Moto & Scooter
Novità Kawasaki 2007
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La Casa di Akashi alza il sipario sulla nuova ZX-6R che senza stravolgere il precedente modello punta a ritornare la regina della classe. Per i turisti più esigenti arriva la GTR 1400 che monta lo stesso propulsore della ZZR. Novità per gli enduristi
La Kawasaki ci tiene a stupire, e se nei mesi scorsi aveva presentato la nuova ZZR 1400 una maxi sportiva da 190 CV, oggi ribadisce il concetto alzando il sipario sulla nuova GTR 1400. Una moto pensata per affrontare lunghi viaggi con la consapevolezza di avere fra le mani un mezzo ultra performante
Il motore è un quattro cilindri DOHC raffreddato a liquido con fasatura variabile delle valvole. Il telaio monoscocca portante è realizzato in alluminio,adotta una forcella a steli rovesciati, mentre al posteriore troviamo un mono regolabile.
L’impianto frenante, che sarà disponibile anche con sistema di antibloccaggio, si affida ad una coppia di dischi anteriori da 310 mm con profilo a margherita su cui lavorano pinze con attacco radiale… ma non era una tourer!
L’aspetto della Kawa è imponente, ma la linea non tradisce un’immagine sportiva.
Rispetto alla ZZR 1400 sulla GTR la trasmissione finale è affidata all’albero di trasmissione “Tetra Lever”, che come dichiarato dalla Casa, dovrebbe ridurre i giochi e rendere la trasmissione uniforme garantendo la stessa risposta di una tradizionale catena.
La moto sarà proposta ( non è stato dichiarato il periodo di commercializzazione) di serie con accessori dedicati al turismo come le borse laterali e il cupolino regolabile elettricamente, inoltre sarà possibile avere sempre sotto controllo lo stato di pressione delle gomme grazie ad un sensore. Infine la ZZR 1400 è dotata di Ki-pass, un sistema di accensione con chiave e un’uscita di alimentazione CA ubicata sotto il posto di guida.
ZX-6R
La nuova media sportiva Kawasaki è stata rinnovata a livello di propulsore, di ciclilistica e pure nella linea.
I dati diffusi fino ad ora sono pochi; il più importante annuncia un ritorno al passato, con l’abbandono della doppia cilindrata a favore di quella classica di 599 cc, lasciando la strada intrapresa con la versione da 636 cc.
Da ciò che si può dedurre dalle prime immagini si nota che a livello estetico, e quindi aerodinamico, la nuova ZX-6R riprende in parte le forme della sorella maggiore ZX-10R, soprattutto per quello che riguarda il frontale e la carenatura, mentre non abbandona il terminale di scarico integrato nel codone, anche se ora questo appare leggermente più piccolo e gradevole.
Il motore, a detta della Casa, dovrebbe garantire valori di coppia e potenza superiori, ottenuti lavorando sulla riduzione degli attriti interni e lucidando i condotti di aspirazione. Per la ciclistica è plausibile attendersi una rivisitazione delle quote ciclistiche per una maggior efficacia globale, modifica da ricondursi anche al telaio e al forcellone rivisto leggermente nella forma. Nell’insieme spiccano anche le nuove pinze Nissin, comunque dotate di attacco radiale.
I dati diffusi fino ad ora sono pochi; il più importante annuncia un ritorno al passato, con l’abbandono della doppia cilindrata a favore di quella classica di 599 cc, lasciando la strada intrapresa con la versione da 636 cc.
Da ciò che si può dedurre dalle prime immagini si nota che a livello estetico, e quindi aerodinamico, la nuova ZX-6R riprende in parte le forme della sorella maggiore ZX-10R, soprattutto per quello che riguarda il frontale e la carenatura, mentre non abbandona il terminale di scarico integrato nel codone, anche se ora questo appare leggermente più piccolo e gradevole.
Il motore, a detta della Casa, dovrebbe garantire valori di coppia e potenza superiori, ottenuti lavorando sulla riduzione degli attriti interni e lucidando i condotti di aspirazione. Per la ciclistica è plausibile attendersi una rivisitazione delle quote ciclistiche per una maggior efficacia globale, modifica da ricondursi anche al telaio e al forcellone rivisto leggermente nella forma. Nell’insieme spiccano anche le nuove pinze Nissin, comunque dotate di attacco radiale.
KLX450R
Deriva dalla collaudata e potente KX450F e ne reinterpreta i concetti in chiave racing; stiamo parlando della nuova KLX450R, una enduro racing pronta per essere utilizzata anche in gara.
Le modifiche al motore hanno coinvolto il cambio, maggiormente spaziato, l’avviamento (ora anche con motorino elettrico) e la messa a punto, per ottenere più forza ai medi e bassi regimi.
Sostanzialmente immutata la ciclistica, sia nel telaio a doppio trave diagonale in alluminio, sia nelle sospensioni ampiamente regolabili.
In questa proposta spiccano inoltre i freni a margherita, la strumentazione digitale e la luce posteriore a led.
Le modifiche al motore hanno coinvolto il cambio, maggiormente spaziato, l’avviamento (ora anche con motorino elettrico) e la messa a punto, per ottenere più forza ai medi e bassi regimi.
Sostanzialmente immutata la ciclistica, sia nel telaio a doppio trave diagonale in alluminio, sia nelle sospensioni ampiamente regolabili.
In questa proposta spiccano inoltre i freni a margherita, la strumentazione digitale e la luce posteriore a led.
VN900 Custom
Tra le novità Kawasaki 2007 gli appassionati troveranno anche questa VN900 Custom dal gusto e dall’estetica inequivocabile.
I tratti che ne fanno un mezzo appariscente sono evidenti, su tutti il posteriore ribassato e il cerchio anteriore da ben 21”.
Quest’ultimo sfoggia un design ricercato con raggi forgiati a mano e disposti in modo da creare un effetto visivo davvero particolare. La linea dell’avantreno è completato dal manubrio dritto, dal faro semplice nel look e dal bel serbatoio.
A fare da contraltare alla ruota anteriore troviamo un cerchio posteriore forgiato da 15” dotato di gomma da ben 180 di larghezza.
La cura dei dettagli emerge pure dai carter motore cromati che bilanciano i particolari non cromati trattati con polvere nera: l’unità in questione è un classico V-Twin di 903 cc, scelta irrinunciabile per una custom che si rispetti.
I tratti che ne fanno un mezzo appariscente sono evidenti, su tutti il posteriore ribassato e il cerchio anteriore da ben 21”.
Quest’ultimo sfoggia un design ricercato con raggi forgiati a mano e disposti in modo da creare un effetto visivo davvero particolare. La linea dell’avantreno è completato dal manubrio dritto, dal faro semplice nel look e dal bel serbatoio.
A fare da contraltare alla ruota anteriore troviamo un cerchio posteriore forgiato da 15” dotato di gomma da ben 180 di larghezza.
La cura dei dettagli emerge pure dai carter motore cromati che bilanciano i particolari non cromati trattati con polvere nera: l’unità in questione è un classico V-Twin di 903 cc, scelta irrinunciabile per una custom che si rispetti.
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