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Moto & Scooter

Novegro celebra l'epopea XT

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Nello spazio centrale della mostra scambio di febbraio, la storia della monocilindrica di Iwata racchiusa in 14 esemplari. In vetrina anche il TT e la HL 500 da cross che vinse un Gp nel 1977

La XT 500 di Pierre Berty 19esimo nel 1978 alla Parigi Dakar
Una delle tre special in mostra realizzate su base XT
Un mito lungo quasi 25 anni, consacrato dalle grandi gare africane, dai numeri di produzione e per le sue caratteristiche di grande affidabilità.
Con la XT Yamaha ha scritto una pagina memorabile nella storia del motociclismo mondiale, riproponendo il grosso mono 4 tempi in un momento in cui il due tempi nel fuoristrada – almeno da noi – viveva la sua stagione migliore.

Ma c'erano i grandi mercati da aggredire - a partire da quello americano – con richieste sempre più pressanti da chi aveva l'obiettivo di vendere.
E la prima 500 fu presentata proprio durante il meeting annuale dei concessionari USA nel settembre del 1975, mentre in Europa arriverà solo l'anno successivo.
Parte da qui la grande epopea del monocilindrico di Iwata per il fuoristrada, che gli appassionati del club ufficiale XT 500 hanno presentato lo scorso fine settimana a Novegro, nel corso del tradizionale appuntamento con la Mostra scambio.

Quattordici esemplari, di cui otto a rappresentare uno ogni versione prodotta . Tra queste anche tre special, realizzate con componentistica dell'epoca, oltre alla versione TT e alla HL 500 da cross utilizzata da Bengt Aberg.
La XT - e con lei il suo progetto tecnicamente all'avanguardia - diede prova della sua proverbiale affidabilità vincendo le due prime edizioni della Parigi – Dakar, nel 1979 e nel 1980 con Cyril Neveu, il francese allora poco più che ventenne, atteso a una grande carriera nel filone dei grandi raid africani.
Tra i pezzi esposti a Novegro anche la moto di Pierre Berty, che nel 1978 raggiunse Dakar classificandosi al 19° posto tra le moto e 33° in classifica generale.
Il risvolto commerciale è evidente: solo in Francia, tra il 1976 e il 1990, furono venduti oltre 62 mila pezzi, a conferma del grande successo di un mezzo che successivamente aprì la strada a un'ampia gamma di modelli, dalla piccola 125 fino alla bicilindrica XTZ 750 Supertenerè.
Notevole il colpo d'occhio sulla rassegna di XT collocate nel padiglione centrale di Novegro: in pochi metri quadri appassionati – del marchio e non – hanno potuto toccare con mano sfumature e dettagli dei diversi modelli, grazie a esemplari in perfetto stato di restauro esposti in ordine di anno di fabbricazione.
"La Xt 500 rimane in produzione fino al 1989 – ci aiuta a ricordare Luigi Pierantoni, del club XT 500 – attraverso 8 versioni differenti, che non sconvolgeranno mai il progetto originario. La versione del 1976, con lo scarico basso, resta la più ricercata, mentre nel 1977 arriva lo scarico alto insieme a una serie di aggiornamenti sulla meccanica. Dopo il 1980 arriva il serbatoio in alluminio, una raffinatezza particolarmente apprezzata dagli appassionati, mentre nelle versioni successive cambiano le grafiche e si aggiungono i cerchi anodizzati oro".
La produzione termina poi con l'uscita di un modello celebrativo – denominato "Anniversary" - , caratterizzato da abbondanti cromature.
A sinistra: una delle prime XT, qui il modello del 1976

Dalla versione "trail" a quella più specialistica il passo è breve.
Ci mette lo zampino ancora una volta il grande mercato americano. La TT 500 nasce nel 1976 insieme alla "sorella" XT, ma con una serie di modifiche ad hoc, a partire da sospensioni, rapporti del cambio più corti, carburatore Mikuni da 34 e parafango posteriore in plastica.
L'anno dopo viene montato il serbatoio in alluminio, e successivamente forcellone e paracoppa sempre dello stesso materiale.
Parallelamente cresce un fiorente mercato aftermarket che consente una serie notevole di personalizzazioni per questo modello.
A metà degli anni '70 il modello TT diventa oggetto di una scommessa che è per metà europea. Dal TT alla HL 500 il passo è breve: correre in quegli anni nel motocross con un grosso mono quattro tempi poteva sembrare sicuramente un azzardo, ma non mancarono i risultati.
La HL 500 ( dove H sta per Torsten Hallmann, 4 volte campione del mondo della 250,e L per Lundin, il tecnico svedese che avvio' il progetto) viene utilizzata nel Mondiale 500 di cross da Bengt Aberg,che aveva già vinto due volte il titolo iridato nella 500 nel 1969 e nel 1970 con Husqvarna.
Lundin inizialmente abbino' il motore Yamaha a un telaio Husqvarna e successivamente intervenne più radicalmente sostituendo quest'ultimo con un telaio realizzato all'insegna della leggerezza dal preparatore americano Profab.
Con la HL Aberg vinse nel 1977 il Gran Premio del Lussemburgo. Questa moto venne poi replicata in circa 500 esemplari , sicuramente molto ricercati dai collezionisti.
Difficile sapere quante ne siano rimaste in buone condizioni. Qualche anno fa ce n'era una a Novegro, in vendita a 8000 euro.
la XT 500 di Pierre Berty 19esimo nel 1978 alla Parigi Dakar
Una delle tre special in mostra realizzate su base XT
Yamaha HL 500
Yamaha TT 500 America
Yamaha XT 500 1981
Yamaha XT 1976
Yamaha XT 1977
Yamaha XT 1978
Yamaha XT 1979
Yamaha XT 1986
Yamaha XT 1989

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