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Ducati svela la Desmosedici RR
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Presentata oggi al Mugello la prima replica stradale di una MotoGp. Vi raccontiamo come è fatta e vi proponiamo una gallery fotografica con le immagini della presentazione. E voi cosa ne pensate? il dibattito è aperto sul forum
IL FORUM |
La Casa di Borgo Panigale presenta la prima replica stradale di una MotoGp.
Le soluzioni tecniche riprendono quelle utilizzate sulla Desmosedici GP6. Che ve ne pare? E' un sogno che diventa realtà? Che ne dite del prezzo? Dite la vostra sul forum
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Certo, per tre anni c'è una garanzia completa, che si estende anche agli interventi di manodopera, però i 350 che già l'hanno prenotata saranno fieri di avere in casa il top dell'industria motociclistica mondiale. "Abbiamo portato su strada una Moto Gp" esordisce felicissimo il presidente della Ducati Minoli e viene in mente la WCM che fece l'operazione contraria, ovvero portare una moto di serie al mondiale con la WCM derivata dalla Yamaha R1.
Qui si è fatta l'operazione inversa con cocciutaggine, dice Minoli, per far vedere che l'Italia è capace di questi miracoli. In effetti la RR ha del miracoloso e non è certo detto con ironia. Alla Ducati hanno fatto un'operazione assolutamente controcorrente. Hanno preso la moto più sofisticata possibile, cioè la Desmosedici e l'hanno messa su strada.
Non si parla di look racing, di grafiche e pezzi in carbonio e titanio messi su una moto di serie. Operazione che chiunque con un catalogo aftermarket e un paio di attrezzi è in grado di fare.
Qui hanno preso un foglio bianco, i migliori fornitori del settore e hanno detto: "La vogliamo uguale". Ed ecco arrivare un telaio in traliccio di tubi in acciaio con le stesse quote di una moto che corre nel mondiale, hanno detto alla Ohlins di fare sospensioni con elementi pressurizzati e trattamenti da GP, hanno imposto alla Magneti Marelli una centralina che tenga sotto controllo 200 CV a 14.000 giri anche rispondendo alle regole delle omologazioni.
E soprattutto hanno rifatto il motore V4 Ducati con successione twin pulse degli scoppi. I dischi freno sono esattamente gli stessi che si usano quando piove, e stiamo parlando di quelli da 6 millimetri. Roba di serie A, di quella vera, senza scandali. Il motore è il cuore di una moto e qui ci sono anche le stesse misure di alesaggio e corsa.
Davvero un sogno a due ruote e di sicuro non per i 200 CV con lo scarico libero da usare in pista, quello che fa impressione è il potenziale di una moto per la quale non si è badato a spese, facendo addirittura realizzare dalla Bridgestone gomme dedicate.
Su pista la immaginiamo spettacolare, su strada, beh, qui siamo alla fantascienza. Immaginate di frenare con le pinze monoblocco, cioè senza viti, una frenata perfetta, senza la minima incertezza anche se state andando ogni limite pensabile. E questo è solo un aspetto... Immaginate di poter essere uno dei fortunati che l'avranno in garage e che potrebbe anche correre nel mondiale SBK, visto che la moto potrebbe farlo.
Cosa fareste? Sareste già al via, eppure alla Ducati non pensano di correrci in SBK, preferendo far evolvere le bicilindriche.
Quindi, senza un possibile futuro racing, cosa resta della Desmosedici RR? Una dream bike, un sogno alla portata di sceicchi? Nulla di tutto questo, solo un segno tangibile che l'industria italiana è capace di vincere e di far sognare e persino di mettere su strada una Moto GP.
Giù il cappello, di fronte alla moto che segna una tappa dell'evoluzione, ma che riprende un concetto caro alla Ducati fin dalla sua fondazione: portare su strada quello che corre in pista e in pista ciò che va su strada.
La parola alla Ducati
L’arrivo della moto sul mercato è previsto per luglio 2007 mentre già a partire dal 2 Giugno 2006 sarà possibile prenotare la moto presso la rete ufficiale Ducati, con un diritto di prelazione riservato a tutti i possessori di Ducati 999R. Si tratterà di una produzione limitata, stimata in circa 400 moto all’anno. Il prezzo di vendita è di 55.000 euro.
Federico Minoli Presidente e Amministratore Delegato di Ducati ha così annunciato la nuova nata di Borgo Panigale.
“Un momento importante, storico, un altro sogno che si realizza. Produrre la Desmosedici RR significa offrire la massima espressione tecnologica Ducati, mantenendo fede alla tradizione di ogni nostra moto: dalle corse alla strada. Una sfida che abbiamo voluto raccogliere e che, anche se in pochi esemplari, rappresenterà l’oggetto del desiderio di tutti i ducatisti. Una moto simbolo, capace di identificare la passione e l’ingegno che ci contraddistingue. Naturalmente il bicilindrico resta, e sempre resterà, il nostro motore per eccellenza, quello con cui equipaggeremo tutta la nostra produzione, la nostra storia, il nostro futuro. ”
“La DesmosediciRR è veramente una GP replica - ha poi commentato Claudio Domenicali – il livello tecnologico di questa moto è altissimo e per la prima volta sono state trasferite ad una moto stradale tutta la performance e l’innovazione tipiche delle moto più estreme e sofisticate come le MotoGP. Oltre 200 CV di potenza per una moto caratterizzata da componenti esclusivi e materiali pregiati, destinata a diventare il nuovo riferimento tra le moto di serie. Non potevamo pensare ad una cornice più idonea del Mugello per la presentazione di questa moto e a scoprirla non potevano che esserci Loris, Sete e Vittoriano, perché questa moto è anche la loro moto e la loro esperienza ha contribuito a sviluppare questo prodotto destinato alla serie.”
Come è fatta
La livrea della Desmosedici RR è stata progettata da Alan Jenkins, già designer e artefice della Desmosedici MotoGP.
Il telaio ibrido realizzato con un traliccio di tubi in acciaio saldati (ALS 450) abbinato a piastre fresate dal pieno con geometrie del tutto simili a quelle della GP6.
Il forcellone scatolato in lega di alluminio è infulcrato direttamente sul basamento.
L’avantreno è equipaggiato con una forcella Öhlins pressurizzata a steli rovesciati da 43 mm di diametro, con trattamento superficiale TiN sugli steli.
Lo schema della sospensione posteriore è quello della GP6, con ammortizzatore fissato superiormente al forcellone e influcrato inferiormente su un bilancere, a sua volta incernierato al basamento.
I cerchi Marchesini sono forgiati in lega di magnesio a sette razze, mentre i pneumatici sono Bridgestone con intaglio, struttura e profilo appositamente sviluppati per questa moto.
L’impianto frenante Brembo si compone all’anteriore di una coppia di pinze freno monoblocco ad attacco radiale e 4 pistoncini da 34 mm, gli stessi che equipaggiano la GP6 nelle gare in condizioni di bagnato. Al posteriore troviamo una pinza flottante con doppio pistoncino contrapposto da 34 mm di diametro che lavora su un disco fisso da 240 mm.
Il motore della Desmosedici RR realizzato con basamento e teste in lega di alluminio fusi in terra e coperchi in magnesio ripropone lo schema del propulsore della MotoGp: la tradizionale distribuzione desmodromica Ducati, si sposa perfettamente con la modernità dell’architettura del quattro cilindri ad L da 989 cc, con quattro valvole in titanio per cilindro, in configurazione a scoppi asimmetrici Twin Pulse. Un vero e proprio capolavoro di meccanica e di precisione.
Gli alberi a cammes (due per ogni bancata) sono guidati da una cascata di ingranaggi: una soluzione sofisticata e affidabile, che permette di avere la massima precisione della fasatura in ogni situazione. Il cambio è a sei marce estraibile e la frizione è multidisco a secco con dispositivo meccanico antisaltellamento.
L'alimentazione è affidata a quattro corpi farfallati Magneti Marelli da 50 mm di diametro con iniettori a 12 fori sopra la farfalla. Per gestire l’iniezione e l’accensione elettronica del potente propulsore a quattro cilindri è stata utilizzata la centralina 5SM della Magneti Marelli e cablaggi su linea CAN ad alta velocità.
L' impianto di scarico 4 in 2 in 1 con silenziatore con uscite a camino è completamente racchiuso all’interno del codone.
Prestazioni da riferimento per questa MotoGp stradale che, in allestimento racing, ovvero con il kit composto da scarico racing (102 dB) e centralina - distribuito a corredo con la moto – è in grado di superare i 200 CV di potenza massima. La Desmosedici RR con l’impianto di scarico catalizzato, omologato per l’uso stradale, rientra nei limiti della normativa Euro3.
La moto sarà disponibile in due diverse colorazioni: una Rosso GP con tabella porta numero bianca sul codone; e la “Team Version”, sempre di colore Rosso GP caratterizzata dalla banda bianca laterale, come la moto da gara. Inoltre verrà distribuito assieme ad ogni moto un kit adesivi degli Sponsor 2006 del Ducati Team.
Inoltre per questo esclusivo modello Ducati è stato ideato un nuovo piano di manutenzione dedicato grazie al quale ogni possessore di Ducati Desmosedici RR usufruirà di una garanzia e di un’assistenza gratuita entrambe della durata di tre anni.
Il telaio ibrido realizzato con un traliccio di tubi in acciaio saldati (ALS 450) abbinato a piastre fresate dal pieno con geometrie del tutto simili a quelle della GP6.
Il forcellone scatolato in lega di alluminio è infulcrato direttamente sul basamento.
L’avantreno è equipaggiato con una forcella Öhlins pressurizzata a steli rovesciati da 43 mm di diametro, con trattamento superficiale TiN sugli steli.
Lo schema della sospensione posteriore è quello della GP6, con ammortizzatore fissato superiormente al forcellone e influcrato inferiormente su un bilancere, a sua volta incernierato al basamento.
I cerchi Marchesini sono forgiati in lega di magnesio a sette razze, mentre i pneumatici sono Bridgestone con intaglio, struttura e profilo appositamente sviluppati per questa moto.
L’impianto frenante Brembo si compone all’anteriore di una coppia di pinze freno monoblocco ad attacco radiale e 4 pistoncini da 34 mm, gli stessi che equipaggiano la GP6 nelle gare in condizioni di bagnato. Al posteriore troviamo una pinza flottante con doppio pistoncino contrapposto da 34 mm di diametro che lavora su un disco fisso da 240 mm.
Il motore della Desmosedici RR realizzato con basamento e teste in lega di alluminio fusi in terra e coperchi in magnesio ripropone lo schema del propulsore della MotoGp: la tradizionale distribuzione desmodromica Ducati, si sposa perfettamente con la modernità dell’architettura del quattro cilindri ad L da 989 cc, con quattro valvole in titanio per cilindro, in configurazione a scoppi asimmetrici Twin Pulse. Un vero e proprio capolavoro di meccanica e di precisione.
Gli alberi a cammes (due per ogni bancata) sono guidati da una cascata di ingranaggi: una soluzione sofisticata e affidabile, che permette di avere la massima precisione della fasatura in ogni situazione. Il cambio è a sei marce estraibile e la frizione è multidisco a secco con dispositivo meccanico antisaltellamento.
L'alimentazione è affidata a quattro corpi farfallati Magneti Marelli da 50 mm di diametro con iniettori a 12 fori sopra la farfalla. Per gestire l’iniezione e l’accensione elettronica del potente propulsore a quattro cilindri è stata utilizzata la centralina 5SM della Magneti Marelli e cablaggi su linea CAN ad alta velocità.
L' impianto di scarico 4 in 2 in 1 con silenziatore con uscite a camino è completamente racchiuso all’interno del codone.
Prestazioni da riferimento per questa MotoGp stradale che, in allestimento racing, ovvero con il kit composto da scarico racing (102 dB) e centralina - distribuito a corredo con la moto – è in grado di superare i 200 CV di potenza massima. La Desmosedici RR con l’impianto di scarico catalizzato, omologato per l’uso stradale, rientra nei limiti della normativa Euro3.
La moto sarà disponibile in due diverse colorazioni: una Rosso GP con tabella porta numero bianca sul codone; e la “Team Version”, sempre di colore Rosso GP caratterizzata dalla banda bianca laterale, come la moto da gara. Inoltre verrà distribuito assieme ad ogni moto un kit adesivi degli Sponsor 2006 del Ducati Team.
Inoltre per questo esclusivo modello Ducati è stato ideato un nuovo piano di manutenzione dedicato grazie al quale ogni possessore di Ducati Desmosedici RR usufruirà di una garanzia e di un’assistenza gratuita entrambe della durata di tre anni.
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