Moto & Scooter
Motoblob: io mi tengo Sandrone
Frustrati dall'amico sapientone o dalla super-manetta della compagnia? Peccato, non avete incontrato sulla vostra strada il vero, inimitabile gentleman rider
Qualcuno dice che sono fortunato perché provo le moto ed è senz’altro vero.
Ma, sessioni fotografiche a parte, le moto non le provi da solo. Per strada, le puoi guidare davvero il sabato o la domenica, quando ci vai a spasso come gli altri e soprattutto con gli altri. Io vado in giro con Sandrone e questa sì è una grande fortuna. Sandrone è chiamato così perché ha la tendenza ad abusare degli accrescitivi, in realtà è una taglia XS.
Se eri tu a fare l’andatura, e se per un motivo qualsiasi eri talmente lento da parere inchiavardato al terreno tramite ganci cementati, lui al bar toglie il casco e dice serio: “complimenti Fabione, mi hai fatto sudare per starti dietro”. Quando invece è lui a starti davanti, ti accorgi della sua essenza di perfetto gentleman rider: anche molto piegato, appeso al manubrio di una grossa BMW che rimbalza sullo sconnesso, è pronto a staccare la mano sinistra in segno di saluto se vede sopraggiungere un gruppo di “amici motociclisti” (il fatto che questi, che si stiano scannando tra loro col coltello tra i denti e ignorino del tutto il suo gesto, è un altro discorso).
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E tu con chi vai in giro la domenica? Sei vittima del solito sapientone o - hai un compagno di scorribande disponibile e gentile? Meglio Sandrone oppure un motociclista brutto, sporco e cattivo? Dì la tua sul forum |
Esperto di assetti e sospensioni, se ti fa piacere lui, munito di cacciavite e chiave a settore, perde mezz’ora ad aggiustarti il precarico del mono. Roba da chiederne la prematura canonizzazione. Seduto a bere il caffè si prodiga in complimenti galanti alla cameriera, ormai sfiancata dalle pesanti avances dell’orda di unni appena andata via, mentre al ritorno fa pertinenti valutazioni meteorologiche col casellante. “Troppo perfetto”, dirà qualcuno, “troppo buonista. Quasi finto”. Va bene, allora continuate pure a farvi arringare dai vostri soci, a farvi catechizzare dal sapientone di turno, che sa tutto lui e che se non fai così sei un deficiente. Continuate a farvi frustrare dall’amico più veloce, quello che arriva al passo due nanosecondi prima ma finge di aver già fumato tre paglie e di aver litigato al telefono con la tipa mentre vi aspettava; oppure da quello che sta lì a misurare se avete usato tutta la gomma, poi vi mette una mano sulla spalla e decreta: “ne hai da magiare, di zuppa”. Io mi tengo Sandrone.
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