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Gilera Runner 200 VXR

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Agile, scattante con un'impostazione di guida da sportivo di razza. Per svicolare nel traffico e affrontare con brio e senza timori una strada tortuosa

Sportivo nella linea, ma soprattutto nella sostanza: a distanza di sette anni dal suo debutto è ancora questa l’essenza del Gilera Runner che viene proposto completamente rinnovato nella versione da 200 cc con motore a 4 tempi (al posto del precedente 180 cc a 2T) che va ad affiancarsi a quelle da 50 e 125 cc.



Tra le caratteristiche che si notano immediatamente l’estetica, con le linee sbilanciate verso l’anteriore che richiamano le forme di una qualsiasi sportiva carenata. Anche il movimento per salire in sella impone un gesto tipicamente motociclistico, dal momento che si deve scavalcare l’alto tunnel centrale.
Tra i suoi pregi la maneggevolezza nelle manovre, da ricondurre anche al peso contenuto, la stabilita e l’assenza di vibrazioni anche alla massima velocità. Infine anche la frenata si rivela efficace e modulabile.
L'altro lato della medaglia è lo scarso comfort nell’uso in coppia, la limitata protettività e la ridotta capacità di carico… Non dimentichiamo comunque che si tratta pur sempre di un mezzo sportivo.
Le forme del Gilera ricordano quelle di una moto sportiva con il frontale aggressivo e il posteriore leggero e filante. Sotto la carena si nasconde il telaio a doppia culla chiusa scomponibile in tubi d’acciaio saldati, con rinforzi in lamiera stampata.
Le sospensioni si affidano ad una forcella con steli da 35 mm e ad una coppia di ammortizzatori, privi di regolazioni.

Il frontale affusolato è dominato dai due fanali rotondi integrati nello scudo, come gli indicatori di direzione trasparenti. Il fanale posteriore incastonato nel codino è di dimensioni ridotte rispetto a quello installato nella concorrenza. I cerchi da 12’’ sono stati sostituiti dalla nuova accoppiata da 14'' e 13'' che sulla carta dovrebbe migliorare sia la stabilità sia la maneggevolezza.
Il tunnel alto al cui interno è sistemato il serbatoio,da oltre otto litri, è l’elemento che contraddistingue il Runner.

La strumentazione è composta dal contagiri analogico e da un piccolo display con fondo arancione che offre tutte le informazioni; quest’ultimo tuttavia è poco leggibile.
I comandi sono funzionali e pratici da azionare, mentre le leve sul manubrio sono posizionate alla giusta distanza.
Gli specchi retrovisori hanno un design curato e offrono la possibilità di regolazione dall’interno, peccato però che la visuale offerta sia scarsa viste le dimensioni ridotte.
Per le soste si può contare sia sulla pratica stampella laterale (priva di interrutore di sicurezza), sia sul cavalletto centrale.

Il propulsore è un monocilindrico quattro valvole raffreddato a liquido, con distribuzione monoalbero a camme in testa, comandato da catena sul lato sinistro, capace di erogare 19 CV a 8.750 giri.
La scarsa capacità di carico è un “limite” dal momento che lo spazio offerto dal sottosella è ridotto e consente di ospitare solo un casco jet; sul retroscudo manca pure il comodo gancio portaborse.

Anche lo spazio per il passeggero non è abbondante e la porzione di sella dedicata è meno imbottita di quella del pilota; il secondo, pur potendo sfruttare gli appigli offerti dalle maniglie laterali e le pedane estraibili, non viaggia certo comodo sulle lunghe percorrenze.
La posizione di guida è raccolta, ma non per questo poco confortevole. Il busto è moderatamente inclinato in avanti, mentre le braccia assumono una postura poco affaticante. La conformazione della sella consente al pilota di arretrare ed avanzare con disinvoltura in funzione dello stile di guida che vuole adottare, inoltre è ben imbottita e anche dopo tante ore non si manifesta alcun indolenzimento. Le gambe sono invece limitate nei movimenti dalla presenza del largo e alto tunnel centrale, e dalla particolare conformazione del retroscudo.
Il riparo aerodinamico offerto è solo discreto, poiché il cupolino è molto basso; si può però ovviare al problema montando un parabrezza più alto che comunque in parte snaturerebbe la sportività del Runner.



Il feeling con il Gilera è immediato, basta impostare la prima curva per apprezzare la rigorosità del suo avantreno. In inserimento è rapido e preciso e in fase di percorrenza della curva mantiene la traiettoria senza allargare, anche spalancando con decisione il gas.
La sicurezza che trasmette è tale che di volta in volta gli angoli di piega si fanno più marcati, merito anche dei pneumatici Pirelli Evo di primo equipaggiamento che garantiscono sempre un grip elevato.
In città - del Runner - si apprezza la maneggevolezza e il comportamento delle sospensioni che, se da un lato permettono un buon feeling nella guida sportiva, dall’altro penalizzano il comfort, quando l’asfalto è sconnesso.



La frenata, che si affida ad un impianto con freni a disco privo del sistema integrale, è pronta e sempre modulabile. Si registra però col passare dei chilometri un sensibile allungamento della corsa della leva del freno posteriore.
Il motore a parte una lieve incertezza nelle partenze, riprende con brio e sale rapidamente di giri arrivando alla soglia dei 7.000 in pochi metri (la velocità è intorno ai 90 Km/h) per poi assestarsi e riprendere fino a portare il Runner a circa 10.000 giri ad oltre 120 Km/h indicati. Ma non è l’allungo ad impressionare, quello che colpisce è la risposta del propulsore ai medi che consente di giocare col gas e di mantenere - grazie al rigore della ciclistica - un ritmo “indiavolato” sulle strade tortuose.
Infine una nota sui consumi negli spostamenti urbani si percorrono circa 20 km/l, mentre nell’extraurbano si attestano intorno ai 25 km/l.
* rilevamenti effettuati sulla nostra pista di Vairano (Pv)  
Motore: monocilindrico orizzontale a 4 tempi, raffreddamento a liquido; alesaggio per corsa 72x 48,6 mm; cilindrata 197,87 cc; rapporto di compressione 11:1. Distribuzione monoalbero a camme in testa con comando a catena e 4 valvole per cilindro. Alimentazione a carburatore. Capacità serbatoio carburante 8,5 litri (di cui 1,7 di riserva). Lubrificazione a carter umido.

Trasmissione: frizione automatica centrifuga, finale a ingranaggi. Cambio a variatore automatico centrifugo.

Ciclistica: telaio a doppia culla in acciaio; sospensione anteriore, forcella da 35 mm; sospensione posteriore a gruppo motore oscillante con braccio di rinforzo e doppio ammortizzatore. Cerchi: anteriore 3.00x14”, posteriore 3,50x13”. Pneumatici: anteriore 120/70-14’’, posteriore 140/60-13’’. Freni: anteriore a disco in acciaio da 240, posteriore a disco singolo in acciaio da 220 mm.

Dimensioni (mm) e peso: lunghezza 1.840, larghezza 750, altezza sella 815. Peso a secco 129 kg.

Prestazioni dichiarate: potenza 14 kW (19 CV) a 8.750 giri.
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