canonical: https://www.dueruote.it/news/moto-scooter/2007/10/16/vincent-black-chopper.html
info: https://www.dueruote.it/news/moto-scooter/2007/10/16/vincent-black-chopper.html
Moto & Scooter

Vincent Black Chopper

Una special unica, realizzata cannibalizzando un mezzo raro ed esclusivo: sembrerebbe una follia, se il risultato non fosse mirabile…

Se le Vincent sono normalmente mezzi ricercati dagli appassionati, lo si deve alla rarità e alla bellezza di modelli che hanno resistito, con le loro forme, allo scorrere del tempo.
Anche per questo suona strano quando ci si imbatte in special realizzate a partire da queste prestigiose basi… figurarsi poi se la moto in oggetto è stata ottenuta addirittura cannibalizzando una di queste rare bicilindriche!
Questo bobber, costruito in bilico tra passato e futuro nell'officina della Redneck Engineering di Liberty, South Carolina (www.redneckengineering.com): è stato realizzato cannibalizzando una prestigiosa Black Lighting, senza che ciò potesse rappresentare un problema per l'appassionato che vi ha messo le mani: Mike, meccanico della Redneck, per la verità cercava una Vincent da customizzare addirittura dagli anni Settanta, ma nella sua ricerca non è mai stato fortunato.
In effetti è difficile trovare una di queste motociclette, prodotte in Inghilterra tra il '29 e il '55 e note come "le moto dei record": la Black Shadow, ad esempio, si aggiudicò il record di Bonneville nel 1948, con una velocità massima di oltre 200 km/h. Una leggenda: costruita come versione sportiva della Rapide Serie B e C, era tutta ricoperta di vernice nera.
Ma in generale tutte le Vincent-HRD erano molto belle, caratterizzate da forme slanciate e prestazioni brillanti: questi principi hanno animato la realizzazione della Black Chopper, che sfrutta un bicilindrico da 998 cc, che con i suoi 55 CV nel 1951 era il motore più potente del mercato. Il twin utilizzato è un "corsa corta" a doppio albero a camme e cambio in blocco, dotato di accensione ARD e alimentato da un carburatore Mikuni abbinato a filtro dell'aria K&N e scarichi artigianali Redneck con sistema 2 in 2.
Il motore è stato completamente ricostruito, secondo le specifiche della Lightning, da Steve Hamel di Sterling Cycle Works: tra le finiture, si è deciso di rimuovere lo strato di nero che lo ricopriva e lasciare in bella luce le sue caratteristiche con una finitura satinata argento.
Il cambio è rimasto quello originale marchiato Vincent, a quattro marce con frizione originale, così come l'avviamento a pedale. Il propulsore era incastonato in un telaio "a diamante": Mike ha tentato di mantenere invariato anche questo schema, utilizzando una struttura Redneck Monoshock con inclinazione del cannotto di sterzo di 50°, ma con un reparto sospensioni composto da una forcella Girdraulic realizzata da Redneck (ancorata a piastre artigianali) in luogo della Girder a braccetti originale. Rispettando la tradizione, il telaio funge anche da alloggiamento per il serbatoio dell'olio ed è strutturato in modo da sorreggere il serbatoio del carburante (realizzato artigianalmente da Redneck) e lo smilzo fender posteriore, anch'esso di fattura artigianale (abbinato a un vecchio fanalino Vincent), che oscilla laddove spiccava l'innovativo sistema Cantilever brevettato, nel 1929, proprio dall'ingegner Philip Vincent.
I cerchi sono entrambi da 18" con canale da 3" e gomme Avon: all'anteriore è stata installato un pneumatico con sezione da 120, mentre al retrotreno si trova una panciuta 150, che pur non stride con l'andamento sinuoso del mezzo. L'impianto frenante sfrutta dischi e pinze firmati Performance Machine, e ammortizzatori Progressive Suspension sia per l'anteriore sia la ruota motrice. Elevato il livello della scarsa accessoristica acquistata: laddove non poteva essere realizzata artigianalmente è stata scelta tra i migliori cataloghi di accessori aftermarket e completata da una verniciatura semplice che ha seguito un'accuratissima fase di molding, opera di Gary Strait.
Due anni e mezzo il tempo per mettere su strada questo capolavoro unico nel suo genere: non a caso, il suo valore stimato è di oltre 140.000 dollari.
Vincent Black Chopper
Vincent Black Chopper
Vincent Black Chopper
Vincent Black Chopper
Vincent Black Chopper
Vincent Black Chopper
Vincent Black Chopper
Vincent Black Chopper
Vincent Black Chopper
Vincent Black Chopper
Vincent Black Chopper
Vincent Black Chopper
Vincent Black Chopper
Vincent Black Chopper
Vincent Black Chopper
Vincent Black Chopper
Vincent Black Chopper
Vincent Black Chopper

Editoriale Domus Spa Via G. Mazzocchi, 1/3 20089 Rozzano (Mi) - Codice fiscale, partita IVA e iscrizione al Registro delle Imprese di Milano n. 07835550158
R.E.A. di Milano n. 1186124 - Capitale sociale versato € 5.000.000,00 - Tutti i Diritti Riservati - Privacy - Informativa Cookie completa - Gestione Cookies - Lic. SIAE n. 4653/I/908