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Moto & Scooter
Ducati 848: "baby SBK"
a cura di S. Borzacchiello e D. Massari. Tester R. Capacchione
il 28/11/2007 in Moto & Scooter
Ha lo stesso fascino della 1098 ma pesa meno e in pista è più facile da portare al limite. Già disponibile dai concessionari a 14.000 euro c.i.m.
Ducati 848: "baby SBK"
Almeria (SPA) - Vi ha lasciato a bocca aperta la 1098 ma guardando i dati di potenza e il prezzo vi siete tirati indietro? La Ducati ha la soluzione. Si chiama 848 ed è quella che si può definire la sportiva "entry-level" di Borgo Panigale.
In sintesi costa meno, ha lo stesso fascino della sorella maggiore, ma pesa meno( 20 kg meno della 748 e 5 kg in meno della 1098) e in pista è più facile da portare al limite.
In sintesi costa meno, ha lo stesso fascino della sorella maggiore, ma pesa meno( 20 kg meno della 748 e 5 kg in meno della 1098) e in pista è più facile da portare al limite.
In una parola la Ducati 848 entusiasma senza riserve. Stiamo parlando sempre di una supersportiva, ovviamente, ma le prime impressioni non hanno lasciato spazio a dubbi. La ciclistica è più svelta, anche se nei cambi di direzione per via del lungo interasse richiede comunque un certo sforzo. Dove la 848 fa la differenza è nella percorrenza delle curve, frangente in cui è rapidissima e permette angoli di piega di tutto rispetto come è emerso sul tecnico tracciato di Almeria, in Spagna.
La gomma posteriore dalla sezione leggermente più piccola (180) la rende più agile della 1098 che monta una ben più corposa 190.
La gomma posteriore dalla sezione leggermente più piccola (180) la rende più agile della 1098 che monta una ben più corposa 190.
La Ducati si conferma comunque una moto per piloti sensibili e in grado di apprezzare la comunicatività e la solidità del suo avantreno.
Per quanto riguarda il bicilindrico, in questa configurazione da ben 134 CV, ci ha colpito la sua erogazione, piena dai 6.000 ai 10.800 giri. Regime di intervento del limitatore; quest'ultimo attacca in maniera morbida, non risultando critico quando lo si chiama in causa tra una curva e l'altra. Il tiro del Pompone, insomma, garantisce alla 848 una eccellente trazione che le permette di uscire dalle curve in maniera velocissima.
In sella, la 848 - come una classica moto da competizione - è piuttosto scomoda. La seduta costringe il pilota a stare molto sull'anteriore e anche la triangolazione sella-manubrio-pedane costringe ad assumere una posizione poco naturale, affaticante su strada ma efficace in pista.
Per quanto riguarda il bicilindrico, in questa configurazione da ben 134 CV, ci ha colpito la sua erogazione, piena dai 6.000 ai 10.800 giri. Regime di intervento del limitatore; quest'ultimo attacca in maniera morbida, non risultando critico quando lo si chiama in causa tra una curva e l'altra. Il tiro del Pompone, insomma, garantisce alla 848 una eccellente trazione che le permette di uscire dalle curve in maniera velocissima.
In sella, la 848 - come una classica moto da competizione - è piuttosto scomoda. La seduta costringe il pilota a stare molto sull'anteriore e anche la triangolazione sella-manubrio-pedane costringe ad assumere una posizione poco naturale, affaticante su strada ma efficace in pista.
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Ogni dettaglio, sulla 848, è stato studiato e rifinito in maniera maniacale. Grande attenzione è stata riservata alla riduzione del peso, e il risultato è sorprendente: con i suoi 168 kg, la 848 pesa ben 20 kg in meno della 749 e 5 kg meno della 1098.
Tra i sistemi usati per ridurre il peso, un carter pressofuso sotto vuoto spinto (per un risparmio di peso di oltre 3 kg e una maggiore resistenza), l’adozione della frizione a bagno d’olio (-1,6 kg, maggiore durata e silenziosità) e numerosi accorgimenti sul piano ciclistico.
Il motore Testastretta Evoluzione da 848 cc, omologato Euro 3, eroga 134 CV (98,5 kW), ossia il 30% della potenza in più rispetto al 749: il rapporto di alesaggio e corsa è di 94,0x61.2 mm, il rapporto di compressione è pari a 12:1 e la potenza massima viene erogata a 10.000 giri, mentre il picco di coppia motrice, 9.8 kgm (96 Nm), viene raggiunto a 8.250 giri.
La testa, dotata di coperchi in magnesio, è stata ottimizzata nella fluidodinamica dei condotti (e dotata di corpi farfallati ellittici realizzati ad hoc), le valvole hanno la stessa inclinazione rispetto al motore 1098 e diametri di 39,5 mm per l’aspirazione e 32 mm per lo scarico. Anche il sistema Desmodromico è stato ripensato in funzione delle masse e delle inerzie dei nuovi componenti.
Il telaio è più rigido e pesa 1,5 kg in meno. Il forcellone monobraccio scatolato in lega di alluminio vanta un cinematismo più compatto e leggero (-1 kg) e un mono Showa interamente regolabile (lo stesso della 1098). La forcella è una Showa da 43 mm interamente regolabile, con attacchi radiali.
L’impianto frenante Brembo vanta pinze radiali a 4 pistoni e doppie pastiglie, e dischi freno da 320 mm. Con i nuovi cerchi Marchesini in lega leggera con razze a Y, per la ruota anteriore sono stati risparmiati 250 g, riducendo in maniera sostanziale il momento di inerzia. Per migliorare ulteriormente le doti di guidabilità è stato adottato al posteriore un cerchio da 5.50” accoppiato ad un pneumatico 180/55.
Da ferma spicca, sotto quel vestito attillato, la strumentazione digitale: deriva dal progetto Ducati MotoGP GP7 e ha un ampio display LCD che, abilitando il sistema Ducati Data Analyser (DDA, disponibile come optional), permette l’acquisizione di 3 ore (2 MB) di rilevamenti.
La 848 sarà disponibile in due varianti cromatiche: rossa con telaio rosso e ruote nere, o bianco perla con telaio grigio e ruote nere.
Tra i sistemi usati per ridurre il peso, un carter pressofuso sotto vuoto spinto (per un risparmio di peso di oltre 3 kg e una maggiore resistenza), l’adozione della frizione a bagno d’olio (-1,6 kg, maggiore durata e silenziosità) e numerosi accorgimenti sul piano ciclistico.
Il motore Testastretta Evoluzione da 848 cc, omologato Euro 3, eroga 134 CV (98,5 kW), ossia il 30% della potenza in più rispetto al 749: il rapporto di alesaggio e corsa è di 94,0x61.2 mm, il rapporto di compressione è pari a 12:1 e la potenza massima viene erogata a 10.000 giri, mentre il picco di coppia motrice, 9.8 kgm (96 Nm), viene raggiunto a 8.250 giri.
La testa, dotata di coperchi in magnesio, è stata ottimizzata nella fluidodinamica dei condotti (e dotata di corpi farfallati ellittici realizzati ad hoc), le valvole hanno la stessa inclinazione rispetto al motore 1098 e diametri di 39,5 mm per l’aspirazione e 32 mm per lo scarico. Anche il sistema Desmodromico è stato ripensato in funzione delle masse e delle inerzie dei nuovi componenti.
Il telaio è più rigido e pesa 1,5 kg in meno. Il forcellone monobraccio scatolato in lega di alluminio vanta un cinematismo più compatto e leggero (-1 kg) e un mono Showa interamente regolabile (lo stesso della 1098). La forcella è una Showa da 43 mm interamente regolabile, con attacchi radiali.
L’impianto frenante Brembo vanta pinze radiali a 4 pistoni e doppie pastiglie, e dischi freno da 320 mm. Con i nuovi cerchi Marchesini in lega leggera con razze a Y, per la ruota anteriore sono stati risparmiati 250 g, riducendo in maniera sostanziale il momento di inerzia. Per migliorare ulteriormente le doti di guidabilità è stato adottato al posteriore un cerchio da 5.50” accoppiato ad un pneumatico 180/55.
Da ferma spicca, sotto quel vestito attillato, la strumentazione digitale: deriva dal progetto Ducati MotoGP GP7 e ha un ampio display LCD che, abilitando il sistema Ducati Data Analyser (DDA, disponibile come optional), permette l’acquisizione di 3 ore (2 MB) di rilevamenti.
La 848 sarà disponibile in due varianti cromatiche: rossa con telaio rosso e ruote nere, o bianco perla con telaio grigio e ruote nere.
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Motore: 2 cilindri a V di 90° a 4 tempi, raffreddamento a liquido; alesaggio per corsa 94x61 mm; cilindrata 849 cc; rapporto di compressione 12:1. Distribuzione Desmodromica con 4 valvole per cilindro. Alimentazione a iniezione elettronica Marelli con corpo farfallato ellittico. Capacità serbatoio carburante 15,5 litri (di cui 4 di riserva). Lubrificazione a carter secco.
Trasmissione: primaria ad ingranaggi, finale a catena (15/39). Frizione multidisco in bagno d’olio con comando idraulico. Cambio a sei marce.
Ciclistica: telaio a traliccio in acciaio; sospensione anteriore, forcella Showa rovesciata da 43 mm completamente regolabile, escursione ruota 127 mm; sospensione posteriore, forcellone con mono ammortizzatore Showa completamente regolabile, escursione ruota 120 mm. Cerchi: anteriore 17x3,5”, posteriore 17x5,5”. Pneumatici: anteriore 120/70-ZR17, posteriore 180/55-ZR17. Freni: anteriore a doppio disco flottante in acciaio da 320 mm e pinze con attacco radiale a 4 pistoncini e doppia pastiglia, posteriore a disco singolo in acciaio da 245 mm e pinza a doppio pistoncino.
Dimensioni (mm) e peso: lunghezza 2.100, larghezza n.d., altezza sella 830, interasse 1.430. Peso a secco 168 kg.
Prestazioni dichiarate: potenza 98,5 kW (134 CV) a 10.000 giri, coppia 96 Nm (9,8 kgm) a 8.250 giri.
Trasmissione: primaria ad ingranaggi, finale a catena (15/39). Frizione multidisco in bagno d’olio con comando idraulico. Cambio a sei marce.
Ciclistica: telaio a traliccio in acciaio; sospensione anteriore, forcella Showa rovesciata da 43 mm completamente regolabile, escursione ruota 127 mm; sospensione posteriore, forcellone con mono ammortizzatore Showa completamente regolabile, escursione ruota 120 mm. Cerchi: anteriore 17x3,5”, posteriore 17x5,5”. Pneumatici: anteriore 120/70-ZR17, posteriore 180/55-ZR17. Freni: anteriore a doppio disco flottante in acciaio da 320 mm e pinze con attacco radiale a 4 pistoncini e doppia pastiglia, posteriore a disco singolo in acciaio da 245 mm e pinza a doppio pistoncino.
Dimensioni (mm) e peso: lunghezza 2.100, larghezza n.d., altezza sella 830, interasse 1.430. Peso a secco 168 kg.
Prestazioni dichiarate: potenza 98,5 kW (134 CV) a 10.000 giri, coppia 96 Nm (9,8 kgm) a 8.250 giri.
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Motore: 2 cilindri a V di 90° a 4 tempi, raffreddamento a liquido; alesaggio per corsa 94x61 mm; cilindrata 849 cc; rapporto di compressione 12:1. Distribuzione Desmodromica con 4 valvole per cilindro. Alimentazione a iniezione elettronica Marelli con corpo farfallato ellittico. Capacità serbatoio carburante 15,5 litri (di cui 4 di riserva). Lubrificazione a carter secco.
Trasmissione: primaria ad ingranaggi, finale a catena (15/39). Frizione multidisco in bagno d’olio con comando idraulico. Cambio a sei marce.
Ciclistica: telaio a traliccio in acciaio; sospensione anteriore, forcella Showa rovesciata da 43 mm completamente regolabile, escursione ruota 127 mm; sospensione posteriore, forcellone con mono ammortizzatore Showa completamente regolabile, escursione ruota 120 mm. Cerchi: anteriore 17x3,5”, posteriore 17x5,5”. Pneumatici: anteriore 120/70-ZR17, posteriore 180/55-ZR17. Freni: anteriore a doppio disco flottante in acciaio da 320 mm e pinze con attacco radiale a 4 pistoncini e doppia pastiglia, posteriore a disco singolo in acciaio da 245 mm e pinza a doppio pistoncino.
Dimensioni (mm) e peso: lunghezza 2.100, larghezza n.d., altezza sella 830, interasse 1.430. Peso a secco 168 kg.
Prestazioni dichiarate: potenza 98,5 kW (134 CV) a 10.000 giri, coppia 96 Nm (9,8 kgm) a 8.250 giri.
Trasmissione: primaria ad ingranaggi, finale a catena (15/39). Frizione multidisco in bagno d’olio con comando idraulico. Cambio a sei marce.
Ciclistica: telaio a traliccio in acciaio; sospensione anteriore, forcella Showa rovesciata da 43 mm completamente regolabile, escursione ruota 127 mm; sospensione posteriore, forcellone con mono ammortizzatore Showa completamente regolabile, escursione ruota 120 mm. Cerchi: anteriore 17x3,5”, posteriore 17x5,5”. Pneumatici: anteriore 120/70-ZR17, posteriore 180/55-ZR17. Freni: anteriore a doppio disco flottante in acciaio da 320 mm e pinze con attacco radiale a 4 pistoncini e doppia pastiglia, posteriore a disco singolo in acciaio da 245 mm e pinza a doppio pistoncino.
Dimensioni (mm) e peso: lunghezza 2.100, larghezza n.d., altezza sella 830, interasse 1.430. Peso a secco 168 kg.
Prestazioni dichiarate: potenza 98,5 kW (134 CV) a 10.000 giri, coppia 96 Nm (9,8 kgm) a 8.250 giri.
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