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Derbi Cross City 125

di Fabio Gilardenghi il 07/01/2008 in Moto & Scooter

Estetica vagamente Scrambler, stessa ciclistica e motore della Senda e prezzo tra i più bassi della sua categoria: la piccola spagnola ha le credenziali giuste per diventare un essere il mezzo giusto

Derbi Cross City 125
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Tremila euro secchi secchi: il prezzo è certamente la discriminante che in questo caso farebbe propendere per il fatidico "sì".
Un buono scooter di pari cilindrata costa di più. La Derbi Cross City è però una moto vera, ideale per chi vuole muovere i primi passi sulle due ruote, o per chi soltanto non vuole dissanguarsi ma al contempo desidera la sicurezza che un normale scooter difficilmente sa eguagliare.

Si tratta di una moto palesemente economica, per scelta: i comandi e la strumentazione analogica (con contagiri) sono di foggia piuttosto semplice, mentre la ciclistica e il motore a 4 tempi raffreddato ad aria sono in comune con le fuoristradiste Derbi Senda, un classico esempio di economia di scala.
Non c'è nemmeno l'indicatore della riserva del carburante; al suo posto il vecchio (ma sempre affidabile) rubinetto posto sotto il serbatoio.
Rispetto alle "cuginette", la Cross City sfoggia però un look in stile Anni 70 che si rifà alle Scrambler di quel tempo, per via della semplicità generale, del cerchio anteriore da 18 pollici a raggi come quello posteriore e per le gomme leggermente tassellate, perfette per ogni tipo di fondo stradale, senza esclusione del pavé tipico dei centri storici.
Una moto con cui fare tutto all'interno della metropoli, poco impegnativa, concreta e robusta.
Innanzitutto una nota positiva: semplice significa anche leggera, per cui la facilità con cui la si sposta, ad esempio fuori e dentro il box, è davvero incoraggiante.
Attenzione però a posizionare bene il cavalletto laterale, poco stabile per l’insidiosa molla di richiamo rapido che, da una parte evita lo spegnimento del motore al suo inserimento, ma dall'altra lo rende precario anche in situazioni di normale utilizzo.
L’altezza della sella non è troppo contenuta, ma la Cross City è talmente stretta in vita da rendere possibile il corretto appoggio di entrambi i piedi a terra, complice anche il cospicuo affondamento statico dell’ammortizzatore. Posizione eretta per la schiena, braccia larghe sul manubrio alto e dall'impugnatura ampia, pedane abbastanza arretrate: lo stile seventies è molto evidente anche in questo frangente e si unisce a un comfort dignitoso, seppur la sella non sia molto imbottita.
Facilissima da guidare, molto maneggevole e rapida nel traffico, per merito anche di un raggio di sterzo molto ridotto: quasi gira su se stessa, con zero impegno fisico.
La sospensione posteriore però, morbida e poco frenata, tende al rimbalzo e a raggiungere con rapidità il fondocorsa in presenza di avvallamenti pronunciati. Ancora di più con il passeggero a bordo.
Il motore non è il fiore all’occhiello della Cross City: strapazzandolo, ci si accorge che la messa a punto non è perfetta, accusando qualche "buco" di carburazione quando si chiude e riapre il gas velocemente.
Inoltre vibra più della media e le prestazioni sono modeste, anche se da un monocilindrico 4 tempi ad aria non ci aspettavamo performance molto superiori.
Così, per viaggiare a passo col traffico, è necessario farlo "frullare" parecchio, cambiando marcia a quota 7000 giri. In ogni modo, pur partendo in maniera perfetta da fermo, uno scooter di 125 cc scatta sempre più veloce al semaforo.
L’aspetto positivo è che consuma poco (in città circa 25 km/l) e che ha una frizione morbida e modulabile (con solo qualche strappo a freddo).
Il plusvalore rispetto agli scooter sta nella sicurezza che trasmettono la tenuta di strada e la frenata: ottimo il comportamento dei pneumatici Pirelli di serie che permettono di esagerare nella piega in curva senza pericoli, digerendo pure gli sterrati leggeri. Davvero buona la frenata, pronta e potente all'avantreno, un po' meno incisiva al posteriore, data la corsa del pedale assai lunga.
Motore: monocilindrico orizzontale a 4 tempi, raffreddamento ad aria, Euro 3; alesaggio per corsa 56,5 x 49,5 mm; cilindrata 124,1 cc; rapporto di compressione 9,2:1. Distribuzione monoalbero a camme in testa e 2 valvole per cilindro. Alimentazione a carburatore. Capacità serbatoio carburante 8,5 litri (di cui 1,5 di riserva). Lubrificazione forzata con carter umido.

Trasmissione: primaria ad ingranaggi, finale a catena. Cambio a 5 rapporti, frizione a dischi multipli in bagno d’olio e comando meccanico a cavo.

Ciclistica: telaio doppio trave in acciaio; sospensione anteriore, forcella idraulica da 37 mm, escursione alla ruota 130 mm; sospensione posteriore con ammortizzatore regolabile nel precarico molla, escursione alla ruota 145 mm. Pneumatici: anteriore 100/90-18", posteriore 130/80-17". Freni: anteriore a disco in acciaio da 280 mm, posteriore a disco singolo in acciaio da 220 mm.

Dimensioni (mm) e peso: lunghezza 2.040, larghezza 785, altezza sella 830. Interasse 1.394 mm. Peso a secco 110 kg.

Prestazioni dichiarate: potenza e coppia nd
Derbi Cross City 125
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