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Novegro: mostra scambio di novembre

testo e foto di Emanuele Vertemati il 19/11/2007 in Moto & Scooter

Pubblico e appassionati all'assalto. Prezzi folli e una bella retrospettiva dedicata al marchio Zündapp

Novegro: mostra scambio di novembre
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(Milano) - Piedi gonfi, mal di schiena, freddo pungente che ti sale nelle ossa.
Poi, alla fine, una coda interminabile all'uscita, fermo in auto, a pensare ai soldi che hai speso, a come far sparire tutto quel rottame che ti sei portato a casa prima che tua moglie ti chieda il "conto".
La Mostra Scambio di novembre, a Novegro, è anche questo, a fine giornata. Ma andiamo con ordine.
Arrivi e ti trovi un girone infernale, questa volta all'asciutto, e tra paccottiglia e roba buona (più la prima...), da selezionare attentamente per non finire tra i delusi, per non avere il rimorso di aver buttato via troppi soldi, cominci a girare.
Tanta, tanta gente, come mai avevamo visto in questi ultimi anni curiosando tra gli spazi dentro e fuori.
Il sabato ( ma già il venerdì..) giorno buono, da intenditori, per non lasciarsi scappare nulla, la domenica più rivolta alle famiglie e ai curiosi.

Nonostante da quest'anno anche gli stranieri abbiano pagato il biglietto (5 euro, ridotto) , il circo Barnum di polacchi, tedeschi e francesi ha risposto puntuale.
Fuori l'"inferno" delle piazzole all'addiaccio (a 100 euro l'una) e dentro, nei capannoni, il "paradiso" degli spazi al coperto.
In mezzo, il delirio di chi cerca e trova quel che serve.
Annusando tra chi vende, balza all'occhio il fatto che puoi guadagnare di più rivendendo pezzi da moto smontate, piuttosto che fare il colpo grosso piazzando una moto completa.
A Novegro ci va chi sa cosa vuole, a prezzi folli: ma se devi finire una moto da un anno e più, non hai scampo. Apri il portafogli e via.
Un serbatoio cromato ( ma da ricromare...) per uno Zundapp Gs del '73 è stato venduto a 600 euro. Una pazzia.
Una coppia di leve Magura con i registri originali a 250 euro, e ne han vendute tre paia in quattro e quattr'otto. Perchè se hai un Kappa dei primi '70 o metti quelle o niente.
Una Simson 125 completa e originale, ancora con le sue punzonature, è andata via a 8000 euro, senza battere ciglio ( ma sappiamo di altre moto simili acquistate, non a Novegro, a più del doppio). E c'era pure chi chiedeva 800 euro per una marmitta Lafranconi " a sogliola", completa, indispensabile se stai rifacendo un Swm del '72 o giù di lì.
Questo è Novegro: prendere o lasciare. Ma sono le punte del grande "iceberg" che continua a essere il mondo delle moto d'epoca.
Comunque trovi ancora tutto: guarnizioni, adesivi, abbigliamento, plastiche, gomme vintage, ruote e pistoni di ogni tipo.
E poi editoria, registri storici e di marca, con tutto il bagaglio di conoscenze necessario per vivere questo fantastico mondo da vicino.
In bella mostra, tra sabato e domenica, tante Vespe di ogni risma e prezzo, molte moto stradali, enduro on/off degli anni '80.
Dentro, al caldo, una bella retrospettiva dedicata al marchio Zundapp e alla sua storia legata per lo più alla regolarità classica, quella che ha visto il suo splendore tra la metà degli anni ’60 e tutti gli anni ’70.
Imperniata attorno al modello Gs, immesso sul mercato nel ’73, dopo la presentazione al Salone di Colonia del ’72.
Accanto alla Gs, il Ks 125, il più venduto da noi (c’era anche il 175), simbolo di mode leggendarie come quella dei paninari, che nei primi anni ’80 avevano eletto questa moto a status symbol insieme ai piumini Moncler e agli scarponcini Timberland.
Dal profano al sacro, il percorso è inverso, però: in uno stand che oggi, come 35 anni fa, avrebbe chiamato a raccolta tanti ex ragazzi squattrinati oggi diventati più grandi, a volte solo all’anagrafe (perchè Zundapp è sinonimo di moto da intenditori), facevano bella mostra di sè i modelli più noti del marchio tedesco.
Moto oggetto del desiderio ( se eri “figlio di papà”, però), con le quali si andava anche al liceo, celebrate sui campi di gara dagli avversari più ostici dei nostri Gritti, Brissoni e Rottigni.
Sono i tempi della Valli del ’73, quella finita da 24 iscritti su 273 partenti, dove la Zundapp 125 di Witthoft fronteggiava la Gilera di Gritti, anche se poi vinse Rottigni.
Uno spaccato memorabile di un passato glorioso, durato una quindicina d’anni, prima che la tecnica giapponese prendesse definitivamente il sopravvento.
Ma Novegro è anche questo: non solo commercio e prezzi da capogiro, ma tanta passione, memoria e riproposizione di un’epopea mitica, quando gli sforzi sul fronte sportivo non avevano riscontri sotto il profilo commerciale.
Un rapporto, oggi, improponibile.
Novegro: mostra scambio di novembre
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