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Moto & Scooter
Novità Suzuki: il rilancio delle sport tourer
di Alfredo Verdicchio
il 04/07/2007 in Moto & Scooter
La casa di Hamamatsu propone due modi di viaggiare: in classe economica con la GSX650F o sul TGV con la Hayabusa 1300

Dopo anni in cui sembrava persa, oggi nell’aria è tornata la voglia di viaggiare comodi ma con un pizzico di sportività. Però, mentre “qualcuno” sta esasperando il concetto con super cilindrate da 1.400 cc, la Suzuki punta al sodo riproponendo una vecchia conoscenza, la GSX650F.
Sotto le carene – che ricordano un po’ la piccola bicilindrica GS500F – si nasconde in realtà la Bandit 650, con il motore di ultima generazione da 656 cc raffreddato a liquido, ad iniezione elettronica ed Euro 3.
Sotto le carene – che ricordano un po’ la piccola bicilindrica GS500F – si nasconde in realtà la Bandit 650, con il motore di ultima generazione da 656 cc raffreddato a liquido, ad iniezione elettronica ed Euro 3.
Telaio, sospensioni, freni, sulla GSX650F tutto è ripreso dalla naked di Hamamatsu, così come l’ergonomia della seduta improntata al viaggiare comodi ma con un tocco di sportività, grazie al manubrio da nuda e alla sella ampia, ben imbottita e alta solo 770 mm, ma non regolabile come sulla cugina Bandit. Un modo economico ma anche intelligente – stessa soluzione utilizzata a suo tempo dalla Honda per le sue CBF600 e 1000 – per offrire un prodotto affidabile e anche di qualità nelle finiture, ad un prezzo che non è stato reso noto ma che ci aspettiamo sarà alla portata di molti.
Per chi ama viaggiare non veloce, di più, la Suzuki ha messo mano ad una delle più veloci moto del mondo, la GSX1300R, che tutti conoscono come Hayabusa.
La super sport tourer di Hamamatsu è molto più nuova di quanto sembri a prima occhiata. Certo le linee sono state ridisegnate, alla ricerda del massico coefficiente di penetrazione quando si viaggia a gas spalancato, ma le novità più succose si celano sotto la carena, dal motore al "cervello", ora di 32 bit e un processore da 1 Gb per la massima velocità di calcolo. E in fatto di velocità la Hayabusa ne sa qualcosa, bisogna stare attenti quando si dà il gas, di CV ce n'è a bizzeffe, ancora di più delle precedenti versioni, almeno a detta dei tecnici Suzuki che hanno lavorato sul quattro cilindri in linea non solo per renderlo conforme alla normativa Euro 3, ma anche – come se non bastavano prima – per incrementare i valori di coppia e potenza.
Tanto è stato fatto anche sull'elettronica per poter offrire una erogazione corposa a tutti i regimi, ma anche dolce e lineare così da rendere la Hayabusa un "mostro" di potenza buona. Ecco allora che non poteva mancare anche qui la possibilità di gestire la mappatura su tre step come sulla Suzuki GSX-R 1000: due pulsantini sul blocchetto elettrico destro e il giochino del setting è servito. Per quanto riguarda il comparto ciclistico, il telaio a doppio trave in allumino è stato alleggerito e ottenuto con una combinazione di parti fuse ed estrusi, le sospensioni sono entrambe regolabili nell'idraulica in tutte le direzioni, non manca anche l'ammortizzatore di sterzo, mentre sull'avantreno spuntano, neanche a dirlo, le pinze freno ad attacco radiale.
La super sport tourer di Hamamatsu è molto più nuova di quanto sembri a prima occhiata. Certo le linee sono state ridisegnate, alla ricerda del massico coefficiente di penetrazione quando si viaggia a gas spalancato, ma le novità più succose si celano sotto la carena, dal motore al "cervello", ora di 32 bit e un processore da 1 Gb per la massima velocità di calcolo. E in fatto di velocità la Hayabusa ne sa qualcosa, bisogna stare attenti quando si dà il gas, di CV ce n'è a bizzeffe, ancora di più delle precedenti versioni, almeno a detta dei tecnici Suzuki che hanno lavorato sul quattro cilindri in linea non solo per renderlo conforme alla normativa Euro 3, ma anche – come se non bastavano prima – per incrementare i valori di coppia e potenza.
Tanto è stato fatto anche sull'elettronica per poter offrire una erogazione corposa a tutti i regimi, ma anche dolce e lineare così da rendere la Hayabusa un "mostro" di potenza buona. Ecco allora che non poteva mancare anche qui la possibilità di gestire la mappatura su tre step come sulla Suzuki GSX-R 1000: due pulsantini sul blocchetto elettrico destro e il giochino del setting è servito. Per quanto riguarda il comparto ciclistico, il telaio a doppio trave in allumino è stato alleggerito e ottenuto con una combinazione di parti fuse ed estrusi, le sospensioni sono entrambe regolabili nell'idraulica in tutte le direzioni, non manca anche l'ammortizzatore di sterzo, mentre sull'avantreno spuntano, neanche a dirlo, le pinze freno ad attacco radiale.
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Motore: 4 cilindri in linea a 4 tempi, raffreddamento a liquido; alesaggio per corsa 65,5x48,7 mm; cilindrata 656 cc; rapporto di compressione 11,5:1. Distribuzione bialbero a camme in testa con comando a catena e 4 valvole per cilindro. Alimentazione a iniezione elettronica con doppie farfalle, diametro corpi farfallati 36 mm. Capacità serbatoio carburante 19 litri. Lubrificazione a carter umido.
Trasmissione: primaria ad ingranaggi, finale a catena (48/15). Frizione multidisco in bagno d’olio con comando idraulico. Cambio a sei marce.
Ciclistica: telaio a doppia culla in acciaio, inclinazione cannotto di sterzo 26°, avancorsa 108 mm; sospensione anteriore, forcella Kayaba da 41 mm regolabile nel precarico molla, escursione ruota 130 mm; sospensione posteriore, forcellone con monoammortizzatore regolabile nel precarico molla e idraulica in estensione, escursione ruota 128 mm. Cerchi: anteriore 3,50x17”, posteriore 5,00x17”. Pneumatici: anteriore 120/70-ZR17, posteriore 160/60-ZR17. Freni: anteriore a doppio disco flottante in acciaio da 310 mm e pinze a 4 pistoncini, posteriore a disco singolo in acciaio da 240 mm e pinza a singolo pistoncino.
Dimensioni (in mm) e peso: lunghezza 2.130, larghezza 760, altezza sella 770, interasse 1.470. Peso a secco 216 kg.
Trasmissione: primaria ad ingranaggi, finale a catena (48/15). Frizione multidisco in bagno d’olio con comando idraulico. Cambio a sei marce.
Ciclistica: telaio a doppia culla in acciaio, inclinazione cannotto di sterzo 26°, avancorsa 108 mm; sospensione anteriore, forcella Kayaba da 41 mm regolabile nel precarico molla, escursione ruota 130 mm; sospensione posteriore, forcellone con monoammortizzatore regolabile nel precarico molla e idraulica in estensione, escursione ruota 128 mm. Cerchi: anteriore 3,50x17”, posteriore 5,00x17”. Pneumatici: anteriore 120/70-ZR17, posteriore 160/60-ZR17. Freni: anteriore a doppio disco flottante in acciaio da 310 mm e pinze a 4 pistoncini, posteriore a disco singolo in acciaio da 240 mm e pinza a singolo pistoncino.
Dimensioni (in mm) e peso: lunghezza 2.130, larghezza 760, altezza sella 770, interasse 1.470. Peso a secco 216 kg.
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Motore: 4 cilindri in linea a 4 tempi, raffreddamento a liquido; alesaggio per corsa 81,0x65,0 mm; cilindrata 1.340 cc; rapporto di compressione 12,5:1. Distribuzione bialbero a camme in testa con comando a catena e 4 valvole per cilindro. Alimentazione a iniezione elettronica con doppie farfalle e doppi iniettori, diametro corpi farfallati 44 mm. Capacità serbatoio carburante 21 litri. Lubrificazione a carter umido.
Trasmissione: primaria ad ingranaggi, finale a catena (43/18). Frizione multidisco in bagno d’olio con comando idraulico. Cambio a sei marce. Ciclistica: telaio a doppia culla in acciaio, inclinazione cannotto di sterzo di 24,2°, avancorsa di 98 mm; sospensione anteriore, forcella Kayaba a steli rovesciati da 43 mm regolabile nel precarico molla e nell'idraulica in estensione e compressione, escursione ruota 120 mm; ammortizzatore di sterzo; sospensione posteriore, forcellone con monoammortizzatore regolabile nel precarico molla e idraulica in estensione e compressione, escursione ruota 140 mm. Cerchi: anteriore 3,50x17”, posteriore 6,00x17”. Pneumatici: anteriore 120/70-ZR17, posteriore 190/50-ZR17. Freni: anteriore a doppio disco in acciaio da 310 mm e pinze ad attacco radiale a 4 pistoncini, posteriore a disco singolo in acciaio da 260 mm e pinza a singolo pistoncino.
Dimensioni (in mm) e peso: lunghezza 2.195, larghezza 740, altezza sella 805, interasse 1.485. Peso a secco 220 kg.
Trasmissione: primaria ad ingranaggi, finale a catena (43/18). Frizione multidisco in bagno d’olio con comando idraulico. Cambio a sei marce. Ciclistica: telaio a doppia culla in acciaio, inclinazione cannotto di sterzo di 24,2°, avancorsa di 98 mm; sospensione anteriore, forcella Kayaba a steli rovesciati da 43 mm regolabile nel precarico molla e nell'idraulica in estensione e compressione, escursione ruota 120 mm; ammortizzatore di sterzo; sospensione posteriore, forcellone con monoammortizzatore regolabile nel precarico molla e idraulica in estensione e compressione, escursione ruota 140 mm. Cerchi: anteriore 3,50x17”, posteriore 6,00x17”. Pneumatici: anteriore 120/70-ZR17, posteriore 190/50-ZR17. Freni: anteriore a doppio disco in acciaio da 310 mm e pinze ad attacco radiale a 4 pistoncini, posteriore a disco singolo in acciaio da 260 mm e pinza a singolo pistoncino.
Dimensioni (in mm) e peso: lunghezza 2.195, larghezza 740, altezza sella 805, interasse 1.485. Peso a secco 220 kg.
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