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Moto & Scooter
Peugeot Sat 400 RS
a cura di S.Borzacchiello
il 15/12/2008 in Moto & Scooter
La scritta RS, di un pungente rosso acceso, fregia la carenatura nero perlato. L'estetica la dice lunga: ecco la versione sportiva del Satelis.
Il Peugeot Sat RS 400 ha grafiche semplici, ma di grande impatto: cupolino fumè, cerchi a razze nere con spalla del canale lavorata, sella nera con cucitura rossa e specchi retrovisori con forma aerodinamica. Scelte estetiche accattivanti e aggressive che non sconfinano però nell'eccesso. Il motore che anima il Sat 400, un monocilindrico 4 tempi con distribuzione a 4 valvole, raffreddamento a liquido e iniezione elettronica, è in grado di erogare circa 32 cv.
L'impianto frenante, che nella prova su strada si è rivelato sempre all'altezza della situazione, è composto da un doppio disco anteriore da 260 mm e da un disco posteriore da 240 mm. Lo schema delle sospensioni è tradizionale; all'avantreno troviamo una forcella con steli da 40 mm e un doppio ammortizzatore posteriore.
Il peso è di 213 kg, ma ben distribuiti: sia nei movimenti da fermo, sia in movimento, non si avvertono. I cerchi sono da 14" e calzano pneumatici 120/70 e 150/70.
Il primo scooter di Casa Peugeot a fregiarsi della scritta RS è stato il Geopolis. Ora anche il Satelis, modello dalle forme più generose, è disponibile in versione sportiva. Appena in sella non si può non essere catturati da una serie di piacevoli scoperte.
Girando il quadro, si accende una strumentazione completa di tutte le informazioni, piacevole e ben visibile anche nelle ore notturne. L'accoglienza per i piloti, anche per gli spilungoni, è ottima. La sella è ampia e a una distanza da terra giusta. Peccato solo che bastino pochi chilometri per scoprirne la durezza. I comandi al manubrio sono immediati e facilmente azionabili. Dopo una lunga prova su strada, con diverse condizioni atmosferiche e ambientali, possiamo dire con sicurezza che il Sat RS è un mezzo molto interessante, con pochi difetti e molti pregi. Stupisce innanzitutto il motore, che pecca un po' solo nelle brusche accelerazioni da fermo. Bisogna aspettare qualche metro per sentire la spinta crescere in maniera interessante. Ottime invece le doti velocistiche: se il tachimetro del mezzo oggetto della nostra prova, era tarato correttamente, ci troviamo di fronte ad uno degli scooter più veloci della categoria e non solo. A tanta prestanza di motore non si poteva non accoppiare anche un impianto frenante all'altezza: il freno anteriore è molto potente e bisogna stare attenti a non applicare troppa forza: c'è infatti il rischio del bloccaggio. Il freno posteriore ha un'ottima mordenza, ma arriva al bloccaggio solo nell'ultima parte di escursione della leva. Il Sat RS ha un assetto molto rigido: non bisogna però confondere questa caratteristica con la sportività: nonostante lo scooter non tenda a scomporsi, nemmeno nelle curve affrontante a velocità elevata, si preferirebbero delle sospensioni in grado di copiare meglio gli avvallamenti. In sella la posizione è comoda anche se, per colpa di un piano di seduta alto e un cupolino piuttosto basso, il guidatore è poco protetto dall'aria. Per non parlare del passeggero che per sedere al suo posto deve quasi arrampicarsi. La seduta alta ha però permesso di avere un grandissimo vano di carico sottosella: ci stanno tranquillamente due caschi jet. Ottima la visuale offerta dagli specchietti retrovisori che hanno lo specchio orientabile all'interno della parabola. Hanno una forma un po' discutibile, automobilistica, ma fanno molto bene il loro lavoro.
Non mancano le bocchette dell'aria dietro lo scudo, che nel periodo invernale riescono a spingere un po' di aria calda verso le ginocchia del guidatore, e un comodo vano portaoggetti, sotto chiave, sulla sinistra dello scudo.
Il Sat è dotato di cavalletto laterale e centrale: quest'ultimo è di facile azionamento. Insomma, Sat RS è uno scooter sportiveggiante, ma che ama essere usato tutti i giorni anche perché raggiunge alte prestazioni ma con un basso consumo di carburante.
Girando il quadro, si accende una strumentazione completa di tutte le informazioni, piacevole e ben visibile anche nelle ore notturne. L'accoglienza per i piloti, anche per gli spilungoni, è ottima. La sella è ampia e a una distanza da terra giusta. Peccato solo che bastino pochi chilometri per scoprirne la durezza. I comandi al manubrio sono immediati e facilmente azionabili. Dopo una lunga prova su strada, con diverse condizioni atmosferiche e ambientali, possiamo dire con sicurezza che il Sat RS è un mezzo molto interessante, con pochi difetti e molti pregi. Stupisce innanzitutto il motore, che pecca un po' solo nelle brusche accelerazioni da fermo. Bisogna aspettare qualche metro per sentire la spinta crescere in maniera interessante. Ottime invece le doti velocistiche: se il tachimetro del mezzo oggetto della nostra prova, era tarato correttamente, ci troviamo di fronte ad uno degli scooter più veloci della categoria e non solo. A tanta prestanza di motore non si poteva non accoppiare anche un impianto frenante all'altezza: il freno anteriore è molto potente e bisogna stare attenti a non applicare troppa forza: c'è infatti il rischio del bloccaggio. Il freno posteriore ha un'ottima mordenza, ma arriva al bloccaggio solo nell'ultima parte di escursione della leva. Il Sat RS ha un assetto molto rigido: non bisogna però confondere questa caratteristica con la sportività: nonostante lo scooter non tenda a scomporsi, nemmeno nelle curve affrontante a velocità elevata, si preferirebbero delle sospensioni in grado di copiare meglio gli avvallamenti. In sella la posizione è comoda anche se, per colpa di un piano di seduta alto e un cupolino piuttosto basso, il guidatore è poco protetto dall'aria. Per non parlare del passeggero che per sedere al suo posto deve quasi arrampicarsi. La seduta alta ha però permesso di avere un grandissimo vano di carico sottosella: ci stanno tranquillamente due caschi jet. Ottima la visuale offerta dagli specchietti retrovisori che hanno lo specchio orientabile all'interno della parabola. Hanno una forma un po' discutibile, automobilistica, ma fanno molto bene il loro lavoro.
Non mancano le bocchette dell'aria dietro lo scudo, che nel periodo invernale riescono a spingere un po' di aria calda verso le ginocchia del guidatore, e un comodo vano portaoggetti, sotto chiave, sulla sinistra dello scudo.
Il Sat è dotato di cavalletto laterale e centrale: quest'ultimo è di facile azionamento. Insomma, Sat RS è uno scooter sportiveggiante, ma che ama essere usato tutti i giorni anche perché raggiunge alte prestazioni ma con un basso consumo di carburante.
Peugeot Sat 400 RS
Dati tecnici *
(*tra parentesi i dati del 500)
Motore: monocilindrico orizzontale a 4 tempi, raffreddamento a liquido; alesaggio per corsa 85,8x69,0 (94,0x71,0) mm; cilindrata 398,9 (492,7) cc. Distribuzione monoalbero a camme in testa con comando a catena e 4 valvole per cilindro. Alimentazione a iniezione elettronica. Capacità serbatoio carburante 14 litri. Euro 3. Lubrificazione a carter umido. Trasmissione: frizione automatica centrifuga, cambio a variatore automatico centrifugo, finale a cinghia.
Ciclistica: telaio in tubi in acciaio; sospensione anteriore, forcella telescopica da 40 mm; sospensione posteriore a gruppo motore oscillante con braccio di rinforzo e doppio ammortizzatore regolabile nel precarico molla su 4 posizioni. Pneumatici: anteriore 120/70-14, posteriore 150/70-14. Freni: anteriore a doppio disco (a disco singlo nella versione ABS) in acciaio da 260 mm e pinze a 2 pistoncini, posteriore a disco singolo in acciaio da 240 mm e pinza a doppio pistoncino.
Dimensioni (in mm) e peso: lunghezza 2.152, larghezza 765, altezza sella 784, interasse 1.500. Peso a secco 213 kg.
Prestazioni dichiarate: potenza 24,0 kW (32,6 CV) a 7.250 giri – 27,5 kW (37,4 CV) a 7.000 giri, coppia 38,1 Nm (3,88 kgm) a 5.250 giri – 42,1 Nm (4,29 kgm) a 5.250 giri.
(*tra parentesi i dati del 500)
Motore: monocilindrico orizzontale a 4 tempi, raffreddamento a liquido; alesaggio per corsa 85,8x69,0 (94,0x71,0) mm; cilindrata 398,9 (492,7) cc. Distribuzione monoalbero a camme in testa con comando a catena e 4 valvole per cilindro. Alimentazione a iniezione elettronica. Capacità serbatoio carburante 14 litri. Euro 3. Lubrificazione a carter umido. Trasmissione: frizione automatica centrifuga, cambio a variatore automatico centrifugo, finale a cinghia.
Ciclistica: telaio in tubi in acciaio; sospensione anteriore, forcella telescopica da 40 mm; sospensione posteriore a gruppo motore oscillante con braccio di rinforzo e doppio ammortizzatore regolabile nel precarico molla su 4 posizioni. Pneumatici: anteriore 120/70-14, posteriore 150/70-14. Freni: anteriore a doppio disco (a disco singlo nella versione ABS) in acciaio da 260 mm e pinze a 2 pistoncini, posteriore a disco singolo in acciaio da 240 mm e pinza a doppio pistoncino.
Dimensioni (in mm) e peso: lunghezza 2.152, larghezza 765, altezza sella 784, interasse 1.500. Peso a secco 213 kg.
Prestazioni dichiarate: potenza 24,0 kW (32,6 CV) a 7.250 giri – 27,5 kW (37,4 CV) a 7.000 giri, coppia 38,1 Nm (3,88 kgm) a 5.250 giri – 42,1 Nm (4,29 kgm) a 5.250 giri.
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