Moto & Scooter
Von Dutch Cruelworld Rigid
Pagina principale
Dall’azienda diretta da Alex Mardikian arriva un nuovo chopper: interasse chilometrico e posteriore da maggiorata sono le sue caratteristiche principali. Qualità costruttiva, affidabilità ed un nome non per tutti sono le sue armi…
testo e foto di Daniele Massari
E’ un mondo crudele. Da prendere come viene, a volte da combattere. Spigoli vivi e tanto gas nel polso destro, per tirarsi fuori dalle situazioni più difficili: questo è “Cruelworld Rigid”, il chopper firmato Von Dutch Custom Cycles.
L’azienda, rinata e ormai consolidata, dal punto di vista commerciale, grazie all’estro del suo staff e del suo presidente Alex Mardikian, continua ad esplorare, sfruttando nome e marchio del padre della Kustom Kulture, ogni ambito in cui l’originalità stilistica possa essere alla base di un business fruttuoso.
L’azienda, rinata e ormai consolidata, dal punto di vista commerciale, grazie all’estro del suo staff e del suo presidente Alex Mardikian, continua ad esplorare, sfruttando nome e marchio del padre della Kustom Kulture, ogni ambito in cui l’originalità stilistica possa essere alla base di un business fruttuoso.
Così, mentre t-shirt e cappellini, ma anche gioielli ed articoli da regalo, sono ormai un “must” per i modaioli di tutto il mondo, il reparto “Motorcycles” continua a sfornare special da produrre in piccola serie, che arricchiscono una gamma di motociclette con lineamenti precisi che vantano, comunque, un elevato grado di personalizzazione.
Le special Von Dutch non sono certo pezzi unici o capolavori di originalità: sono classiche nel loro genere, ma vantano finiture di eccezionale qualità ed offrono la sicurezza e le garanzie di un prodotto quasi di serie. Tutto, a richiesta, può essere realizzato in modo diverso da quello standard, ma in più c’è una garanzia di due anni come per tutte le moto prodotte in serie.
La gamma, ormai piuttosto completa, è suddivisa in tre famiglie: quella dei Bobber, che annovera quattro modelli, i Pro Series (cinque modelli) e i Chopper (tre modelli). Per portarsi a casa un rigido come quello di cui vi stiamo raccontando, però, servono non meno di 42.000 dollari: molto più di un’Harley e non troppo meno di una show bike…
Un po’ di tecnica
La Cruelworld è spinta dal performante propulsore Patrick Racing Billet Show, da 113 c.i. nella versione lucidata a specchio e alimentata da un carburatore Mikuni HSR da 42 mm, La cilindrata ottenuta, superiore ai 1.800 cc, è il risultato di un rapporto di alesaggio e corsa pari a circa 101,6x114,3: con queste misure, il poderoso bicilindrico è in grado di erogare oltre 124 cv, accompagnato dall’esaltante colonna sonora offerta dalle due drag pipes curve poste sul lato destro.
La trasmissione primaria è una Primo Belt Drive a cinghia scoperta da 3”, abbinata ad una frizione della stessa marca che opera sul cambio a sei rapporti. La trasmissione finale è a cinghia dentata.
L’impianto frenante prevede l’utilizzo di due dischi Brembo di grande diametro, flottanti e con corona cromata. Ad essi sono abbinate pinze cromate a quattro pompanti.
I cerchi, a raggi da 21” l’anteriore e lenticolare da 18” il posteriore, sono gommati con coperture Metzeler di generose dimensioni: alla esile ruota anteriore con sezione 90/90 fa da contraltare il generoso posteriore da 240 mm.
La sospensione anteriore, una forcella Springer chilometrica, viene realizzata da Denvers Choppers ma poi il team di Rancho Cucamonga ci mette del suo…
Il telaio, un Diamond privo di sospensione posteriore e con il cannotto inclinato di 42°, ha la sella posizionata a soli 55 cm da terra, un valore che permette al guidatore di dominare l’esuberanza del mezzo, gli ingombri generosi e gli oltre 250 kg a secco, stando seduto quasi fosse in groppa a un toro, col manubrio saldamente tra le mani.
La trasmissione primaria è una Primo Belt Drive a cinghia scoperta da 3”, abbinata ad una frizione della stessa marca che opera sul cambio a sei rapporti. La trasmissione finale è a cinghia dentata.
L’impianto frenante prevede l’utilizzo di due dischi Brembo di grande diametro, flottanti e con corona cromata. Ad essi sono abbinate pinze cromate a quattro pompanti.
I cerchi, a raggi da 21” l’anteriore e lenticolare da 18” il posteriore, sono gommati con coperture Metzeler di generose dimensioni: alla esile ruota anteriore con sezione 90/90 fa da contraltare il generoso posteriore da 240 mm.
La sospensione anteriore, una forcella Springer chilometrica, viene realizzata da Denvers Choppers ma poi il team di Rancho Cucamonga ci mette del suo…
Il telaio, un Diamond privo di sospensione posteriore e con il cannotto inclinato di 42°, ha la sella posizionata a soli 55 cm da terra, un valore che permette al guidatore di dominare l’esuberanza del mezzo, gli ingombri generosi e gli oltre 250 kg a secco, stando seduto quasi fosse in groppa a un toro, col manubrio saldamente tra le mani.
Galleria fotografica