Moto & Scooter
Evil-Spirit Chopper
Dagli austriaci di Penz Custombikes arriva un nuovo chopper dalla sagoma imponente e nero come la notte. Vita stretta e forme giunoniche, come la pin-up che ne accompagna il debutto…
di Daniele Massari
Dal Altheim, al confine tra Austria e Germania, lo staff della Penz Custombikes (www.penz-custombikes.com) ci invia le foto della sua ultima creazione: si tratta di un chopper dalle quote ciclistiche esagerate, denominato Penz Evil-Spirit Chopper e commissionato da un misterioso biker di nome Marcus. Il quale, piuttosto che lasciarsi immortalare dall’obiettivo del fotografo, si è fatto degnamente rappresentare, in sede di servizio fotografico, da una procace pin-up.
Realizzato dal customizer austriaco nel corso del 2005 (5 i mesi di lavorazione impiegati), questo chopper ha un valore stimato di 60.000 euro ed è caratterizzato da una linea tradizionale che non tradisce i canoni teutonici: è imponente, tecnologicamente ben dotato e provvisto di un retrotreno dalla larghezza imbarazzante.
Gli accessori scelti per l’Evil-Spirit Chopper derivano in gran parte dal catalogo Penz: il serbatoio allungato del carburante e quello del lubrificante, le manopole, il riser anteriore e il posteriore, tutto è stato realizzato dal customizer austriaco (fanno eccezione i gruppi ottici e poco altro) e poi ricoperto da una cupa livrea nera opaca firmata da Marcus Pfeil.
Unica concessione allo spirito “dark” di questo schiacciasassi è il motore con i suoi componenti, cromati quanto basta per spiccare come un gioiello incastonato nel telaio.
Poco da dire sul propulsore della Evil-Spirit, un Harley-Davidson Twin Cam 88B (ossia il bicilindrico dotato di contralberi di bilanciamento) che è cresciuto in cilindrata fino a quota 1.550 cc mantenendo però la componentistica originale e non cedendo alle tentazioni dell’aftermarket (a parte l’accensione Altmann).
Il carburatore Mikuni HSR da 42 mm “respira” attraverso un filtro dell’aria Forcewinder nero e cromato e una coppia di scarichi Bike Shop Linz “Groove” 2 in 2 lucidati, dall’uscita bassa.
La trasmissione sfrutta un cambio Baker a 6 velocità, con frizione idraulica, primaria scoperta a cinghia BDL (da quasi 4” di larghezza) e finale anch’essa a cinghia dentata.
Il telaio, realizzato ad hoc da Penz, ha il cannotto di sterzo inclinato di 45° ed è stato poi ulteriormente stretchato.
La forcella, chilometrica, è una SJP Retro Glide, allungata di 24” ed inclinata di 6° rispetto al cannotto.
Il forcellone Penz “Marlin” viene regolato nell’oscillazione attraverso ammortizzatori ad aria Airtail Progressive Susupension.
Le due ruote, impreziosite da 80 raggi cromati ciascuna, sono da 21” e da 18” (quest’ultima, la posteriore, ha canale da 10”) e provviste di coperture Avon da 80/90-21 davanti e 300/35 R18 sulla motrice.
A frenare questo "colosso" ci pensano i due dischi CCE da 11,5”, con pinze freno cromate PM a quattro pistoncini.
Peter Penzenstadler costruisce motociclette dal 1983. Come tutti, iniziò riverniciando la sua vecchia due ruote e poi quella di suo fratello, per poi dedicarsi a modifiche di carattere estetico su motociclette di amici e parenti.
Il suo hobby, alimentato dalla passione, si trasformò in un business con la costruzione della “Checkered Flag” nel 1996, una show bike che trionfò in alcuni tra i più prestigiosi bike show del mondo, conquistando anche il terzo posto al Rat’s Hole di Daytona.
La sua attività, consolidatasi dopo i primi successi con la costituzione della Penz Performance è cresciuta e il suo lavoro si è perfezionato: adesso Penz Custombikes (www.penz-custombikes.com) è sinonimo di ottimi telai per show bike di ogni tipo e di accessori di altissimo livello qualitativo: la grande azienda che oggi lavora a pieno regime ad Altheim (al confine tra Austria e Germania) e vanta partner anche in Asia e negli Stati Uniti, è una realtà ben diversa dal garage dove cominciò il sogno. Ma la passione è rimasta immutata.
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