Moto & Scooter
Piaggio MP3: due ruote avanti
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Presentato a Roma il nuovo scooter con 3 ruote. L'inedito sistema con doppia ruota anteriore stravolge il concetto di stabilità e frenata, creando un nuovo livello di sicurezza. Sarà in vendita da luglio a 5.000 euro la versione di 250cc
Come va
Fin dai primi metri il Piaggio MP3 ci ha trasmesso un buon feeling. Una volta in sella ci si dimentica di essere saliti su uno scooter “diverso”, poiché non si vedono assolutamente le due ruote anteriori.
La guida è quella consueta per uno scooter, anche se la solidità dell’avantreno rende la conduzione molto meno faticosa.
Lo sterzo non è pesante e il pilota lo comanda intuitivamente, quello che colpisce è la sicurezza percepita in fase di inserimento di curva, situazione in cui il Piaggio fa la differenza con gli scooter tradizionali mettendo in luce l’efficacia del progetto.
Anche la stabilità è superiore e in piega non si innesca alcun tipo di ondeggiamento, anche in presenza di pioggia, sulle viscide strisce pedonali e sul brecciolino…in pratica non si può cadere, e scusate se è poco.
Nel tragitto abbiamo apprezzato anche la maneggevolezza, analoga a quella di un normale scooterone.
Abbiamo anche provato l’MP3 sullo sterrato: se in questo frangente i normali scooter vanno in crisi, col tre ruote di Pontedera la direzionalità permane come in sella ad una moto da enduro. Le uniche perdite di aderenza sono quelle del posteriore, sempre controllabili.
Pur non essendo combinata, la frenata garantisce spazi di arresto (anche su fondi sdrucciolevoli) migliori di quelli fatti segnare da un mezzo dotato di ABS. Ad esempio nel caso si freni con una ruota su asfalto asciutto e una su una parte bagnata e scivolosa MP3 non innesca la perdita di aderenza dell’anteriore. Il concetto quindi è che si può frenare in qualsiasi situazione sempre in sicurezza.
Nelle soste al semaforo si mette il piede a terra come d’abitudine, ma nel caso si voglia rimanere in equilibrio è sufficiente premere il pulsante sul manubrio che aziona il blocco elettroidraulico della sospensione anteriore che consente allo scooter di autosostenersi senza il cavalletto centrale (che è comunque montato). Il sistema si disinserisce premendo il pulsante oppure automaticamente appena si gira il gas. Tre sensori tengono sempre sotto controllo il sistema di bloccaggio della sospensione.
Nelle soste più lunghe, con una leva sistemata nel retroscudo si aziona il freno di stazionamento: il sistema consente inoltre di parcheggiare le due ruote anteriori su dislivelli fino a 20 cm.
In ultima analisi, il nuovo MP3 ci è piaciuto per via della percezione di maggior sicurezza che lo contraddistingue in movimento, gli unici difetti sono alla voce consumi (leggermente superiori a quelli di un analogo scooter Piaggio 250, per via dell’attrito maggiore dei pneumatici) e un peso superiore di circa 30 Kg.
La guida è quella consueta per uno scooter, anche se la solidità dell’avantreno rende la conduzione molto meno faticosa.
Lo sterzo non è pesante e il pilota lo comanda intuitivamente, quello che colpisce è la sicurezza percepita in fase di inserimento di curva, situazione in cui il Piaggio fa la differenza con gli scooter tradizionali mettendo in luce l’efficacia del progetto.
Anche la stabilità è superiore e in piega non si innesca alcun tipo di ondeggiamento, anche in presenza di pioggia, sulle viscide strisce pedonali e sul brecciolino…in pratica non si può cadere, e scusate se è poco.
Nel tragitto abbiamo apprezzato anche la maneggevolezza, analoga a quella di un normale scooterone.
Abbiamo anche provato l’MP3 sullo sterrato: se in questo frangente i normali scooter vanno in crisi, col tre ruote di Pontedera la direzionalità permane come in sella ad una moto da enduro. Le uniche perdite di aderenza sono quelle del posteriore, sempre controllabili.
Pur non essendo combinata, la frenata garantisce spazi di arresto (anche su fondi sdrucciolevoli) migliori di quelli fatti segnare da un mezzo dotato di ABS. Ad esempio nel caso si freni con una ruota su asfalto asciutto e una su una parte bagnata e scivolosa MP3 non innesca la perdita di aderenza dell’anteriore. Il concetto quindi è che si può frenare in qualsiasi situazione sempre in sicurezza.
Nelle soste al semaforo si mette il piede a terra come d’abitudine, ma nel caso si voglia rimanere in equilibrio è sufficiente premere il pulsante sul manubrio che aziona il blocco elettroidraulico della sospensione anteriore che consente allo scooter di autosostenersi senza il cavalletto centrale (che è comunque montato). Il sistema si disinserisce premendo il pulsante oppure automaticamente appena si gira il gas. Tre sensori tengono sempre sotto controllo il sistema di bloccaggio della sospensione.
Nelle soste più lunghe, con una leva sistemata nel retroscudo si aziona il freno di stazionamento: il sistema consente inoltre di parcheggiare le due ruote anteriori su dislivelli fino a 20 cm.
In ultima analisi, il nuovo MP3 ci è piaciuto per via della percezione di maggior sicurezza che lo contraddistingue in movimento, gli unici difetti sono alla voce consumi (leggermente superiori a quelli di un analogo scooter Piaggio 250, per via dell’attrito maggiore dei pneumatici) e un peso superiore di circa 30 Kg.
Dati tecnici
Motore: monocilindrico orizzontale a 4 tempi, raffreddamento a liquido; alesaggio per corsa 72x60 mm; cilindrata 244,3 cc; rapporto di compressione 10,5:1. Distribuzione monoalbero 4 valvole per cilindro. Alimentazione a iniezione elettronica. Capacità serbatoio carburante 12 litri (di cui 1,8 di riserva). Lubrificazione a carter umido.
Trasmissione: frizione automatica centrifuga, finale a ingranaggi. Cambio a variatore automatico centrifugo.
Ciclistica: telaio a doppia culla in acciaio; sospensione anteriore, a quadrilatero articolato; sospensione posteriore a gruppo motore oscillante con braccio di rinforzo e doppio ammortizzatore regolabile nel precarico escursione ruota 110 mm. Cerchi: anteriori 12x3,00”, posteriore 12x3,50”. Pneumatici: anteriori 120/70-12, posteriore 130/70-12. Freni: anteriore a doppio disco flottante in acciaio da 240 mm e pinze a 2 pistoncini, posteriore a disco singolo in acciaio da 240 mm e pinza a singolo pistoncino.
Dimensioni (mm) e peso: lunghezza 2.130, larghezza 745, altezza sella 780, interasse 1.490. Peso a secco 204 kg.
Prestazioni dichiarate: potenza 16,5 kW (22,5 CV) a 8.250 giri, coppia 21 Nm (2,14 kgm) a 6.750 giri.
Trasmissione: frizione automatica centrifuga, finale a ingranaggi. Cambio a variatore automatico centrifugo.
Ciclistica: telaio a doppia culla in acciaio; sospensione anteriore, a quadrilatero articolato; sospensione posteriore a gruppo motore oscillante con braccio di rinforzo e doppio ammortizzatore regolabile nel precarico escursione ruota 110 mm. Cerchi: anteriori 12x3,00”, posteriore 12x3,50”. Pneumatici: anteriori 120/70-12, posteriore 130/70-12. Freni: anteriore a doppio disco flottante in acciaio da 240 mm e pinze a 2 pistoncini, posteriore a disco singolo in acciaio da 240 mm e pinza a singolo pistoncino.
Dimensioni (mm) e peso: lunghezza 2.130, larghezza 745, altezza sella 780, interasse 1.490. Peso a secco 204 kg.
Prestazioni dichiarate: potenza 16,5 kW (22,5 CV) a 8.250 giri, coppia 21 Nm (2,14 kgm) a 6.750 giri.
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