Moto & Scooter
Prova gomme Bridgestone Battle Wing 501-502
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Abbiamo provato, alla presentazione in Spagna, le nuove coperture giapponesi dedicate alle maxi enduro
Ronda (Spa) - Le maxi enduro sono mezzi sempre più polivalenti e prestanti, non più solo massicce tourer per lunghi viaggi. Per venire incontro alle esigenze di chi utilizza queste moto anche per qualche vivace uscita fuoriporta la Bridgestone ha sviluppato il nuovo Battle Wing BW 501-502, pneumatico per l’uso stradale che si propone di coniugare durata, piacere di guida e prestazioni.
L’anteriore presenta un rapporto tra scanalature e gomma nella zona d’appoggio del 18% e un battistrada spesso ben 5 mm studiato per ottenere un miglior grip e una maggiore durata. L’aderenza sul bagnato è stata incrementata realizzando brevi solchi diagonali nell’area centrale del battistrada e ad una speciale mescola derivata da quella dei pneumatici stradali. Nuovi sono pure il profilo e la serie di lamelle inserite lateralmente nella carcassa per incrementare la maneggevolezza e il feeling di guida anche a pieno carico.
Per quello che riguarda il pneumatico posteriore, il Battle Wing 502, troviamo la tecnica costruttiva denominata HTSPC- MSB (High Tensile Super Penetrated Cord-Mono Spiral Belt), già impiegata nei pneumatici sportivi di Casa.
Ciò permette di avere una maggiore resistenza alla deformazione e una più omogenea superficie di contatto, a tutto vantaggio di stabilità e usura. Il rapporto pieni vuoti per la copertura posteriore sale del 19%, mentre la speciale mescola a base di silice e le lamelle diagonali inserite nella spalla a detta del costruttore migliorano la tenuta sul bagnato. Nove mm di spessore del battistrada dovrebbero inoltre aumentare la durata della gomma.
I nuovi Battle Wing sono disponibili nelle misure più usate per le moto da enduro (110/80R19 e 150/70R17). Altre misure saranno messe in commercio a breve: 100/90-19, 90/90-21, 130/80R17 e 140/80R17.
Come vanno
Chi, in sella alla propria maxi enduro, ama una guida sportiva, nei Battle Wing troverà degni partner, in grado di offrire quell’appoggio e quella stabilità che nel misto non guastano.
Fin dalle prime curve si apprezza la grande precisione di guida che questi pneumatici offrono, sia che si tratti di curve strette, sia di svolte da affrontare a velocità più sostenute.
Questa precisione va a braccetto con una buona agilità che permette cambi di direzione rapidi e inserimenti in curva altrettanto efficaci. Non meno importante è il grip offerto alle massime inclinazioni: basti pensare che con la Kawasaki KLV 1000, una delle moto usate per il test, spesso e volentieri ci siamo ritrovati a curvare con la pedana a terra in maniera del tutto naturale e sicura.
In ueste condizioni il lavoro svolto dal pneumatico posteriore è parso davvero ottimo tanto che in uscita anche dalle svolte più lente non abbiamo mai registrato la minima perdita di aderenza o la più piccola sbavatura.
Certo, rimane da verificare la durata o il comportamento a pieno carico, ma quello che abbiamo visto fino a qui, è parso di ottimo livello…
Fin dalle prime curve si apprezza la grande precisione di guida che questi pneumatici offrono, sia che si tratti di curve strette, sia di svolte da affrontare a velocità più sostenute.
Questa precisione va a braccetto con una buona agilità che permette cambi di direzione rapidi e inserimenti in curva altrettanto efficaci. Non meno importante è il grip offerto alle massime inclinazioni: basti pensare che con la Kawasaki KLV 1000, una delle moto usate per il test, spesso e volentieri ci siamo ritrovati a curvare con la pedana a terra in maniera del tutto naturale e sicura.
In ueste condizioni il lavoro svolto dal pneumatico posteriore è parso davvero ottimo tanto che in uscita anche dalle svolte più lente non abbiamo mai registrato la minima perdita di aderenza o la più piccola sbavatura.
Certo, rimane da verificare la durata o il comportamento a pieno carico, ma quello che abbiamo visto fino a qui, è parso di ottimo livello…
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