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Moto & Scooter
Bridgestone Battlax BT-016
di Fabrizio Giulini
il 20/03/2008 in Moto & Scooter
Sull'asfalto di Jerez abbiamo testato a fondo i nuovi pneumatici sportivi del marchio giapponese, ottimi su strada ma anche per qualche uscita in pista
Il settore dei pneumatici per le maxi sportive è il più importante per le case costruttrici, visto che interessa quasi il 50% del mercato: la Bridgestone rinforza la gamma presentando il nuovo sportivo BT-016, pneumatico stradale sportivo che impiega la tecnologia multimescola sia per l'anteriore sia per il posteriore.
Dopo gli apprezzati BT-014, il marchio giapponese sfrutta l'esperienza vincente fatta in MotoGP per offrire ai motociclisti un prodotto dalle elevatissime performance, in grado di dare grip, stabilità e un feeling superiori.
Dopo gli apprezzati BT-014, il marchio giapponese sfrutta l'esperienza vincente fatta in MotoGP per offrire ai motociclisti un prodotto dalle elevatissime performance, in grado di dare grip, stabilità e un feeling superiori.
La tecnica di costruzione impiega la collaudata HTSPC (High Tensile Super Penetrated Cord) con MSB (Mono Spiral Belt), ovvero un sistema a fili d'acciaio gommati che formano una cinghia monospirale a 0°.
Il tutto si traduce in una carcassa più rigida con una buona stabilità alle alte velocità, un'area di contatto uniforme e una miglior precisione di inserimento in curva.
L'anteriore ha un nuovo battistrada a tripla mescola denominata "3LC" (3 Layer Compound) con la centrale più dura, a garanzia di maggior stabilità e minor usura nei trasferimenti autostradali, e le laterali più morbide per offrire grip in appoggio e confidenza in ingresso curva.
Per il posteriore Bridgestone ha introdotto, per la prima volta su un pneumatico stradale, la tecnologia "5LC" (5 Layer Compound) ovvero un battistrada realizzato unendo ben cinque mescole: la centrale per percorrenze autostradali e stabilità, la spalla intermedia per scaricare a terra le elevate coppie e potenze delle più performanti 1000 e 600 cc, ed infine il bordo esterno del pneumatico "morbido" per migliorare sia il grip sia il feeling alle massime inclinazioni.
Nuovo anche il disegno del battistrada, più aggressivo rispetto al BT-014, con limitate scanalature per aumentare al massimo l'area di contatto con l'asfalto e contenere la rumorosità di rotolamento.
Scelto già da alcune case motociclistiche come primo equipaggiamento è già disponibile nelle misure riportate sotto ed andrà a sostituire progressivamente il BT-014.

Misure disponibili

ANTERIORE
130/70 ZR16
110/70 ZR17
120/60 ZR17
120/70 ZR17

POSTERIORE
150/60 ZR17
160/60 ZR17
160/60 ZR18
170/60 ZR17
180/55 ZR17
190/50 ZR17
190/55ZR17

I test gomme sono un occasione irripetibile per provare diverse tipologie di moto: per la presentazione del BT-016 la Casa giapponese ha messo a disposizione oltre 30 sportive, dalle seicento fino alle maxi milledue, in un contesto emozionante come il circuito di Jerez de la Frontera, teatro di epiche battaglie sia in 500 sia in MotoGP.
Temperatura ideale (22°) e cielo terso ci accompagnano per i primi turni di guida affrontati con la Triumph Daytona 675, la Ducati 848 e la CBR600RR: il BT-016 si trova subito in sintonia con i valori di potenza e coppia delle supersportive di media cilindrata, offrendo un'ottima reattività e prontezza nell'inserimento in curva, senza che la stabilità sul veloce ne risenta negativamente. Anche il grip al posteriore consente di spalancare il gas a moto ancora inclinata, ma è l'anteriore a stupire maggiormente. In staccata, grazie alla rigidità della carcassa, offre un buon sostegno garantendo anche feeling in ingresso di curva con ancora i freni pinzati, dialogando costantemente con il pilota che ha sempre chiara la situazione di aderenza del pneumatico.
Ottimo anche il rendimento sulla KTM RC8 e sulla Ducati 1098, esuberanti in fatto di coppia e potenza e dunque più insidiose, soprattutto per quello che riguarda il posteriore che solo dopo diversi turni e con temperature elevate denota un calo di grip con conseguenti lievi perdite di aderenza.
Abbiamo provato il BT-016 anche su strada apprezzandone il limitato tempo di warm-up, il feeling trasmesso e l'ottima stabilità sui veloci trasferimenti autostradali.
Rapido nei cambi di direzione, penalizza un po' il comfort delle maxinaked (Kawasaki Z1000 e Suzuki B-King, ad esempio): ciò è dovuto a scelte costruttive che privilegiano la rigidità della carcassa - e quindi le performance in pista - a discapito dell'uso su strada.
Temperatura ideale (22°) e cielo terso ci accompagnano per i primi turni di guida affrontati con la Triumph Daytona 675, la Ducati 848 e la CBR600RR: il BT-016 si trova subito in sintonia con i valori di potenza e coppia delle supersportive di media cilindrata, offrendo un'ottima reattività e prontezza nell'inserimento in curva, senza che la stabilità sul veloce ne risenta negativamente. Anche il grip al posteriore consente di spalancare il gas a moto ancora inclinata, ma è l'anteriore a stupire maggiormente. In staccata, grazie alla rigidità della carcassa, offre un buon sostegno garantendo anche feeling in ingresso di curva con ancora i freni pinzati, dialogando costantemente con il pilota che ha sempre chiara la situazione di aderenza del pneumatico.
Ottimo anche il rendimento sulla KTM RC8 e sulla Ducati 1098, esuberanti in fatto di coppia e potenza e dunque più insidiose, soprattutto per quello che riguarda il posteriore che solo dopo diversi turni e con temperature elevate denota un calo di grip con conseguenti lievi perdite di aderenza.
Abbiamo provato il BT-016 anche su strada apprezzandone il limitato tempo di warm-up, il feeling trasmesso e l'ottima stabilità sui veloci trasferimenti autostradali.
Rapido nei cambi di direzione, penalizza un po' il comfort delle maxinaked (Kawasaki Z1000 e Suzuki B-King, ad esempio): ciò è dovuto a scelte costruttive che privilegiano la rigidità della carcassa - e quindi le performance in pista - a discapito dell'uso su strada.
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