Moto & Scooter
Anteprima: Kawasaki Z1000
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Svelata la nuova maxi naked della Casa di Akashi che mantiene il family feeling del precedente modello. Tra le novità il quattro cilindri derivato dalla ZX-10R 2006, il telaio e l’impianto frenante ora anche con ABS. Cosa ne pensate? Dite la vostra sul
La nuova Kawasaki Z1000 mantiene inalterata l’aggressività del precedente modello; di più, per alcuni aspetti la nuova maxi naked è ancora più estrema e punta con decisione a ritornare la regina della categoria.
Il quattrocilindri in linea che la spinge è infatti derivato da quello della ZX-10R e sostituisce la precedente unità da 953 cc (il motore montato sulla ZX-9R).
Il quattrocilindri in linea che la spinge è infatti derivato da quello della ZX-10R e sostituisce la precedente unità da 953 cc (il motore montato sulla ZX-9R).
I dati di potenza e coppia non sono ancora stati comunicati, ma si può supporre che si tratti di valori “importanti”: installato sulla supersportiva di casa infatti questa unità eroga la bellezza di 170 CV all’albero.
Il telaio in acciaio mantiene la struttura monotrave superiore anche se dalle prime immagini si possono intravedere degli elementi di rinforzo che abbracciano lateralmente il blocco cilindri. Anche le sospensioni sono derivate dall’attuale modello.
Novità importanti anche per l’impianto frenante che ora adotta pinze ad attacco radiale e dischi a “margherita”. Inoltre sarà disponibile a richiesta anche l’ABS.
Dal punto di vista estetico la parte frontale è ora più massiccia, ma rimane caratterizzata dal fanale con lampada multireflector sovrastata dal cupolino affilato. Inedite le fiancatine che celano lateralmente il radiatore su cui sono integrati gli indicatori di direzione.
La strumentazione è mista con contagiri analogico e display Lcd.
Nuovo anche il disegno e la forma degli specchi retrovisori.
La parte centrale della moto è contraddistinta dalla nuova linea del serbatoio, molto stretto sui fianchi e maggiormente sviluppato in altezza, e dal motore quale importante elemento visivo. Il codino appare ancora più compatto del precedente e più slanciato verso l’alto.
Se sulla “vecchia” Z1000 la forma degli scarichi ha fin da subito fatto parlare di sé, anche sulla nuova Kawasaki farà discutere… E probabilmente l’intento dei designer è stato proprio questo.
Al momento non è stato comunicato il prezzo di vendita, ma secondo le aspettative non dovrebbe discostarsi molto da quello dell’attuale modello. Probabilmente al Salone di Colonia ne sapremo di più.
Il telaio in acciaio mantiene la struttura monotrave superiore anche se dalle prime immagini si possono intravedere degli elementi di rinforzo che abbracciano lateralmente il blocco cilindri. Anche le sospensioni sono derivate dall’attuale modello.
Novità importanti anche per l’impianto frenante che ora adotta pinze ad attacco radiale e dischi a “margherita”. Inoltre sarà disponibile a richiesta anche l’ABS.
Dal punto di vista estetico la parte frontale è ora più massiccia, ma rimane caratterizzata dal fanale con lampada multireflector sovrastata dal cupolino affilato. Inedite le fiancatine che celano lateralmente il radiatore su cui sono integrati gli indicatori di direzione.
La strumentazione è mista con contagiri analogico e display Lcd.
Nuovo anche il disegno e la forma degli specchi retrovisori.
La parte centrale della moto è contraddistinta dalla nuova linea del serbatoio, molto stretto sui fianchi e maggiormente sviluppato in altezza, e dal motore quale importante elemento visivo. Il codino appare ancora più compatto del precedente e più slanciato verso l’alto.
Se sulla “vecchia” Z1000 la forma degli scarichi ha fin da subito fatto parlare di sé, anche sulla nuova Kawasaki farà discutere… E probabilmente l’intento dei designer è stato proprio questo.
Al momento non è stato comunicato il prezzo di vendita, ma secondo le aspettative non dovrebbe discostarsi molto da quello dell’attuale modello. Probabilmente al Salone di Colonia ne sapremo di più.
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