Moto & Scooter
Test gamma enduro Husqvarna 2007
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Presentata la nuova gamma delle enduro svedesi: immutata la 125 a due tempi, modifiche di dettaglio per la 250 e la 450 a quattro tempi, mezzi stabili ed efficaci su qualsiasi tipo di percorso
La nuova gamma enduro della Casa svedese cambia veste abbandonando il giallo e blu per un più aggressivo bianco e rosso che fregia le fiancatine, i parafanghi e i convogliatori. Livrea nuova quindi per tutti i modelli 2007; rimangono invece invariati i contenuti tecnici per le due tempi (ovvero ciclistica e motore).
Contenute, ma non trascurabili, invece le modifiche alla gamma a : nuovo il cestello frizione in ergal, inedito l’alberino del kick-start rinforzato e migliorato anche il sistema di decompressione automatico.
Contenute, ma non trascurabili, invece le modifiche alla gamma a : nuovo il cestello frizione in ergal, inedito l’alberino del kick-start rinforzato e migliorato anche il sistema di decompressione automatico.
Comune a tutta la gamma TE è la nuova pompa freno posteriore Brembo con serbatoio integrato.
Per il test dinamico delle enduro è stato allestito, come da qualche anno accade, un campo prova con fettucciato ai bordi della pista da cross del Ciglione della Malpensa.
La nostra attenzione è stata attratta immediatamente dalle cilindrate più rappresentative della casa di Varese, la 125 a due tempi e la 250/450 a quattro tempi. La prima, come già anticipato, è stata modificata solo nella parte estetica.
L’ottavo di litro 2007 () è insomma quella di sempre: poco tiro ai bassi e tanta cattiveria in alto, erogazione abbastanza comune nelle cilindrate minori.
Manca qualcosa nel passaggio dai bassi ai medi regimi: sale costante nella prima parte di erogazione anche se poi a questa segue una lieve incertezza prima che il motore esploda in tutta la sua cattiveria.
Ottima la posizione di guida, avanzata e molto racing. Davvero azzeccato il nuovo setting delle sospensioni, morbide nella prima parte di escursione e ben calibrate nell’affondamento. Il risultato è una stabilità maggiore in ogni frangente. Infine, buona anche la frenata, non lascia dubbi qualsiasi sia lo stile di guida.
Per il test dinamico delle enduro è stato allestito, come da qualche anno accade, un campo prova con fettucciato ai bordi della pista da cross del Ciglione della Malpensa.
La nostra attenzione è stata attratta immediatamente dalle cilindrate più rappresentative della casa di Varese, la 125 a due tempi e la 250/450 a quattro tempi. La prima, come già anticipato, è stata modificata solo nella parte estetica.
L’ottavo di litro 2007 () è insomma quella di sempre: poco tiro ai bassi e tanta cattiveria in alto, erogazione abbastanza comune nelle cilindrate minori.
Manca qualcosa nel passaggio dai bassi ai medi regimi: sale costante nella prima parte di erogazione anche se poi a questa segue una lieve incertezza prima che il motore esploda in tutta la sua cattiveria.
Ottima la posizione di guida, avanzata e molto racing. Davvero azzeccato il nuovo setting delle sospensioni, morbide nella prima parte di escursione e ben calibrate nell’affondamento. Il risultato è una stabilità maggiore in ogni frangente. Infine, buona anche la frenata, non lascia dubbi qualsiasi sia lo stile di guida.
250 4T
Incarna perfettamente lo stile enduristico. La posizione di guida, come nella 450, è piuttosto centrata. E questo si concretizza in un comfort maggiore e una buona stabilità sul veloce, anche se questo si paga con una minor agilità sul paletto.
La potenza del motore è buona, anche se nei confronti delle rivali più accreditate (KTM in primis) non è più da riferimento.
L’erogazione rimane comunque buona su tutto l’arco di utilizzo, caratteristica che la rende facile da guidare un po’ ovunque. Questa 250 risulta ben bilanciata al pari del modello precedente, competitiva su quasi tutti i terreni di gara pur mantenendo la sua identità di moto da Enduro al cento per cento, confermandosi anche quest’anno un ottimo prodotto di pronto gara.
La potenza del motore è buona, anche se nei confronti delle rivali più accreditate (KTM in primis) non è più da riferimento.
L’erogazione rimane comunque buona su tutto l’arco di utilizzo, caratteristica che la rende facile da guidare un po’ ovunque. Questa 250 risulta ben bilanciata al pari del modello precedente, competitiva su quasi tutti i terreni di gara pur mantenendo la sua identità di moto da Enduro al cento per cento, confermandosi anche quest’anno un ottimo prodotto di pronto gara.
450 4T
Il giudizio sulle caratteristiche ciclistiche della 450 è sostanzialmente quello espresso per la 250. Ma bastano alcuni giri con la 450 sul tracciato del Ciglione per capire che dal punto di vista delle prestazioni il passo in avanti è notevole.
L’erogazione è più piena e decisa su tutto l’arco di erogazione, anche se rimane così dolce da permettere un utilizzo delle marce ridotto.
Buona la stabilità sullo sconnesso e la trazione su fondi particolarmente viscidi.
Impercettibile, ma non assente, invece il freno motore: risulta fastidioso nei chiudi-apri in velocità e nelle staccate. Come sulla 250, il punto forte è senza dubbio la stabilità sul veloce e la facilità di gestione nei percorsi enduro.
L’erogazione è più piena e decisa su tutto l’arco di erogazione, anche se rimane così dolce da permettere un utilizzo delle marce ridotto.
Buona la stabilità sullo sconnesso e la trazione su fondi particolarmente viscidi.
Impercettibile, ma non assente, invece il freno motore: risulta fastidioso nei chiudi-apri in velocità e nelle staccate. Come sulla 250, il punto forte è senza dubbio la stabilità sul veloce e la facilità di gestione nei percorsi enduro.
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