speciale del mondo Custom con la realtà sportiva del Racing Team Yamaha ce ne rendiamo conto di persona. Due mondi opposti si incontrano e si confrontano, la semplicità di uno va a fondersi con l'estrema complessità tecnologica e organizzativa dell'altro, i colori degli sponsor sulle carene delle moto da corsa si riflettono idealmente e senza timore nelle cromature abbondanti delle custom.
Noi non avevamo dubbi che sarebbe stata un'esperienza da ricordare per entrambe le parti.
La moto è un' idea universale, un mezzo meccanico che con un motore e due ruote suscita sensazioni forti negli animi di uomini molto diversi tra loro. La moto è un'emozione intensa che, cavalcando nel tempo l'evoluzione tecnologica, è sempre rimasta fedele a se stessa, fedele a quella passione pura che ci ha sempre stregato…e che sempre ci farà battere forte il cuore.
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