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MotOh! BCN 2006

il 22/05/2006 in Moto & Scooter

Si è appena concluso a Barcellona il Salone della moto dove abbiamo visto le nuove proposte delle principali Case motociclistiche

MotOh! BCN 2006
La Boxer 997 è equipaggiata con un motore bicilindrico a V da 1000 cc

Si è appena concluso a Barcellona il Salone della moto dove abbiamo visto le nuove proposte delle principali Case motociclistiche

di Stefano Borzacchiello


L'ingresso al salone

Siamo stati alla prima edizione del Salone della moto di Barcellona che si tiene dal 17 al 21 maggio nel quartiere fieristico Montjuc e fa parte delle iniziative della grande Settimana della Moto.

Tanti gli eventi organizzati legati al mondo delle due ruote per trasformare la città spagnola in una ?grande festa del motociclismo?.
Tra le attività in programma sono previste le sfilate dei club dei motociclisti che, domenica 21 maggio, percorreranno il centro della città sino ad arrivare al quartiere fieristico.
Fuori dall?area espositiva è stata allestita una zona per le esibizioni in Avenida Maria Cristina con tre piste per freestyle, trial e supermotard, mentre in Plaza Univers è stata preparata la scuola guida.



E? abbastanza strano che un salone si svolga in primavera inoltrata, ma l?intento degli organizzatori è quello di dar vita ad una manifestazione nel periodo in cui i motociclisti utilizzano la moto e magari proporre una vetrina per tutti quelli che in questo periodo la stanno per comprare.
L?area espositiva occupa una superfice di 70.000 mq e gli espositori presenti sono oltre 200 tra case produttrici e accessori.
Gli spazi sono ben organizzati e muoversi dentro i ppadiglioni della fiera è semplice ed intuitivo. Facendo un paragone con i nostri saloni, Il MotOH! è una via de mezzo tra il Bike Expo di Padova e il Motorshow di Bologna dal momento che affianca ad una superfice espositiva facilmente visitabile in mezza giornata esibizioni dal vivo e la possibilità di provare le moto.
Le principali Case motociclistiche erano presenti con un proprio stand, vi proponiamo qui di seguito una carrellata delle principali novità che abbiamo visto.

La Casa spagnola è in grande fermento in questo periodo, infatti, a pochi giorni dalla presentazione alla stampa della Mulhacen 659, al Salone ha portato dei nuovi modelli che seguono l’innovativa a strada aperta dalla scrambler. La strategia di Derbi come ha ribadito Giovanni Brotto – direttore R&D e industrializzazione prodotto – è quella di riportare la moto tra i sogni dei più giovani e creare quindi i motociclisti di domani.
Da anni la nostra azienda propone moto e scooter da 50 a 125 cc - spiega Brotto -, il nostro programma futuro prevede una crescita verticale nella 125, ma anche trasversale con una gamma di modelli che si adatti a tutte le esigenze dei neo-motociclisti. Per le nuove moto abbiamo sviluppato in collaborazione con il Gruppo Piaggio un inedito motore a 4 tempi, partendo dal progetto del nostro collaudato 125 due tempi. Il nuovo propulsore avrà una potenza di riferimento per la categoria, (tenendo in conto ovviamente le restrizioni normative): 15 CV rispetto ai 12 dei concorrenti a quattro tempi.”
Prosegue poi ribadendo: “Questo motore è studiato per poter crescere nella cilindrata e al momento pensiamo che il prossimo step sia quello di raggiungere i 200 cc.”
Il monocilindrico è un’unità con raffreddamento a liquido con distribuzione a doppio albero a camme in testa, 4 valvole e abbinato a un cambio a sei marce. Fin da ora rientra nella normativa antinquinamento Euro 3 ed è munito di avviamento elettrico e a pedale.


Passando alle novità presso lo stand abbiamo visto la Mulhacén 125, che ha la stessa personalità della sorella di maggior cilindrata, differenziandosi per la sistemazione del terminale di scarico, montato sul lato destro. Sarà disponibile da marzo del 2007.

La Freexter 125 che ci ha piacevolmente colpito per la sua linea e pensiamo di non essere i soli entusiasti, visti i commenti che abbiamo raccolto... La piccola street-fighter adotta un telaio in tubi, lo stesso della Mulhacèn 125, una forcella Marzocchi a steli rovesciati, mentre l’impianto frenante si compone di dischi freno con profilo a margherita che esaltano la sportività della moto e cerchi in lega che montano pneumatici di larga sezione Pirelli Sport Demon.
La carenatura dalle tinte pastello è molto essenziale. Il frontale è dominato dal faro rotondo con lampada alogena e dal piccolo cupolino fumé. Sarà disponibile da marzo del 2007.
Al posteriore spiccano i terminali di scarico conici sistemati ai lati del codino che conferiscono alla moto molta personalità.

La piccola sportiva GPR 125 viene ora proposta anche con motore quattro tempi. Rimane invariata la ciclistica della moto.
La Senda Terra 125 () è un’enduro sviluppata sulla base della Senda 125 4T con telaio a doppio trave a traliccio in acciaio, una forcella tradizionale e un impianto frenante con disco anteriore e posteriore. L’anteriore è contraddistinto dal cupolino con fanale integrato e da un doppio parafango. La sella è ben sagomata e sembra molto confortevole. Al posteriore è montato un piccolo portapacchi in tubi. I pneumatici sono dei Pirelli MT-60. Sarà disponibile da marzo del 2007.


Le DRD Racing 125, equipaggiate sempre con il monocilindrico quattrotempi sarà proposta sia nella versione enduro sia supermotard. Le due versioni montano un telaio a doppio trave in acciaio, e un ammortizzatore posteriore con sospensione progressiva con biellette. Differenti le forcelle adottate, un’unità tradizionale per l’enduro mentre la motard monta un’unità a steli rovesciati.


Novità anche nel segmento scooter sportivi con il GP1 Open che si distingue dal modello GP1 per la sistemazione del motore posteriore (il GP1 lo monta in posizione centrale) per una ridotta altezza della sella (inferiore di 45 mm) e per il nuovo cerchio posteriore da 13”. Invariato il telaio doppio trave in alluminio, la strumentazione analogico digitale e i freni a disco su entrambe le ruote, non monta però le pinze ad attacco radiale. Lo scarico è di tipo sportivo con terminale rovesciato. Inedito il posteriore con fanale a led.


Un’altra proposta innovativa è la moto automatica GPX1 “una moto con il cuore di scooter”. Di cui per il momento non è stata annunciata ancora la messa in produzione. Il telaio in alluminio riprende quello dello GP1, così come la sistemazione in posizione avanzata del motore. La componentisca utilizzata è di primo livello e fa pensare che se entrerà in produzione il modello potrà sopportare anche cilindrate superiori. Al momento il GPX1 monta il motore Piaggio 2 tempi.


Rimanendo in tema concept bike ecco il CRA-07 un ruota alta dalla linea molto originale, con soluzioni che esaltano la praticità del mezzo come le due tasche laterali e la pedana piatta. Lo scudo è molto stretto e ingloba i due fanali disposti verticalmente. Il motore è a vista e questa soluzione renderà più facile le piccole operazioni di manutenzione.

Il primo maxi francese: il Satelis, recentemente presentato alla stampa, ha debuttato a barcellona nelle due versioni vitaminizzate. Colori eleganti e grande capacità di carico contraddistinguono il 500; le medesime qualità si ritrovano sulla versione Compressor, che si riconosce dalle prese d'aria laterali. Non sono state rese note le caratteristiche tecniche, ma è lecito aspettarsi un dato di potenza massima molto elevato (circa 60 CV?).



La Casa taiwanese si presenta a Barcellona con una novità di un certo rilievo, ossia il suo midi economico di grande successo del tutto rinnovato. Si tratta del Grand Dink 125, scooter protettivo, oggi meglio rifinito e più completo nelle dotazioni che in passato. Con 11,4 CV a 8.250 giri, il suo monocilindrico quattro tempi raffreddato a liquido spinge lo scooter a 108 km/h. Il vano sottosella è in grado di contenere un casco integrale e altri piccoli oggetti. La percorrenza su litro dovrebbe essere superiore ai trenta chilometri.

La Casa francese ha presentato una naked molto appariscente. Disegnata da Therry Henriette la 997 è una bicilindrica, il motore è (un Rotax un’unità analoga a quella montata sulle Aprilia RSV), resta da verificare se si tratta dell’ultima versione del propulsore.

Il telaio è in tubi, mentre le sospensioni marchiate öhlins si compongono di una forcella a steli rovesciati e di un mono ammortizzatore con schema cantilver.
L’impianto frenante è marcato Brembo con una coppia di dischi freno anteriori da 300 mm e pinze con attacco radiale, mentre al posteriore troviamo un disco di minor diametro con pinza a doppio pistoncino. I cerchi in lega a razze sono dei Marchesini.

Non passa di certo inosservato il forcellone lavorato dal pieno. Gli scarichi corti che escono dal basso non fanno che enfatizzare l’aspetto racing della moto.
Ci ha convinto di meno il frontale, ma è una questione di gusti personali ovviamente, con quel cupolino poco sagomato e le due piccole lampade alogene montate distanti tra di loro.
La 997 verrà prodotta, come ci ha anticipato il direttore commerciale Rafael Sanchez Ruedas, a partire dal gennaio del 2007 e il prezzo di vendita per il mercato spagnolo (ma si parla nei mesi successivi di allargare la produzione al mercato europeo) sarà intorno ai 10.000 euro.


La Casa spagnola propone un’interessante prototipo di moto con trasmissione con cambio manuale e automatica. La linea é una via di mezzo tra uno scooter ed un custom. Il propulsore è un monocilindrico in disponibile in due differenti cilindrate 125 e 250 cc.
Non passa inosservato il terminale di scarico cromato di larga sezione e anche il design dei cerchi a razze è molto originale. La moto verrà prodotta, al momento per il solo mercato spagnolo, dall’inizio del 2007 i prezzi di vendita sono intorno ai 4.000 euro.

La SYM ha presentato a Barcellona, una tra le poche città in Europa dove sono molto apprezzati i veicoli a ruote alte, il nuovo HD oltre al Mio da noi gia in vendita.
Lo scooter disegnato in Italia monta un motore quattro tempi con raffreddamento a liquido e quattro valvole per cilindro con alimentazione a carburatore che rientra nella normativa Euro 2. L’ HD sarà proposto nelle cilindrate 125 e 200 cc.
È un ruote alte tradizionale compatto con la pedana larga, vano sotto sella in grado di ospitare un casco jet. La ciclistica si compone di una forcella telescopica tradizionale e freni a disco dello stesso diametro sia all’anteriore che al posteriore. Non è stato annunciato quando sarà disponibile per il mercato italiano.

La Casa giapponese ha presentato la nuova custom di grossa cilindrata. L’ Intruder M1800R è imponente, massiccia ma nel contempo le sue forme sono armoniose. Colpisce nella vista frontale il grosso fanale anteriore dal design sinuoso che si protende fino ad integrare il cupolino. Le cromature sono molte a cominciare dal motore bicilindrico, per passare agli scarichi e al faro.
La forcella è a steli rovesciati, mentre al posteriore è montata una coppia di ammortizzatori regolabili. e i cerchi in lega a razze. La trasmissione è a cardano. Una coppia di dischi da 310 mm, mentre al posteriore un disco da 275 mm.
A proposito di ruote date un occhio al posteriore e rimarrete esterrefatti dal “gommone” da 240 montato sul cerchio da 18”…da quasi la sensazione che togliendo il cavalletto la moto rimanga in piedi da sola. Il peso oversize si attesta sui 315 kg a secco. E’ gia disponibile dai concessionari a 16.000 euro f.c.

La Casa dei tre diapason ha festeggiato il 25° anniversario dalla fondazione della sua filiale spagnola, e ha presentato due nuove versioni dei suoi scooter cinquanta sportivi.
L’Aerox 50 Laguna Seca è proposto con un’inedita colorazione gialla in versione limitatac, omaggio alle moto da corsa Yamaha degli anni settanta, ma tributo anche alle Yamaha M1 con cui hanno corso i piloti nel 2005 il Gp degli Stati uniti.
Nuova tinta anche per il Jog-Er con colorazione nera e grafiche in collaborazione con Moto-Gp.

MotOh! BCN 2006
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