Reggio Emilia, Mostra scambio 2008

(Reggio Emilia) – Più a sud di Novegro, la solfa cambia. Anche se tra stand e banchetti certe facce sono sempre le stesse di questo mondo, modi, stili di vita e abitudini diverse si notano. Nella città del Tricolore si comincia a vendere ciarpame e mezzi col vestito della festa già tra le vie attorno al polo fieristico. Pazientemente attendendo che il popolo che ama il ferrovecchio e l'oggetto vintage sciami su e giù tra gli ingressi e le strade della zona industriale, dove i più parcheggiano alla rinfusa.

E' un assaggio della mostra scambio reggiana, tra le principali del settore, come di consueto organizzata da Camer (Club Auto Moto d'Epoca Reggiano) con il patrocinio di Comune e Provincia. Il "bello" è, però, dentro. Sotto un caldo sole primaverile, lo struscio tra gli ampi spazi aperti diventa col passare delle ore un piccolo calvario e la motivazione deve restare sempre alta per non soccombere. Per fortuna, c'è modo di continuare la visita dentro i tre capannoni dove l'offerta resta sempre altissima e l'ombra arriva in soccorso: riviste, oggettistica d'epoca, modellismo, abbigliamento, ricambi, serbatoi e minuterie di ogni genere, insieme a tanti pezzi in eccellenti condizioni di restauro e, vista la zona, qualche trattore. Non manca il "modernariato" anni '90, soprattutto in omaggio alla grande produzione giapponese, che prende per lo più la via dell'estero. Tante le Vespa e le Lambretta, nelle condizioni e cilindrate più disparate. Accanto a registri storici di riferimento per ristrette schiere di appassionati, come per il marchio Tgm ( che il 28 settembre terrà il 6° Tgm Day a Roccabianca, in provincia di Parma) o per la bresciana Sterzi, che dal '47 al '58 mandò in produzione 10 mila moto e oggi rivive a Palazzolo sull'Oglio al Museo San Fedele. Tantissimi gli stranieri, anche tra chi vende: tedeschi, dai paesi dell'est, francesi e inglesi. Posti esauriti tra gli espositori molto prima della vigilia, ben oltre le 1500 unità, e un'affluenza di pubblico che si attesta sulle 30 mila presenze. C'è chi gira col proprio "mentore" (li abbiamo visti, conoscendoli..), perchè è meglio presentarsi preparati da un venditore, pena qualche fregatura colossale. E c'è chi offre manuali "uso e manutenzione" raccolti in maniera certosina negli anni e poi venduti in ristampa per chi ha bisogno di sapere che getto va su quel carburatore o che misura ha quel pneumatico. Quello che non deve mancare mai, in queste occasioni, è una pazienza infinita, condita di passione, curiosità e attenzione per non perdersi qualche buona occasione. E per verificare i prezzi, tra una zona e l'altra della fiera. Poi, come sempre, un mercatino è occasione buona per le chiacchere e le pubbliche relazioni. Per cominciare, magari, a fare il filo a quel tale a cui vuoi prima o poi portar via quel pezzo che "ti sta lì" e non ci dormi la notte. Non tutti addetti ai lavori, però: in una fiera così ricca come Reggio Emilia c'è posto, come del resto altrove, per conoscere da vicino iniziative ed eventi legati all'epoca: come il Raid Nord Sud, rievocazione di una delle prime gare di gran fondo, giunta alla quinta edizione (5 – 7 settembre 2008), aperta a diverse categorie (moto storica, d'epoca, classica, post classica e scooter). Un mercatino, poi, tira l'altro, perchè quando cominci ad avere la febbre per l'epoca è solo il portafogli ( e, eventualmente, la moglie..) a porre limiti. Dopo Reggio Emilia il calendario propone, infatti, Ferrara, con il Grande Mercato di Primavera del 25 aprile, dedicato per l'occasione alle moto Parilla, tra cui spiccherà la 250 bialbero con cui Umberto Braga vinse a Monza nel 1948.