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BMW R1200R ASC Automatic Stability Control
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Abbiamo provato in anteprima, anche sotto la pioggia, il nuovo sistema di antipattinamento montato sulla naked della Casa bavarese. Il verdetto? Funziona eccome! Anche spalancando il gas il retrotreno non sbanda
di Fabrizio Giulini
La BMW ha introdotto quest’anno, per prima al mondo, sulla gamma R in abbinamento all’ABS – Integral 4, il nuovo controllo elettronico antipattinamento ASC derivato direttamente dai sistemi che equipaggiano ormai da tempo il settore auto.
Il sistema di controllo di trazione della ruota posteriore impedisce lo slittamento nelle accelerazioni troppo brusche, soprattutto in curva con fondi con scarso grip, evitando così la perdita di trazione e di stabilità che altrimenti farebbe deviare la traiettoria del pneumatico verso l’esterno, provocando una sbandata e, nel peggiore dei casi, una caduta.
La BMW ha introdotto quest’anno, per prima al mondo, sulla gamma R in abbinamento all’ABS – Integral 4, il nuovo controllo elettronico antipattinamento ASC derivato direttamente dai sistemi che equipaggiano ormai da tempo il settore auto.
Il sistema di controllo di trazione della ruota posteriore impedisce lo slittamento nelle accelerazioni troppo brusche, soprattutto in curva con fondi con scarso grip, evitando così la perdita di trazione e di stabilità che altrimenti farebbe deviare la traiettoria del pneumatico verso l’esterno, provocando una sbandata e, nel peggiore dei casi, una caduta.
Durante il test, effettuato sulle tortuose strade che portano da Arzachena al golfo di Orosei, abbiamo trovato condizioni meteo incerte, con violenti acquazzoni intervallati da schiarite improvvise e quindi condizioni di aderenza molto precarie, l’ideale per provare il sistema BMW.
La moto a nostra disposizione era una R1200R equipaggiata con Integral ABS, ASC , e con il controllo della taratura delle sospensioni ESA.
In uscita di curva su fondo bagnato con a disposizione tutta l’energica coppia del Boxer bavarese abbiamo provato a far perdere aderenza al retrotreno spalancando di proposito il gas, con il solo risultato di veder lampeggiare la spia dell’ASC sul cruscotto e di avvertire un calo improvviso di potenza del bicilindrico, dato dall’intervento della centralina gestione motore .
Molto apprezzabile l’intervento del sistema anche nel passaggio dai fondi asciutti a quelli umidi o in accelerazioni decise sulle strisce pedonali bagnate, come quelle che abbiamo incontrato durante il percorso.
Il principio di funzionamento è semplice. I sensori dell’ABS rilevano la velocità di rotazione delle ruote, registrando le differenze di velocità di rotolamento tra la ruota anteriore e quella posteriore.
La centralina dell’ ASC riconosce lo slittamento del pneumatico posteriore o l’eventuale impennata di quello anteriore e comunica con la centralina di gestione motore che immediatamente interviene a livello dell’accensione, limitando la potenza del propulsore.
In caso in cui tale intervento non fosse sufficiente, il sistema agisce anche sulla regolazione dell’iniezione del carburante, fino a che i parametri di stabilità del veicolo previsti non siano ristabiliti.
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