Scoop: Moto Guzzi Stelvio 1200

Abbiamo trovato su internet alcune fotografie della futura enduro stradale di Mandello presentata a Berlino nell'ambito del meeting dei brand del Gruppo di Pontedera

Difficile sapere se doveva restare un segreto o meno, specie oggi che con Internet è difficile far passare sotto silenzio anche le notizie più riservate.
Ed ecco che dalla rete ci giungono le prime foto di quella che quasi sicuramente sarà la futura Moto Guzzi Stelvio, la maxienduro stradale che raccoglie l’eredità della precendente Quota, un modello valido ma sicuramente poco fortunato.

La Stelvio 1200 cc. si è quindi vista in via “ufficiale” il 24 Febbraio a Berlino durante un meeting dei brand del Gruppo Piaggio, quando il presidente Roberto Colaninno l’ha svelata di fronte ai suoi concessionari.


Non possiamo scommettere nulla sull’estetica (che comunque appare in versione già abbastanza “definitiva”), ma ad un primo e rapido esame si può notare come la “lezione” della BMW 1200 GS sia stata recepita a Mandello: la zona anteriore risulta forse un po’ imponente con il doppio faro a citare il frontale della Quota, mentre la zona centrale e posteriore sono sicuramente più riuscite, con i tubi del telaio a vista ed il retrotreno di gusto hi-tech.
Interessante il voluminoso terminale alto a due uscite di diametro differenziato, una soluzione recentemente vista a Milano sulla Griso 8 valvole: appare di forma equilibrata, malgrado le dimensioni piuttosto importanti che sicuramente si sono rese necessarie per ottemperare alle norme Euro 3 in tema di inquinamento.
Se dunque per l’estetica si può dire molto ma non tutto (aspettiamo la versione definitiva), la parte tecnica invece non dovrebbe subire cambiamenti dell’ultimo minuto.


Inedito il telaio che come la diretta concorrente BMW lascia piacevolmente alla vista l’intreccio dei suoi tubi e tutto da scoprire anche il motore, e cioè quell’ 8 valvole, già visto a Milano, per cui sulla Griso sono stati annunciati circa 110 cavalli a 9.500 giri. Curata la componentistica, con forcella anteriore a steli rovesciati, doppio freno a disco ed il sistema posteriore CA.R.C che sembra aver guadagnato parecchi centimetri di escursione rispetto alle versioni stradali.
La moto esposta è stata presentata con il sistema di navigazione satellitare già inserito sul ponte di comando, segno evidente della sua destinazione d’uso, e cioè il turismo a largo raggio.


Una vocazione che sembra essere confermata dagli agganci per le borse laterali già presenti su questo prototipo: tra gommatura “stradale”, ruota anteriore da 18” o massimo 19” e peso sicuramente da “maxi” dubitiamo infatti che la Stelvio 1200 si troverà a suo agio tra fango e mulattiere.
Per un giudizio più approfondito e puntuale dovremo ovviamente attendere la presentazione stampa, ma ad oggi non c’è nessuna notizia ufficiale (e nemmeno ufficiosa) in proposito.