Moto & Scooter
‘The Unicorn’ by Chica Customs
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La special californiana, frutto di un anno di lavoro artigianale, ha fatto innamorare i telespettatori di Discovery Channel. Vale circa 45.000 euro
di Daniele Massari
Huntington Beach (CA) - Quella che vedete in queste pagine non è propriamente una “prima visione”, se non altro perché milioni di telespettatori, prima di noi, hanno potuto seguirne la realizzazione attraverso le puntate della trasmissione “Biker Build Off” di Discovery Channel.
Il nome, piuttosto bizzarro, viene dal fatto che, secondo Chica, questa splendida show bike sembra un unicorno pazzo (!): così “the Unicorn” ha fatto la sua comparsa nelle case degli americani ed è risultata essere una delle moto più apprezzate dello scorso anno.
Realizzata nel corso del 2004 nell’officina di Huntington Beach, California, ha richiesto l’impegno a tempo pieno dell’intero staff che lavora nell’officina di Chica Custom Cycles (www.chicacustomcycles.com) che per questo, oltre che per il valore stimato in oltre 50.000 dollari, la custodisce come un cimelio.
Il nome, piuttosto bizzarro, viene dal fatto che, secondo Chica, questa splendida show bike sembra un unicorno pazzo (!): così “the Unicorn” ha fatto la sua comparsa nelle case degli americani ed è risultata essere una delle moto più apprezzate dello scorso anno.
Realizzata nel corso del 2004 nell’officina di Huntington Beach, California, ha richiesto l’impegno a tempo pieno dell’intero staff che lavora nell’officina di Chica Custom Cycles (www.chicacustomcycles.com) che per questo, oltre che per il valore stimato in oltre 50.000 dollari, la custodisce come un cimelio.
Tra modernismo e vintage
Che quella offertagli da Discovery Channel fosse l’occasione per una vera e propria consacrazione, l’artista trentenne proveniente da Kochi City (Giappone) deve averlo capito subito. Così, Chica ha messo a frutto oltre un decennio di esperienza per realizzare uno dei suoi prodotti migliori, sebbene si discosti dai canoni tradizionali della sua officina, le cui special sono solitamente di impostazione piuttosto vintage.
Certo, il motore è di recente fabbricazione ed è marchiato S&S, ma Chica non ha voluto cedere al fascino dell’Hi-Tech e così il bicilindrico da 93 c.i. (quasi 1.550 cc) imita alla perfezione l’aspetto di un propulsore Harley-Davidson Shovelhead e respira attraverso un filtro dell’aria il cui coperchio è una vera opera d’arte, così come pure i due scarichi aperti realizzati artigianalmente.
La veemenza di questo bicilindrico viene trasmessa alla ruota motrice attraverso una primaria scoperta Primo Belt Drive, abbinata alla finale a catena.
Certo, il motore è di recente fabbricazione ed è marchiato S&S, ma Chica non ha voluto cedere al fascino dell’Hi-Tech e così il bicilindrico da 93 c.i. (quasi 1.550 cc) imita alla perfezione l’aspetto di un propulsore Harley-Davidson Shovelhead e respira attraverso un filtro dell’aria il cui coperchio è una vera opera d’arte, così come pure i due scarichi aperti realizzati artigianalmente.
La veemenza di questo bicilindrico viene trasmessa alla ruota motrice attraverso una primaria scoperta Primo Belt Drive, abbinata alla finale a catena.
La mano dell’artista
Le sovrastrutture che “vestono” questa special sono state tutte realizzate da Chica, interamente a mano, e in seguito verniciate dalla West Coast Colorworks in Candy Blue con metal Flake.
Il serbatoio, un pezzo unico il cui profilo caratterizza il nome stesso della moto, sovrasta il propulsore inerpicandosi al di sopra di un telaio che ha un singolo trave (di grosso diametro) anche al di sotto del basamento.
Se si eccettua il fanale anteriore prodotto da Custom Chrome ed il posteriore, firmato Teds Cycle, tutto è stato prodotto a mano: dal manubrio allo splendido serbatoio dell’olio cromato posto dietro la targa, sul lato sinistro.
Persino i due cerchi, da 21” l’anteriore e da 16” il posteriore, gommati Avon, vengono realizzati su specifiche Chica e commercializzati attraverso il sito del customizer: si chiamano Invader, e sono caratterizzati dal design minimalista dovuto alle cinque sottilissime razze. Al loro disegno si abbina quello dei dischi freno, scelti sul catalogo Performance Machine.
Il serbatoio, un pezzo unico il cui profilo caratterizza il nome stesso della moto, sovrasta il propulsore inerpicandosi al di sopra di un telaio che ha un singolo trave (di grosso diametro) anche al di sotto del basamento.
Se si eccettua il fanale anteriore prodotto da Custom Chrome ed il posteriore, firmato Teds Cycle, tutto è stato prodotto a mano: dal manubrio allo splendido serbatoio dell’olio cromato posto dietro la targa, sul lato sinistro.
Persino i due cerchi, da 21” l’anteriore e da 16” il posteriore, gommati Avon, vengono realizzati su specifiche Chica e commercializzati attraverso il sito del customizer: si chiamano Invader, e sono caratterizzati dal design minimalista dovuto alle cinque sottilissime razze. Al loro disegno si abbina quello dei dischi freno, scelti sul catalogo Performance Machine.