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Con "Icaro" la Polizia parla ai ragazzi
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Settima edizione del concorso che coinvolge gli studenti sul tema della sicurezza stradale. Ecco gli istituti premiati. Ma come sono i giovani alla guida? Una ricerca lo spiega
Si chiama Icaro ed è un concorso che la Polizia di Stato organizza ogni anno per coinvolgere i ragazzi delle scuole sul tema della sicurezza stradale. Le attività prevedono spettacoli teatrali per i più piccoli, circuiti di sicurezza stradale con auto elettriche o ciclomotori e un concorso a premi per la realizzazione di spot in DVD e manifesti sul tema della sicurezza stradale. Negli anni Icaro ha coinvolto 72.
000 ragazzi per complessive 133 città.
La premiazione dell'edizione 2007 è avvenuta in concomitanza con la celebrazione del 60° anno dalla fondazione della Polizia Stradale, ed è stata accompagnata dalla presentazione di una ricerca sui giovani guidatori, condotta da due professori della facoltà di psicologia dell'Università La Sapienza di Roma.
A condurre l'evento i due attori Roberto Ciufoli (Premiata ditta) e Michele La Ginestra. Simpatica e scherzosa, la mattinata ha alternato battute a momenti di testimonianze in qualche caso crude, portate direttamente dai ragazzi.
Icaro prevede infatti un confronto fra coetanei, piuttosto che il ruolo ingessato e pedante del tutore che ammonisce sui rischi del non rispetto del Codice.
Il concorso ha visto prevalere l'Istituto Tommaso D'Oria di Ciriè (To), per uno spot in DVD sull'uso del telefonino quando si guida l'auto e del casco in sella alla moto. Secondo classificato l'Istituto d'Arte Osvaldo Licini di Ascoli Piceno con dei disegni su cartone. Terzo l'Istituto Professionale per i servizi della pubblicità A. Steiner, anche in questo caso con dei disegni.
Ricordiamo che Icaro 2007 è stato organizzato dalla Polizia di Stato e dal Ministero dell'Istruzione, in collaborazione con Unicef, Fondazione ANIA e Sicurstrada.
La premiazione dell'edizione 2007 è avvenuta in concomitanza con la celebrazione del 60° anno dalla fondazione della Polizia Stradale, ed è stata accompagnata dalla presentazione di una ricerca sui giovani guidatori, condotta da due professori della facoltà di psicologia dell'Università La Sapienza di Roma.
A condurre l'evento i due attori Roberto Ciufoli (Premiata ditta) e Michele La Ginestra. Simpatica e scherzosa, la mattinata ha alternato battute a momenti di testimonianze in qualche caso crude, portate direttamente dai ragazzi.
Icaro prevede infatti un confronto fra coetanei, piuttosto che il ruolo ingessato e pedante del tutore che ammonisce sui rischi del non rispetto del Codice.
Il concorso ha visto prevalere l'Istituto Tommaso D'Oria di Ciriè (To), per uno spot in DVD sull'uso del telefonino quando si guida l'auto e del casco in sella alla moto. Secondo classificato l'Istituto d'Arte Osvaldo Licini di Ascoli Piceno con dei disegni su cartone. Terzo l'Istituto Professionale per i servizi della pubblicità A. Steiner, anche in questo caso con dei disegni.
Ricordiamo che Icaro 2007 è stato organizzato dalla Polizia di Stato e dal Ministero dell'Istruzione, in collaborazione con Unicef, Fondazione ANIA e Sicurstrada.
Tre tipologie di giovani guidatori
Esistono tre tipologie di giovani guidatori. È quanto emerge dalla ricerca curata dai due professori universitari di Psicologia dell’Università La Sapienza di Roma, Anna Maria Giannini e Fabio Lucidi.
Cinquemila questionari distribuiti agli studenti di 12 città, focus group e analisi statistiche. Alla fine il risultato è questa classificazione in tre categorie dei giovani guidatori: aggressivi, prudenti, e preoccupati/controllati.
I primi sono quelli che si sentono eccessivamente sicuri di sé e che ogni volta che superano indenni un rischio sentono accrescersi questa sensazione di immortalità. Sono i più pericolosi, perché sono calmi, ma cercano emozioni forti. Non hanno rispetto per gli altri e credono che il Codice della Strada serva solo a rallentare la circolazione. Usano molto il mezzo a motore e percorrono molti chilometri; collezionando multe e situazioni di pericolo che includono alcol e sonno alla guida. Sono il 34,33% dei ragazzi intervistati.
Il secondo gruppo è quello dei prudenti. Sono i migliori, perché hanno percezione del rischio e riconoscono l’importanza del rispetto delle regole. Sono il 37,8% del totale.
Infine ci sono i preoccupati/controllati, che sono astiosi nei confronti del prossimo, sono convinti che gli altri guidatori causeranno loro degli incidenti e si sentono più esposti a questo rischio. Rispettano il Codice solo per paura, ma non per reale convinzione. Sono anch’essi pericolosi, e rappresentano il 27,88% degli intervistati.
La presentazione della ricerca ha proposto anche un momento di dibattito, che si è rivelato interessante per certe contraddizioni emerse. In particolare una professoressa di liceo ha citato il caso di suoi alunni, che interrogati in classe si sono espressi con coscienza sul tema della sicurezza stradale, ma poi sono gli stessi che al pomeriggio animano sfide su strada.