Gilera GP800: in sella al "megascooter"

Il nuovo Gilera GP 800 non nasconde le sue doti: è un mezzo potente, velocissimo e questa è indubbiamente la sua caratteristica fondamentale.
Nella breve presa di contatto sulle strade di Milano abbiamo raccolto le prime impressioni di guida.
La posizione in sella è raccolta ma non si fatica a trovare una sistemazione adeguata, infatti anche se il tunnel centrale è molto voluminoso lo spazio per i piedi non manca. La conformazione larga della sella unità ad un'altezza di 780 mm non consentono però ai piloti sotto al metro e 70 cm di appoggiare bene i piedi a terra. 
Le leve dei freni sono regolabili su quattro posizioni, non manca il freno di stazionamento.
Per migliorare la protezione aerodinamica il cupolino regolabile elettricamente è di serie.
Per quanto riguarda la capacità di carico nel sottosella trova posto un casco integrale (a meno che non si tratti di un XXL o sia particolarmente voluminoso), mentre purtroppo non ci sono altri vani e cassettini.
Il motore bicilindrico è potente. Da fermi raggiunge gli 80 km/h in un attimo (circa 3 secondi...) e la trasmissione a catena garantisce molta fluidità e prontezza nella risposta. Le vibrazioni sono contenute. 
Il baricentro alto insieme allo scarso angolo di sterzo rendono il GP 800 adatto a un pubblico esperto e a chi ha una certa forza fisica, perchè le manovre da fermo o a bassa velocità sono impegnative.
I freni sono molto potenti, ma soprattutto all'anteriore mettono in difficoltà le sospensioni. Quando si forza la "staccata", la ruota posteriore si blocca facilmente e si innesca un po’ di saltellamento; il bloccaggio avviene anche all'anteriore, con la forcella che va a “pacco” rivelando un'idraulica poco efficace.
Non abbiamo avuto modo di guidare il GP 800 su un percorso guidato, ma nel breve tratto urbano che abbiamo percorso abbiamo riscontrato che il maxi della Gilera entra in curva con un leggero lavoro di braccia predilegendo traiettorie rotonde.
Nei cambi di direzione affrontati affrontati intorno ai 50 km/h è fluido e il peso non si avverte. Le gomme montate di serie sono le Pirelli Diablo Scooter che si sono rivelate molto efficaci consentendo grandi pieghe anche se abbiamo qualche dubbio sui 45º di inclinazione promessi, visto che ci è capitato (forzando un po') di grattare il cavalletto per terra.
Siete curiosi di provarlo adesso? Beh, lo potete fare virtualmente dalla serata di mercoledì 5 settembre su Second Life. La location scelta è il tracciato di Monza sull'isola di Alice.

Motore: bicilindrico a V di 90° longitudinale, a 4 tempi, raffreddamento a liquido; alesaggio per corsa 88,0x69,0 mm; cilindrata 839,0 cc; rapporto di compressione 10,5:1. Distribuzione monoalbero a camme in testa con comando a catena e 4 valvole per cilindro. Alimentazione a iniezione. Capacità serbatoio carburante 18,5 litri (di cui 3 di riserva). Lubrificazione a carter secco. Accensione a doppia candela.

Trasmissione: frizione automatica centrifuga, finale a catena. Cambio a variatore automatico centrifugo.

Ciclistica: telaio a doppia culla in acciaio; sospensione anteriore, forcella da 41 mm, escursione ruota 122 mm; sospensione posteriore forcellone in lega di alluminio, con mono ammortizzatore idraulico disposto lateralmente in posizione orizzontale, regolabile nel precarico molla su sette posizioni, escursione ruota 133 mm. Cerchi: anteriore 3,50x16”, posteriore 4,50x15". Pneumatici: anteriore 120/70-R16, posteriore 160/60-R15. Freni: anteriore a doppio disco flottante in acciaio da 300 mm e pinze a 2 pistoncini, posteriore a disco singolo in acciaio da 280 mm e pinza a due pistoncini.

Dimensioni (mm) e peso: lunghezza 2.237, larghezza 790, altezza sella 780, interasse 1.593. Peso a secco 245 kg.

Prestazioni dichiarate: potenza 55,16 kW (75 CV) a 7.250 giri, coppia 76,4 Nm (7,78 kgm) a 5.750 giri.