Moto & Scooter
Goldmember: la sportiva secondo Goldammer
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Una special che ha vinto premi prestigiosi e vanta un primato: 160 miglia orarie a Bonneville con un monocilindrico molto particolare
Sembra esserci un nuovo trend tra i customizer, che invece di rivolgere la propria attenzione verso chopper dalle quote ciclistiche improbabili, cercano di realizzare motociclette più sportive e di dimensioni ridotte rispetto a quelle ciclopiche alle quali ci hanno abituato. Uno dei leader indiscussi di questo filone, ormai consacrato dinanzi al grande pubblico dall'assegnazione alle sue creazioni di numerosi, prestigiosi premi mondiali, è il canadese Roger Goldammer (www.
goldammercycles.com): a lui è andato il primo premio nella categoria Freestyle dell'Official Wolrd Championship of Custom Bike Building, la scorsa estate a Sturgis.
Più precisamente, il premio è stato assegnato alla sua creazione, la Goldmember, (simpatico il gioco di parole tra il cognome del preparatore e il divertente cult-movie della serie "Austin Powers"), una sportiva insolita ed estrema, che è spinta da "mezzo motore" Harley-Davidson e che, lanciata sul Bonneville Salt Lake con una carenatura ispirata allo Streamliner, ha conquistato il primato di 160 miglia orarie col suo monocilindrico da 960 cc, raffreddato a liquido.
Più precisamente, il premio è stato assegnato alla sua creazione, la Goldmember, (simpatico il gioco di parole tra il cognome del preparatore e il divertente cult-movie della serie "Austin Powers"), una sportiva insolita ed estrema, che è spinta da "mezzo motore" Harley-Davidson e che, lanciata sul Bonneville Salt Lake con una carenatura ispirata allo Streamliner, ha conquistato il primato di 160 miglia orarie col suo monocilindrico da 960 cc, raffreddato a liquido.
Alcuni dettagli
Caratterizzata da una linea filante ed estremamente snella, la Goldmember è dotata di un propulsore costruito abbinando un basamento Harley rivisto a un solo cilindro, il posteriore con medesima derivazione, il tutto condito con il sistema di alimentazione a iniezione elettronica coadiuvato dall'impianto di sovralimentazone al protossido di azoto.
Nuovi, e artigianali, sono l'albero a camme e l'inclinazione di questo cilindro, che è stato ruotato di 15° in senso verticale ed è stato avvicinato sensibilmente al reparto trasmissione.
Il cambio a sei rapporti (la frizione sfrutta un dispositivo di cambiata elettronico della Pingel, derivato dalle competizioni di dragster) si avvale di una trasmissione primaria Baker a cinghia con finale a catena.
Alle sovrastrutture in alluminio che paiono disegnate dal vento, si accompagnano particolari molto ricercati, che richiamano altre epoche: ad esempio, i due cerchi di grande diametro (da 19" l'anteriore con gomma Avon 120/70-19 e da 23" il posteriore con Avon 130/60-23) sono a raggi e dotati, apparentemente, di un impianto frenante a tamburo.
Apparentemente: infatti, all'interno dei finti tamburi sono stati ricavati, dal pieno, dei dischi frenanti che rendono efficiente questo mezzo anche in fase di arresto.
A completare la ciclistica troviamo telaio e forcellone artigianali, firmati dallo stesso Roger Goldammer, e forcella Girder inclinata di 35°.
Nuovi, e artigianali, sono l'albero a camme e l'inclinazione di questo cilindro, che è stato ruotato di 15° in senso verticale ed è stato avvicinato sensibilmente al reparto trasmissione.
Il cambio a sei rapporti (la frizione sfrutta un dispositivo di cambiata elettronico della Pingel, derivato dalle competizioni di dragster) si avvale di una trasmissione primaria Baker a cinghia con finale a catena.
Alle sovrastrutture in alluminio che paiono disegnate dal vento, si accompagnano particolari molto ricercati, che richiamano altre epoche: ad esempio, i due cerchi di grande diametro (da 19" l'anteriore con gomma Avon 120/70-19 e da 23" il posteriore con Avon 130/60-23) sono a raggi e dotati, apparentemente, di un impianto frenante a tamburo.
Apparentemente: infatti, all'interno dei finti tamburi sono stati ricavati, dal pieno, dei dischi frenanti che rendono efficiente questo mezzo anche in fase di arresto.
A completare la ciclistica troviamo telaio e forcellone artigianali, firmati dallo stesso Roger Goldammer, e forcella Girder inclinata di 35°.
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